Fino al 5 novembre “Firenze, dalle vetrine alle periferie“
Caffè Serafini, via Gioberti 168/r (Piazza Beccaria)
Si è inaugurata la Mostra “Firenze, dalle vetrine alle
periferie” presso il noto Caffè Serafini, quaranta immagini fotografiche
e un filo continuo di poesie. L’autore ha illustrato nella serata inaugurale
del 3 ottobre, il senso della Mostra. Le immagini presentano aspetti
contrastanti della città, da una parte il centro con le vetrine dei grandi nomi
della moda, dall’altra, l’anonimato e, talvolta, lo squallore delle periferie.
Nel primo caso, sono presentate fotografie di vetrine che riflettono
scorci di strade e monumenti circondati dalla folla dei turisti. Emerge un
“paesaggio” di visioni e di “rinvii” che approda all’evanescenza dei sogni.
Nelle
periferie, invece, la macchina
fotografica si ferma su spazi, per lo più, anonimi, su nonluoghi, che non danno identità alla città, fissati
dall’obiettivo in una sorta di “iperrealismo”.
Emergono dunque due
linguaggi: il realismo della vita quotidiana delle periferie; il “sogno”
delle immagini riflesse nelle vetrine della Moda, aperte su paesaggi memorabili
di Firenze.
Perché
fotografia e poesia? Si afferma che
per fotografare occorrono tre cose, un buon obiettivo, un discreto occhio e “cervello”,
sensibilità, immaginazione. L’autore ha sostenuto nell’incontro al Caffè
Serafini che trova quest’ultimo aspetto,
nella sua composizione poetica, che gli suggerisce il taglio, la scelta
dell’immagine da riprendere. Abbiamo così per le periferie, il paesaggio poetico che offre il libro dell’autore “Nonluoghi” e il realismo ipersensibile delle
immagini.
Tra le strisce di carta - sui noluoghi - con i testi poetici appesi ai quadri, quello,
forse, più emblematico e più scelto dai visitatori:
Abitano le
frange
dei nonluoghi
dormono in fagotti
distesi per terra
mangiano seduti
in gruppi pensosi
pisciano in larghe
gore ricamate
defecano al riparo
dei raggi di biciclette
puzzano di odori
nauseabondi.
Aria pulita domani,
arriva il Presidente !
Brilla l’ultima frangia
dei nonluoghi,
sfrecciano nel cielo
le Frecce Tricolori.
Per le vetrine del
centro della città, il linguaggio si fa, in un certo modo, prezioso. Sono
composti calligrammi che riprendono, riecheggiano la forma dell’immagine
fotografica ai quali sono abbinati. Fra i più scelti dal pubblico, quello
unito alla foto degli impermeabili Burberry, di via Tornabuoni:
impermeabili
divini alti nel cielo
le cinture strette alla vita
appena usciti dalle persiane
pronti a conquistare la strada
fiorentina della moda andatura
superba anche senza
la testa
L’autore ha riunito le poesie dedicate alla Mostra, nella
Raccolta “Abitano le frange dei non
luoghi” (“Il Parnaso” AA.VV. Ed. Pagine), in vendita presso il Caffè
Serafini. La prima poesia del libro:
“Cerco l’anima delle città
raggiunte ai
quattro
angoli del mondo.
Scivola l’anima
delle città … ”
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