martedì 28 aprile 2020

"Lessico per ricominciare" - Le parole per il prossimo futuro - Fondi per il Banco Alimentare




Collegamento E-book

LESSICO PER RICOMINCIARE, eBook gratuito edito da ali&no
Un eBook gratuito collegato a un progetto di solidarietà a favore del Banco Alimentare Italiano. Tante firme e tante parole per iniziare il viaggio nel prossimo futuro in modo giusto
                                    NASCE “LESSICO PER RICOMINCIARE”
UN EBOOK CHE RACCOGLIE FONDI PER IL BANCO ALIMENTARE ITALIANO



Per realizzare l’ebook dal titolo LESSICO PER RICOMINCIARE sono stati 40 i “cercatori di parole” (scrittori poeti cantautori disegnatori giornalisti operatori culturali insegnanti) che da tutta Italia hanno risposto all’invito di ali&no editrice di Perugia, di inviare tre parole, solo tre, davvero importanti e ricche di senso per ognuno di loro, parole da salvare o ritrovare, da tramandare, da ricordare, da portare con sé per ricominciare. Ricordiamo tra i nomi più noti le scrittrici Valentina Fortichiari, Romana Petri, Carmen Pellegrino, due disegnatori, Marco Barone, autore di una bella tavola inedita dal titolo “La cura”, e Fabio Sironi (illustratore del “Corriere della Sera”) che firma anche la copertina.
Ne è nato un ebook a diffusione gratuita e un esperimento interessantissimo, qualcosa a metà tra il dizionario e il lessico familiare che, ognuno col proprio linguaggio, dalla scrittura alle canzoni, dalla poesia ai disegni, ha regalato con le parole anche una parte del proprio vissuto.
Collegato a questo progetto il crowdfunding attivato su facebook in favore del Banco AlimentareItaliano che in poche ore ha già raccolto oltre 500€ e che andrà avanti fino al 30 giugno.
LESSICO PER RICOMINCIARE dimostra che anche i libri possono fare molto e bene, annullando le distanze sociali e guardando, proprio attraverso le parole, con fiducia e speranza al "dopo" emergenza.
«Questo contributo – si legge nell’Introduzione - se anche non potrà restituire agli affetti le tante persone che in solitudine e in silenzio se ne sono andate, potrà almeno in qualche modo lenire il dolore di chi resta ed è in difficoltà senza le risorse primarie per sopravvivere».

Il Banco Alimentare è un’associazione che promuove politiche a favore della lotta allo spreco alimentare e a sostegno della povertà ed esclusione sociale, collaborando con le istituzioni UE e nazionali per la raccolta e redistribuzione di generi di prima necessità agli ultimi della società.

LESSICO PER RICOMINCIARE è realizzato con le parole di: Alessandro Abbate, Daniel Abbruzzese, Daniela Albanese, Marco Barone, Tiziana Bartolini, Barbara Bracci, Aldo Capitini, Francesca Cencetti, Gigi Corsini, Valerio Corvisieri, Matilde Defrati, Beppe del Bartòla, Donatella Dominici, Furio Durando, Valentina Fortichiari, Patrizia Fortunati, Dario Gigli, Fabrizio Grillenzoni, Marco Jaccond, Lucia Magionami, Sandra Mariani, Anna Martano, Anna Martellotti, Roberto Mosi, Carmen Pellegrino, Roberta Perfetti, Romana Petri, Stefano Polidori, Mirco Porzi, Anna Rastello, Puma Valentina Scricciolo, Emanuela Sebastiani, Evaristo Seghetta Andreoli, Francesca Silvestri, Fabio Sironi, Maura Susanna, Paola Torniai, Ettore Zanca, Enzo Zevini, Renzo Zuccherini.


Per contatti: Francesca Silvestri 380 3573336, effe.silvestri@gmail.com.
Facebook - link per la donazione: https://www.facebook.com/donate/263509598121375/





giovedì 23 aprile 2020

Enrico Guerrini e il dipingere la poesia, le favole - "Sinfonia per San Salvi" - La dedica a Carmelo Pellicanò


Carmelo Pellicanò
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Dipingere la poesia- Progetti da salvare - Link Literary


È particolarmente fervido, in questo tempo di silenzio e di raccoglimento, il lavoro dell’amico pittore Enrico Guerrini! Possiamo indicare più versanti di questo impegno, alcuni dei quali mi vedono coinvolto direttamente nell’ambito di una collaborazione che ha avuto inizio nel lontano 17 settembre 2009, alla Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa. In questa occasione si tenne il recital dedicato alla silloge “Nonluoghi” (vedi: https://www.larecherche.it/librolibero_ebook.asp?Id=30), da un gruppo di amici attori e  dal disegno all’impronta di Enrico Guerrini; fortunatamente il recital fu registrato da un video operatore (https://www.larecherche.it/librolibero_ebook.asp?Id=30 ).  


Nel difficile momento della pandemia, ci sembra interessante soffermarsi su tre tipi di progetti che, nonostante tutto vanno avanti, in uno scambio a distanza di idee, di lavoro, di interventi:  
1. organizzare la futura rappresentazione del libro “Sinfonia per San Salvi”, edizioni Il Foglio – di Mosi, Manetti, Lupi; poesia, racconti, fotografia - fresco di stampa, nella forma del recital con il necessario apparato scenografico;


2. valorizzare i documenti (disegni, poesie, fotografie, video, libri d’artista; molti conservati nelle pagine di “Literary” alla voce “Occhio sull’autore”) frutto di oltre dieci anni di collaborazione fra Enrico pittore e Roberto, l’autore di questo articolo, poeta e fotografo;
3. la realizzazione da parte di Enrico del progetto “Arredi d’arte per il giardino di Libri Liberi”, dedicato al celebre Caffè Libreria di via San Gallo a Firenze e all’annesso Teatrino del “Gallo”, la cui inaugurazione è stata rinviata a data da destinarsi e della quale spero di essere il fotografo “ufficiale”.




Riguardo al primo punto, Enrico Guerrini ha preparato per la futura presentazione del libro” Sinfonia” dedicato alla storia del Manicomio di San Salvi a Firenze, un quadro, riportato nel presente articolo, che rappresenta la porta d’accesso all’ex spazio ospedaliero, ben presente nella memoria della città e uno studio pittorico sulla figura dell’ultimo direttore del complesso manicomiale, Carmelo Pellicanò, che mise termine alla centenaria vita della struttura sanitaria.


In merito alla collaborazione fra il poeta e il pittore (punto 2.), nella foto unita a questo lavoro, Guerrini ha fra le mani il catalogo che abbiamo preparato insieme, riguardo ad alcuni passaggi della nostra collaborazione (si veda: il video: https://www.youtube.com/watch?v=Zx8T5j1sGbg ;  “Il viaggio delNavicello Etrusco”: https://www.youtube.com/watch?v=7d3gWDeXr1w  ).


Per il progetto “Arredi d’arte per il giardino di Libri Liberi” (punto 3.), è già pronto il grande disegno che sarà posto sulla vetrina della Libreria su via San Gallo: rappresenta la scena solitaria, al tempo del Covid 19, di piazza SS. Annunziata e la prospettiva di una via de’ Servi deserta, aperta verso la grande, incombente, Cupola del Brunelleschi.
Una scena che inquieta, ben diversa da quella che si prepara per il giardino che si apre fra il corpo centrale della Libreria e il Teatrino del Gallo, dedicato agli spettacoli per i bambini. Il giardino è luogo d’incontro degli studenti e, nella bella stagione, spazio per gli spettacoli. Con il lavoro di questo periodo, Enrico, nel silenzio del suo laboratorio, ha già preparato gli arredi del giardino (sedie, tavoli, tavolini, giochi): un’esplosione di colori e di forme, secondo la sua sapienza e la sua arte, in un racconto infinito di favole e di miti.


È pronto dunque un passaggio importante verso la speranza e la ripresa della vita, a colori, nel giardino della Libreria “Libri Liberi”, con la musica, il chiasso dei bambini, le voci, i canti dei giovani. Una meta certamente interessante, da non perdere da parte dei futuri visitatori della nostra città.





giovedì 16 aprile 2020

“Progetti da salvare”: dipingere la poesia, le favole - "Sinfonia per San Salvi, Il Foglio - L'arte di Enrico Guerrini



È particolarmente fervido, in questo tempo di silenzio e di raccoglimento, il lavoro dell’amico pittore Enrico Guerrini! Possiamo indicare più versanti di questo impegno, alcuni dei quali mi vedono coinvolto direttamente nell’ambito di una collaborazione che ha avuto inizio nel lontano 17 settembre 2009, alla Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa. In questa occasione si tenne il recital dedicato alla silloge “Nonluoghi” (vedi: https://www.larecherche.it/librolibero_ebook.asp?Id=30 ), da un gruppo di amici attori e  dal disegno all’impronta di Enrico Guerrini; fortunatamente il recital fu registrato da un video operatore (https://www.larecherche.it/librolibero_ebook.asp?Id=30 ).  



In questo difficile momento della pandemia, ci sembra interessante soffermarsi su tre tipi di progetti che, nonostante tutto vanno avanti, in uno scambio a distanza di idee, di lavoro, di interventi:  









1. organizzare la futura rappresentazione del libro “Sinfonia per San Salvi”, edizioni Il Foglio – di Mosi, Manetti, Lupi; poesia, racconti, fotografia - fresco di stampa, nella forma del recital con il necessario apparato scenografico; 


2. valorizzare i documenti (disegni, poesie, fotografie, video, libri d’artista; molti conservati nelle pagine di “Literary” alla voce “Occhio sull’autore”) frutto di oltre dieci anni di collaborazione fra Enrico pittore e Roberto, l’autore di questo articolo, poeta e fotografo;









3. la realizzazione da parte di Enrico del progetto “Arredi d’arte per il giardino di Libri Liberi”, dedicato al celebre Caffè Libreria di via San Gallo a Firenze e all’annesso Teatrino del “Gallo”, la cui inaugurazione è stata rinviata a data da destinarsi e della quale spero di essere il fotografo “ufficiale”. 




Riguardo al primo punto, Enrico Guerrini ha preparato per la futura presentazione del libro” Sinfonia” dedicato alla storia del Manicomio di San Salvi, un quadro, riportato nel presente articolo, che rappresenta la porta d’accesso all’ex spazio ospedaliero, ben presente nella memoria della città e uno studio pittorico sulla figura dell’ultimo direttore del complesso manicomiale, Carmelo Pellicanò, che mise termine alla centenaria vita della struttura sanitaria. 

In merito alla collaborazione fra il poeta e il pittore (punto 2.), nella foto unita a questo lavoro, Guerrini ha fra le mani il catalogo che abbiamo preparato insieme, riguardo ad alcuni passaggi della nostra collaborazione (si veda: il video: https://www.youtube.com/watch?v=Zx8T5j1sGbg ;  “Il viaggio del Navicello Etrusco ”: https://www.youtube.com/watch?v=7d3gWDeXr1w  ).


Per il progetto “Arredi d’arte per il giardino di Libri Liberi” (punto 3.), è già pronto il grande disegno che sarà posto sulla vetrina della Libreria su via San Gallo: rappresenta la scena solitaria, al tempo del Covid 19, di piazza SS. Annunziata e la prospettiva di una via de’ Servi deserta, aperta verso la grande, incombente, Cupola del Brunelleschi.
Una scena che inquieta, ben diversa da quella che si prepara per il giardino che si apre fra il corpo centrale della Libreria e il Teatrino del Gallo, dedicato agli spettacoli per i bambini. Il giardino è luogo d’incontro degli studenti e, nella bella stagione, spazio per gli spettacoli. Con il lavoro di questo periodo di Enrico, nel silenzio del suo laboratorio, sono già pronti gli arredi del giardino (sedie, tavoli, tavolini, giochi), un’esplosione di colori e di forme, secondo la sapienza e l’arte dell’amico Enrico, in un racconto infinito di favole e di racconti dai miti. 









È pronto dunque un passaggio importante verso la speranza e la ripresa della vita, a colori, nel giardino della Libreria “Libri Liberi, con la musica, il chiasso dei bambini, le voci, i canti dei giovani. Una meta certamente interessante, da non perdere da parte dei futuri visitatori della nostra città.






venerdì 3 aprile 2020

Nicoletta e la leggerezza della parola - “I progetti vivono, si riscaldano al sole della primavera” – “Sinfonia per San Salvi”, occasione d’incontro: Roberto Mosi, Nicoletta Manetti e Gordiano Lupi


Prosegue il dialogo a distanza con amici e amiche in questo periodo così duro, sui progetti rimasti in stand by. Questa volta il pensiero che ho raccolto e condiviso è con l’amica Nicoletta Manetti che ha partecipato con me alla preparazione del libro “Sinfonia per San Salvi”, ed. Il Foglio, insieme a Gordiano Lupi, pubblicazione dedicata alle suggestioni di un luogo particolare, quello dove sorgeva il manicomio di Firenze. Ora stiamo perfezionando, io e Nicoletta, a distanza, il canovaccio della futura, (lontana?), presentazione del libro.


Con il libro ci si avvicina al tema della follia con una pluralità di strumenti espressivi: la poesia, le parole dei racconti, le fotografie che giocano con il mondo della musica nella forma dei quattro tempi della sinfonia, dedicati a quattro visioni della “Terra” – Terra-Desolata, Terra-Follia, Terra-Liberata, Terra-Riconquistata. Il motivo conduttore è quello dell’interrogarsi intorno alla follia e tanto più lo sguardo porta a scoprire passaggi di sconfitte e di disperazione, tanto più sono forti i tentativi di guardare verso orizzonti di speranza, di liberazione, di riconquista della terra delle origini.


Il sogno è quello di aprire sempre nuovi orizzonti (“Terra Desolata, 1° tempo) in luoghi diversi, dal paesaggio cupo della Londra dopo la prima guerra mondiale, tratteggiato da T. S. Eliot, alla atmosfera frenetica di Firenze, alla desolazione delle acciaierie “spente” di Piombino. 


Per passare poi (”Terra Follia”, 2° tempo) nel precipizio della disperazione, nella memoria di quella che è stata la cura della “istituzione” della follia, nell’ex-manicomio di San Salvi, alla periferia di Firenze. In questo muoversi alla ricerca di altri orizzonti, vi è il tentativo di guardare al nostro mondo con uno sguardo diverso (“Terra Liberata”, 3° tempo), in consonanza con la ricerca di un futuro migliore. 


Vi è infine (“Terra Riconquistata”, 4° tempo) l’aprirsi del paesaggio marino, la ricerca con la mente e con il corpo, dell’aria del mare, simbolo di speranza nella Sinfonia, di riconquista di un diverso destino. Il movimento “Finale” va in scena, appunto, in un luogo sul mare, fra i più belli che è dato conoscere, piazza Bovio, a Piombino, uno spazio proteso sulle onde, che suscita nostalgia di lontananze, desiderio d’infinito. Su questo palcoscenico si congiungono le trame della narrazione, in un incontro di temi, linguaggi, forme espressive musicali, coreografiche, poetiche, quasi a voler rompere in maniera definitiva i confini della parola scritta.


Nello svolgersi dei quattro tempi della “Sinfonia”, da parte mia c’è l’intento di ri-costruire la memoria di un nonluogo particolare, quello dove sorgeva l’Ospedale psichiatrico di San Salvi (si vedano le immagini del video: https://www.youtube.com/watch?v=zj3xkwynxCk ). 


Gordiano Lupi, con la sua Litania suPiombino (si veda: indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=TKX777M9Wf4 ), porta il respiro e il profumo del mare come segni di speranza, Nicoletta Manetti con l’intervento delle sue parole magiche, il tono, alla maniera di Italo Calvino, della leggerezza, una leggerezza sorprendente con la quale anima del resto il presente incontro con la riflessione “Sul balcone”, il “luogo” di un’attesa al sole tiepido della primavera – insieme a Oliver, il meraviglioso barboncino bianco - con il cuore pieno di gratitudine per coloro che sono fuori a difenderci dal grande nemico.


“Il sole scalda di azzurro il bricco sul fornello, mentre la radio aggiorna i numeri dei contagi, dei guariti, dei morti, e chiede a noi di restare a casa – così inizia il racconto di Nicoletta Manetti -Terminate le notizie, mi sintonizzo su Toscana Classica ed esco sul balcone.

È sessanta centimetri profondo il mio balcone, forse neppure, la sedia ci entra a malapena di traverso, se sposto i vasi. Un cielo azzurro sfacciato, immobile di silenzio. Un cielo vuoto di aerei, di scie. Benedico questo piccolo balcone esposto ad est.


Nel calore del mio bozzolo, il cane accanto, mi vergogno di questa pace, della musica, del viaggio iniziato ieri tra le pagine in cui sono ruzzolata, come da un prato scosceso d’erba molle; tra poco ripartirò.
Colgo qualche foglia di salvia, un rametto di rosmarino; insieme al profumo, però, oggi sento il loro dolore nella mano: - Profumo per me, dolore per voi, scusate! - dico. Sì, lo dico a voce alta, devo essere impazzita. Sento ridere: è la vicina, affacciata al davanzale. Non ci incontravamo da mesi, ora ci ritroviamo a scambiarci ricette, quasi protese nel vuoto, quassù, dove il dolore arriva come un’eco, sospese, ma protette.


Ieri la cassiera, mascherina e guanti bianchi, aveva gli occhi di mia figlia; ha sorriso anche a una signora che, incurante del tempo rubato, discuteva il numero dei punti per la sua ridicola raccolta, il prezzo non tornava. Anche la farmacista, dopo, mi ha sorriso, lo sguardo stanco.


Le ho lasciate lì, e sono tornata casa, sul mio balcone, a proseguire il viaggio tra le pagine. Ci sono caduta davvero come Alice nella botola, lasciandomi poi trasportare come facevo da bambina tra le onde quando il mare era mosso.
Oggi però ho anche altro da fare: ringraziare.
Ringraziare lui, lei, loro, che stanno là fuori, per approvvigionarci, nutrirci, curarci. Grazie a te cassiera che somigli a mia figlia, e a te farmacista dagli occhi stanchi.
Grazie a chi è dentro l’inferno, incerottato nel camice, dove e quando il camice c’è, a tentare, a sperare, e i figli e i genitori anziani a casa, e ciononostante i numeri che salgono, e le file dei morti, che sono morti soli.
Grazie ai sibili lontani delle sirene, sperando ogni giorno di udirne di meno. Al canto del merlo sul comignolo. Ai bambini nel giardino di sotto che giocano a squarciagola. All’amico poeta che gioca a battaglia navale con la nipotina dall’altra parte della città.
Grazie ai settemila che hanno risposto all’appello, trecento ne hanno chiesti, e in settemila hanno risposto. L’umanità allora è bella.
Grazie al mio amore lontano, alle figlie vicine, ai genitori che cercano di farcela, alla persona che si prende cura di loro, ma è lontana dai suoi.
Grazie agli amici per cui la distanza non esiste. Grazie al mio cane, ma noi siamo una cosa sola, e sta scrivendo con me. Grazie a te, a te, a te.
Grazie ai progetti che vanno avanti e sostengono, e sempre moltiplicano la vita, ma adesso più che mai, perché compensano il non vivere fuori. Grazie a Roberto (Mosi), l’amico poeta che non perde mai l’entusiasmo, lo spirito, l’iniziativa, e mi coinvolge. Ed è contagioso.”

“Io devo solo stare qui, lo chiamano sacrificio. Devo solo stare qui – conclude Nicoletta - abbracciata a un raggio di sole sul mio balcone, tra le pagine di un libro. A ringraziare.”





mercoledì 1 aprile 2020

Umberto Zanarelli e le note del suo pianoforte per dare vita ai progetti



Nei momenti difficili che stiamo vivendo nel quale il virus infierisce, siamo presi dall’angoscia e il nostro pensiero è sempre vicino alle persone colpite dall’epidemia, ai cittadini impegnati, per il loro lavoro, a combattere questo flagello. In questo spazio sospeso di tempo in attesa di un domani difficile da immaginare, un versante particolare, degno di attenzione, è quello dei progetti e delle manifestazioni culturali, già programmate, che sono state bloccate e rinviate a un tempo lontano, indefinito. 

Nel silenzio della casa, delle strade della città, in questo periodo cerco di stabilire, con i mezzi che sono a disposizione, un dialogo a distanza con gli amici coinvolti con me in progetti da lungo tempo preparati, che ora sono fermi, in attesa. Per sostenere il comune impegno credo che sia da sostenere che “I progetti vivono, non tramontano”, che non deve svanire la speranza di perseguire obiettivi che sono importanti per noi e, crediamo, possono rappresentare un interessante offerta culturale. 
Da parte mia, intendo ricordare il mio impegno progettuale nel campo del mito e richiamare connessioni con il lavoro dell’amico Umberto Zanarelli, musicista, che mi ha inviato, in merito, una sua preziosa riflessione. 


Un passaggio importante per me è stato, nel corso delle esperienze al Circolo degli Artisti “Casa di Dante”, l’incontro con il tema del mito: la presentazione dei libri Luoghi del mito, Lieto Colle, e Concerto. Sinfonia per Populonia, Gazebo, con il contributo del disegno all’impronta di Enrico Guerrini, versante questo illustrato nei video Pittopoesia(https://www.youtube.com/watch?v=Zx8T5j1sGbg),  In viaggio con la Pittopoesia https://www.youtube.com/watch?v=Ci7bRz5ofIc ), Il viaggio del Navicello Etrusco (https://www.youtube.com/watch?v=7d3gWDeXr1w).
Nel percorso di questi anni le mie esperienze si sono arricchite, con l’intreccio di più espressioni. Significativa a questo riguardo la partecipazione alla terza edizione de L’Officina del Mito dal titolo Orfeo chi? Le metamorfosi di un mito con la presentazione di pannelli – fotografie e testi di poesia – dedicati al cantore greco e al parco di Fonte Santa, sopra l’Antella, una stupefacente nicchia ecologica. Il video  dell’intervista realizzata nell’ambito della Mostra, illustra il significato della realizzazione (https://www.youtube.com/watch?v=mgAqAQbksFk ). Da questa iniziativa ha preso forma il libro Orfeo in Fonte Santa, Ladolfi Editore, presentato recentemente al Circolo, in una splendida serata di poesia e di musica al pianoforte, con la magica chitarra di Angiolo Pergolini. Il video trailer realizzato da Virginia Bazzechi, illustra il libro con immediatezza, sembra porgerci il suono incantato della Fonte e il canto dei Pastori Antellesi, protagonisti dell’Arcadia (https://www.youtube.com/watch?v=vIr8cLJC-fk). In un magico pomeriggio del passato mese di ottobre al Museo Amalia Ciardi Duprè, Umberto Zanarelli ha presentato le sue Impressioni musicali su Orfeo in Fonte Santa.

Importante per me poi l’ultimo passaggio dell’”Officina del Mito”, la quarta edizione della manifestazione, dedicata, in questi mesi, alla figura di Prometeo
Su questo percorso, significativo lo stretto dialogo aperto con l’amico Umberto Zanarelli, “schierato” anche lui nel sostegno alla realizzazione degli obiettivi progettuali.

“Ancora una volta – afferma Umberto - ho l’onore di essere stato invitato nel blog del caro amico poeta, fotografo e scrittore Roberto Mosi per esprimere le mie riflessioni inerenti la tematica suggerita dall’autore stesso: “I progetti vivono, non tramontano”. Premetto che con Roberto abbiamo già alle spalle una serie di progetti condivisi e realizzati presso il Circolo degli Artisti “Casa di Dante” di Firenze legati all’Officina del Mito e giunta quest’anno alla sua quarta edizione 

ed altri progetti personali di Roberto presentati lo scorso autunno al Museo CAD di Firenze e che, in un futuro non troppo distante, vedranno la presentazione della sua ultima interessantissima creazione: “Sinfonia per San Salvi” pubblicata da Edizioni Il Foglio, della quale mi occuperò in questa sede in un prossimo appuntamento.


Oggi vorrei soffermarmi su un progetto rimasto in standby a causa, come tutti sappiamo, della grave emergenza sanitaria che sta coinvolgendo il mondo intero. Prede di un nemico invisibile, trascorriamo nelle nostre abitazioni quarantene forzate con la speranza che al più presto tutto torni alla normalità. Noi artisti abbiamo la necessità di fare cultura e di condividere con il nostro pubblico ciò che ci dettano le nostre pulsioni interiori. Siamo come delle batterie ricaricabili: una volta spesa l’energia nella realizzazione di un progetto, dopo averlo materializzato, siamo pronti ad adottarne uno nuovo per riaccumulare nuova energia. Una ciclicità che ci consente di vivere e di far vivere coloro che desiderano essere coinvolti nelle nostre emozioni. Se il filosofo tedesco Nietzsche afferma che un mondo senza musica sarebbe un grande sforzo, un esilio uno sbaglio … possiamo estendere la frase affermando che un mondo senza cultura, quindi, sarebbe un mondo vuoto, inespressivo e privo di emozioni. Questa la nostra missione: l’artista ha il dovere, in quanto essere eletto, di portare la gioia nel cuore di chi per varie ragioni ha sentito o gli è stato indicato di seguire una strada diversa. Vivere quindi in un periodo apocalittico come questo, sapere dalle immagini per esempio di una Firenze “muta” priva del brusìo dei suoi turisti, della moltitudine di persone che affollava le sue strade, le sue piazze ogni giorno, è una ferita al nostro cuore senza eguali, così come l’arresto di ciascuna attività, culturale e commerciale … ma la cultura non intende fermarsi perché “I progetti vivono, non tramontano”! Il fuoco che Prometeo ha donato agli uomini non si spegnerà, momentaneamente la fiaccola ha ridotto la sua potenza, ma presto tornerà ancora più vigorosa ad infiammare i cuori di coloro che attendono di essere liberati. 


Prometeo è il tema della mostra pittorico-scultureo-fotografica stabilita per questa quarta edizione dell’Officina del Mito che si sarebbe dovuta presentare al Circolo degli Artisti “Casa di Dante” di Firenze il prossimo 2 maggio concludendosi il sabato successivo con la mia conferenza-concerto che avrebbe trasportato in musica quanto espresso dai colleghi pittori, scultori e fotografi. 

Per quanto riguarda il mio contributo al mito di Prometeo, ho incentrato per lo più il lavoro ripercorrendo la leggenda eschilea e tentato di ritrarre musicalmente i personaggi più significativi esprimendo, grazie alla proiezione di significative slide ed attraverso i suoni, i vari stati d’animo racchiusi nei principali personaggi di questa antica tragedia greca ed i momenti “più salienti” come: la nascita dell’Universo, Gea, guerra tra Crono e Zeus, Prometeo che plasma l’uomo, Pandora e l’apertura del vaso … Un variopinto ed emotivo arcobaleno sonoro quindi, atto a raffigurare non solo Prometeo, ma anche coloro con i quali egli stesso si era relazionato. In questa circostanza la musica evidenzierà quanto espresso dalla parola offrendo all’ascoltatore una più chiara visione o una maggior comprensione di quel preciso stato d’animo vissuto in primis non solo dal mito protagonista. Per il finale, essendomi ispirato al Prometeo Liberato di Shelley, presenterò un Prometeo vittorioso liberato da Eracle che, unitosi in matrimonio con l’Oceanina Asia, simbolo della natura, darà inizio al regno del Bene e dell’Amore sulla Terra.”


 “Ecco, i progetti sono pronti – conclude Umberto Zanarelli - ora sta al nostro nemico invisibile concederci la possibilità di tornare alla nostra vita di sempre dopo essersi prepotentemente insidiato nella nostra tela che mi auguro riesca presto ad imprigionarlo e sconfiggerlo per sempre, proprio come quando un insetto, inesorabilmente cade nella tela di un ragno”.