martedì 8 ottobre 2013

Proroga 7 giorni Mostra Foto/ Poesia, a gentile richiesta

 Fino al 5 novembre “Firenze, dalle vetrine alle periferie“
Caffè Serafini, via Gioberti 168/r (Piazza Beccaria)
 


Si è inaugurata la Mostra “Firenze, dalle vetrine alle periferie” presso il noto Caffè Serafini, quaranta immagini fotografiche e un filo continuo di poesie. L’autore ha illustrato nella serata inaugurale del 3 ottobre, il senso della Mostra. Le immagini presentano aspetti contrastanti della città, da una parte il centro con le vetrine dei grandi nomi della moda, dall’altra, l’anonimato e, talvolta, lo squallore delle periferie.
Nel primo caso, sono presentate fotografie di vetrine che riflettono scorci di strade e monumenti circondati dalla folla dei turisti. Emerge un “paesaggio” di visioni e di “rinvii” che approda all’evanescenza dei sogni.
 
Nelle periferie, invece, la macchina fotografica si ferma su spazi, per lo più, anonimi, su nonluoghi, che non danno identità alla città, fissati dall’obiettivo in una sorta di “iperrealismo”.
Emergono dunque due linguaggi: il realismo della vita quotidiana delle periferie; il “sogno” delle immagini riflesse nelle vetrine della Moda, aperte su paesaggi memorabili di Firenze.
Perché fotografia e poesia? Si afferma che per fotografare occorrono tre cose, un buon obiettivo, un discreto occhio e “cervello”, sensibilità, immaginazione. L’autore ha sostenuto nell’incontro al Caffè Serafini che  trova quest’ultimo aspetto, nella sua composizione poetica, che gli suggerisce il taglio, la scelta dell’immagine da riprendere. Abbiamo così per le periferie, il paesaggio poetico che offre il libro dell’autore “Nonluoghi e il realismo ipersensibile delle immagini.
 
Tra le strisce di carta - sui noluoghi - con i testi poetici appesi ai quadri, quello, forse, più emblematico e più scelto dai visitatori:
Abitano le frange
dei nonluoghi
dormono in fagotti
distesi per terra
mangiano seduti
in gruppi pensosi
pisciano in larghe
gore ricamate
defecano al riparo
dei raggi di biciclette
puzzano di odori
nauseabondi.
 
Aria pulita domani,
arriva il Presidente !
Brilla l’ultima frangia
dei nonluoghi,
sfrecciano nel cielo
le Frecce Tricolori. 

Per le vetrine del centro della città, il linguaggio si fa, in un certo modo, prezioso. Sono composti calligrammi che riprendono, riecheggiano la forma dell’immagine fotografica ai quali sono abbinati. Fra i più scelti dal pubblico, quello unito alla foto degli impermeabili Burberry, di via Tornabuoni:
 
 

impermeabili
divini alti nel cielo
le cinture strette alla vita
appena usciti dalle persiane
pronti a conquistare la strada
fiorentina della moda andatura
superba anche senza
la testa

L’autore ha riunito le poesie dedicate alla Mostra, nella Raccolta “Abitano le frange dei non luoghi” (“Il Parnaso” AA.VV. Ed. Pagine), in vendita presso il Caffè Serafini. La prima poesia del libro:

Cerco l’anima delle città
 raggiunte ai quattro
 angoli del mondo.
 Scivola l’anima delle città … ”  
                
 

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