martedì 29 marzo 2022

Festa per il “poeta-fotografo”, Circolo “Casa di Dante”

 


Si è svolto sabato 26 marzo un caloroso incontro di amiche ed amiciper la nostra festa di compleanno, presso il Circolo degli Artisti “Casa di Dante”, a Firenze. 





Il presidente Franco Margari ha introdotto e coordinato gli interventi dei soci e degli amici, che hanno letto brani di poesie e racconti dai libri dell'autore.


 L'iniziativa è stata trasmessa anche in streaming ed è stata registrata per intero (indirizzo registrazione:  https://www.facebook.com/circoloartisticasadante/videos/306020624933793 ).


Mariella Bettarini ha scelto tre poesie dalla Silloge “Il profumo dell’iris”, Gazebo Edizioni 2018, fra le quali:

 Palazzo Vecchio:  Oggi/ ho salito le scale del Palazzo, / Costanza al mio braccio,/ con noi la poesia/

di Pablo Neruda, il poeta/ giunto dalle Ande cilene: // “E quando in Palazzo Vecchio, / bello come un‘agave di pietra,/ salii i gradini consunti …/ uscì a ricevermi un operaio/ capo della città” *// Il sindaco sessanta anni fa,/ Fabiani, la semplicità/ in persona, in armonia/ con lo splendore di Firenze:/ con l’arte “che da queste/ strade contorte venne a mostrare/ il cuore della bellezza

a tutte le strade del mondo”// Oggi/ l’incontro si rinnova:/ la bellezza dell’amore,/ la semplicità degli sposi,/ gioielli splendenti fra noi,// nella nostra “vecchia città/ di pietra e d’argento”./ * Pablo Neruda “La città”, 1951. 


 






Renato Simoni ha presentato, nella forma della perfomance, le poesie “L’arrivo di Marta” (“Parole e paesaggi”, 2009)  e “Bit byte” (“Nonluoghi”, 2009);  



Marta la poesia “Il nuovo arrivo” (“Aquiloni”, Il Foglio 2010):

Gira gira mia sorella/ nella pancia tonda/ prende a calci il mondo.// ... // La chiamerò, forse Duchessa/ sarà la mia grande Amica.// ...





Anna ha scelto il brano del poemetto “Sinfonia per Populonia” (da “Concerto”, Gazebo 2013):

Giocare - Il triciclo intreccia/ viaggi sul prato/ Anna raggiunge/ veloce Milano/, riparte per Roma/ la bambola sul seggiolino./Chiama l'albergo/ “Una camera per quattro”/ …/ “Cosa fanno le belle manine?”/ Battono, battono/ e se ne vanno./ Cosa fanno le belle manine?/ Girano, girano/ e se ne vanno.”/  Frullano, passerotti/ in volo nella stanza.








Angiolo Pergolini ha presentato il videorealizzato nel periodo più duro della pandemia, con riprese dai balconi e la recita di poesie: fra queste la poesia “Straniero fra gli uomini” (indirizzo: https://www.youtube.com/watch?v=M46oncuoN-Y ); 


Nicoletta Manetti ha ripreso da “Sinfonia per Salvi”, Il Foglio 2020, il componimento “La nave dei folli”:

La nave dei folli dal padiglione/ delle Agitate/ ondeggia sul mare di erba,/ di pini, s'infrange contro il muro/ che divide il giardino dal mondo/ …




Giulia Capone Braga ha dato voce a “Orfeo in Fonte Santa”, Ladolfi 2019, per la parte che inizia:

XIV. Incredibile la morte/ fra i castagni, in file parallele,/ colonne della Cattedrale,/ rami alti formano gli archi.// Il sole al tramonto incornicia/ vetrate iridiscenti, il mormorio/ delle acque, il sillabare/ della preghiera per Giulia,/ … / Con gli ultimi raggi del sole,/ prima che chiudano le porte/ della Cattedrale, giunge l'eco/ del canto degli angeli/ alto fino alle volte del cielo.



Giuseppe Cavallo, vicepresidente del Circolo, ha letto un suo componimento dal titolo: “Pezzetti di vita”:

“La luce del sole filtra attraverso le chiome dei pini, giù in basso c'è un gran lavorio, tre bambini di diversa età si rincorrono tra lo scivolo e la giostra del parco giochi, poco distante due ragazze parlottano tra di loro e nel contempo spippolano sui rispettivi smart-phone, ora l'una mostra lo smart-phone all'altra che accenna un ghigno di stupore … Luigi è sceso dal treno e si affretta ad uscire dalla stazione, il treno ha portato ritardo, ha i minuti contati, questa mattina niente sosta al bar, niente colazione, prenderà un caffè alla macchinetta  una volta che ha timbrato …

… Il super uomo di Nicciana memoria non è un guerriero con scudo e spada, ma siamo noi tutti, noi che ogni santo giorno ci alziamo ed andiamo incontro alla vita, senza nessuna certezza, un grande salto nella vita, che non può che essere fatto con amore verso tutto e tutti, il compito di qualunque artista in qualsiasi campo si muova è quello di trasmettere amore e verità, per generare consapevolezza.”  (si veda: https://poesia3002.blogspot.com/2022/03/pezzetti-di-vita-racconto-di-giuseppe.html ).







Ha ripreso la parola Renato Simoni, per leggere al posto del pittore Enrico Guerrini, impegnato altrove, la lettera che lo stesso pittore ha indirizzato a Dante Alighieri – o, meglio, a Durante – raffigurato nel quadro esposto nella sala, con una folta barba:

 


Firenze, Sestiere di San Pier Maggiore

              26 marzo 2022, Seconda ricorrenza del DanteDì

 

            Carissimo Durante,


            parlare con te, incontrarti ci aiuta in questi momenti di paura e di angoscia, in questo posto del Sestiere dove il tuo bisnonno Alaghieri aveva la casa e leticò con i frati della Badia per il fico che invadeva il loro orto, dove tua mamma Bona ti allattò.

            Ti ho dipinto, questa volta, con la barba, fa risaltare meno il tuo naso aquilino, ti sento così più vicino.

            E ti devo ringraziare di cuore perché con tutti i quadri che sto dipingendo su di te e le tue storie, ho un sacco di lavoro e ora mi conoscono a Firenze, da Pontassieve a Signa, da Scandicci a Coverciano.

            E ti ringrazia anche il mio amico Roberto – quello con il quale formo, ormai lo sanno anche i sassi, una coppia di fatto – lui che ha scritto un racconto su di te, una storia un po’ sbrindellata ma ora è celebre, a partire dalla zona fra Novoli e via Baracca.

            Nell’anno che è appena passato abbiamo lavorato un sacco, per la tua ricorrenza, come amici del Circolo degli Artisti, intorno alla tua poesia e al tuo pensiero, e abbiamo ri-scoperto come la tua opera sia un momento prezioso, unico, di incontro fra popoli e culture, una luce di cui c’è oggi tanto bisogno per “ritornare a riveder le stelle”.

                                                                                                                                                         

                          Tuo Enrico Guerrini,

                                     pittore,

                   socio del Circolo degli Artisti “Casa di Dante”





 Silvia Ranzi ha letto da “Itinera”, Masso delle Fate 2007, la poesia “La corte della mia infanzia”:

 

I viaggi di ogni tempo iniziano/ dalla corte della mia infanzia,/ magico quadrato di terra fra case/ cadenti, chiuso da un cancello/ di ferro aperto sul mondo/ ...






Anna e Paolo Vieri hanno presentato da “L’invasione degli storni”, Gazebo 2012, la postfazione: “Dialogo tra l’autore e la Cornacchia della Valle dell’Inferno”:

 

AUTORE -  Sei il primo personaggio che appare sulla scena della Trilogia, indaffarato e un po’ agitato.

CORNACCHIA – Mi piace la parte. Sono un animale solitario, si dice intelligente, linguacciuto.

 . . . .

CORNACCHIA - ... Devi tornare a trovarmi con un sacco i racconti,  di storie di film, di versi. Il tuo è un viaggio alla ricerca della speranza e la speranza è contagiosa.  


 





Sandro Giovannini si è cimentato con l’incipit “Un giorno, ne sono certo, riuscirò a volare” dal romanzo “Esercizi di volo”, Europa Edizioni 2016:

 

Un giorno, ne sono certo, riuscirò a volare. Mi sono costruito due ali di tela leggera per esercitarmi , le lego alle braccia, salgo in cima a una scala e comincio ad agitarle, forte, sempre più forte, chiudo gli occhi emi getto in avanti. Le ali mi anno slancio e la spinta attutisce l’impatto con la terra. Ho letto tutto quello che c’era da leggere sul tema del volo.


Dopo il nostro omaggio alla poesia e all’amicizia, alle nipoti Anna e Marta, alla famiglia, a Costanza e Giovanna, in particolare, 






ha svolto l’ultimo intervento Giuseppe Baldassarre, soffermandosi su due poesie (Antologia “Poesie 2009-2016”, Ladolfi 2016):

 

Via Larga – Il corteo dei Magi lascia/ l’affresco della Cappella,/ scende le scale, appare/ in vesti sontuose nella via.// Sulle cavalcature i sovrani/ e il grasso sceriffo: portano/ in dono la stizza, il genio/ fiorentino, l’arroganza.// Li circondano nuovi cittadini,/ i giocatori del calcio in costume/ il capo dei tassisti/ cinque famosi cuochi.// Nel paesaggio sulle colline/ angeli in volo, gruppi di pastori,/ lavavetri, le braccia incrociate.

 

La pace – Acqua, farina, lievito e sale/ gli ingredienti per il pane.// Lievita la pace ora in noi/ è presente qui,/ in quello che facciamo./ Ci dà gioia camminare/ sorridere, respirare.// Il respiro congiunge/ il corpo e la mente,/ sorridere e respirare/ sono archi di un ponte/ per vivere il presente.// Non esiste una via/ alla pace, la pace/ è la via da percorrere/ a passo deciso, lo sguardo/ che vede lontano.// Le mani impastano,/ danno la forma, lievita/ il pane nel silenzio/ della madia profumata/ di bianca farina.

 

L’incontro è stato scandito da tre canzoni cantate da Francesco Rainero, accompagnato dal suono della chitarra. 



L’ultima canzone è stata dedicata al pensiero, oggi quanto mai vivo, per

 la pace.







Mostre di fotografia: Nonluoghi, MitoMosi, Foto grafie, Firenze calpestata, Un'altra Florentia, Firenze dietro la facciata, Myth in Florence, Moda e oltre, Firenze riflessa.

Invito al brindisi





 

mercoledì 16 marzo 2022

Firenze collegata con Togliattigrad, Russia: "Antigone" e l'antologia "Le Sconfinate" - Presentazione al Parterre di Firenze



Link a Literary

Antigone e l’antologia “Le Sconfinate”

 

         Il Gruppo Scrittori Firenze ha presentato, per la prima volta, il 12 marzo scorso nella Sala dei Marmi al Parterre, piazza della Libertà a Firenze, l’antologia “Le Sconfinate. Da Antigone ad Amy Winehouse”, Carmignani Editrice, davanti ad un folto pubblico, molto interessato all’iniziativa. All’inizio dell’incontro, è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare la tragedia del popolo Ucraino. L'incontro è stato trasmesso in diretta streaming a cura dell'Associazione Italia Russia, in collegamento con l'Associazione Dante Alighieri a Togliattigrad, in russia (link, indirizzo: https://www.facebook.com/associazione.russia/videos/1023115691611200 ).

         Dopo i saluti di Marco Colangelo, Presidente Centro Parterre, e di Barbara Felleca, Presidente della Commissione Affari Istituzionali del Comune, hanno introdotto, e coordinato gli interventi degli autori, Cristina Gatti, P


residente G. S. F. e Nicoletta Manetti, curatrice dell’opera. Un video trailer realizzato con la partecipazione di Sylvia Zanotto, proiettato nella sala, ha introdotto ai temi del libro (indirizzo: https://youtube.com/watch?v=dYoC8Z85tco&feature=share  ).










         Sul retro della Copertina del libro, le parole magiche:

 È una notte magica e non voglio rimanere sola. Si sta

alzando la luna d’argento sopra il bosco sacro. (…) Ci

siete? E le altre? Sì, sono tante le sconfinate. Siete tante.

Chi di voi mi raggiunge?

 


        È riportata anche di Gabriella Bardaro, la Scheda critica (Premio Città di Como 2021):

 “Il testo si afferma per la sua spiccata originalità, distinguendosi dal panorama letterario attuale. Un’antologia che molti lettori vorrebbero

leggere”.





          Dalla nota poi della curatrice Nicoletta Manetti, si legge:

 

Disubbidienti, figlie di Antigone. Per amore, per vendetta, per una passione tale da scompaginare ogni regola. Donne fuori e oltre ogni schema, che hanno rotto i vetri della convenzione, non importa se nel bene o nel male. Sconfinate, letteralmente “senza confini” capaci di contenerle. Donne in cui, la passione, il carattere, il fuoco dell’arte, la follia hanno rotti gli argini, tanto cari ai benpensanti di ogni epoca e paese. Un coro di quindici voci femminili diverse, senza freni né pudori, che si incontrano. È Antigone, maestra della disubbidienza, che invita altre “sconfinate” a raggiungerla nel bosco sacro, perché si raccontino. Donne libere nel profondo, che hanno accolto la verità del proprio sé, degli ideali, delle passioni, del corpo, raggiungendo consapevolezze spesso dolorose, donne il cui l’“andare oltre i confini” ha lasciato aperture di pensiero e di strade, ha fatto scaturire versi, dipinti, ha urlato diritti civili.

 

L’indice dell’Antologia è così articolato:

Nota critica, di Gabriella Bardaro

Nota della curatrice, di Nicoletta Manetti

Antigone, di Roberto Mosi

Cleopatra, di Caterina Perrone

L’immortale, di Fabrizio De Sanctis

Mary, di Cristina Gatti

Florence, di Antonella Cipriani

Marie, di Andrea Zavagli

Camille, di Marco Tempestini

Suzanne, di Nicoletta Manetti

Marina, di Gabriella Tozzetti

Leonarda, di Nicola Ronchi

Tina, di Andrea Zurlo

Frida e Artemisia, di Gabriella Becherelli

Violette, di Sylvia Zanotto

Forugh, di Manna Parsì

Amy, di Saimo Tedino

Cenni biografici

Note biografiche di autrici e autori

 




         Dell’antologia “Le Sconfinate”, fa parte il racconto - monologo “Antigone” di Roberto Mosi. Il racconto è presentato dal video riportato su Youtube (indirizzo:  https://www.youtube.com/watch?v=krOSIhEPsYA ).  Il racconto è ispirato alla tragedia di Sofocle, rappresentata ad Atene per la prima volta alle Grandi Dionisie del 442 a.C. La trama del racconto: un gruppo di studenti del Liceo Classico “Galileo Galilei” di Pisa sta per mettere in scena questa tragedia nella loro città, in piazza dei Cavalieri, davanti al palazzo della Carovana, o dei Cavalieri, dove ha sede la Scuola Normale Superiore. 


Sulla bianca scalinata di marmo a doppio rampa del palazzo, saranno rappresentate le scene della tragedia animate dal coro e da Antigone con gli altri protagonisti; la scena finale, però, dopo la condanna di Antigone, da parte del re Creonte, a morire di fame nella grotta fuori della città di Tebe, sempre nella piazza dei Cavalieri, ai piedi della torre Gualandi – o della Muta, dal fatto che in passato venivano rinchiuse le aquile allevate dal comune di Pisa durante il periodo della muta delle penne – dove furono imprigionati e lasciati morire di fame il conte Ugolino della Gherardesca e i suoi figli e nipoti, episodio di cui parla Dante Alighieri nel XXXIII canto dell’Inferno: La bocca sollevò dal fiero pasto/ quel peccator ...     Nel racconto-monologo si immagina che i giovani pisani compiono un viaggio di studio in Greca, a Tebe, per incontrare Antigone e prendere ispirazione per il loro spettacolo che andrà in scena nella piazza della loro città, fra il palazzo della Carovana e la torre della Muta.



         Le immagini che compaiono nel video “Antigone, figlia di Edipo re di Tebe” sono state riprese durante un viaggio dell’autore in Grecia nel 1984.

    L’incipit del racconto-monologo di Antigone:

 

“Tebe, primavera 2021

Benvenuti a Tebe. Vi accolgo ai piedi del ponte sul fiume Cefiso, presso la fontana di Edipo. È qui che mio padre si lavò le mani sporche di sangue dopo avere ucciso Laio, il suo genitore, mio nonno, sulla strada che porta alla città. Da qui con un solo sguardo possiamo abbracciare tutta la collina di Tebe fino alla parte alta della città, dove una volta era l’acropoli. Sono rimaste tracce delle antiche mura, del palazzo di Creonte e della Rocca Cadmea. In basso, sopra l’argine del fiume, verso occidente, intravedete la cavità della caverna rocciosa nella quale Creonte mi condannò a morire di consunzione. È da questa fonte che voglio iniziare a raccontarvi la mia storia e quella della mia famiglia, da Cadmo, fondatore di Tebe, fino alla mia condanna. Sono felice di potervi incontrare finalmente di persona, dopo che tante volte ci siamo collegati in videoconferenza anche per discutere il progetto che vi ha portato dalla vostra città di Pisa fino a qui, a Tebe, in questo periodo di pandemia che sta colpendo tutti i paesi della terra ... “.

 

         Così termina il racconto-monologo di Antigone:

 

La vostra visita a Tebe è terminata. Vi saluto qui, alla Stazione Ktel degli autobus. Presto il vostro mezzo partirà per Delfi, l’antica città dell’Oracolo. Aspetto da voi notizie felici. Questo vostro viaggio in Grecia è un pellegrinaggio alle radici della nostra storia e della cultura. Dare nuovamente vita nello spettacolo a me, l’eroica ragazza di Tebe, non è qualcosa di meccanico, una semplice trasposizione di un testo nella scena, è piuttosto il comprendere, misurarsi con scelte di vita. Una prova che lascia il segno, che richiederà a ognuno di voi di prendere partito, di non rimanere indifferenti riguardo alla storia di questa ragazza che, nel dipanarsi delle generazioni, torna a ribellarsi al tiranno in nome della pietà e di una giustizia superiore. Sono certa che la vostra Antigone sarà diversa da tutte le Antigoni del passato, sarà un successo, vi darà soddisfazione, la sentirete profondamente vostra. L’augurio che vi faccio è di non risparmiarvi nel vostro impegno, siate “sconfinati”, andate oltre i confini! Immaginate, nel progettare e vivere lo spettacolo, il futuro che volete conquistare, con tutta la passione e la disubbidienza di cui siete capaci. 

 


          A conclusione di questo resoconto, si ricorda che il Gruppo Scrittori Firenze è molto attivo e recentemente ha pubblicato le antologie (Carmignani Edizioni): Gente di Dante. 1321-2021. Racconti per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri e  Accadeva in Firenze Capitale. Racconti storici dal 1865 al 1871.






         Riguardo alle antologie, preme ricordare, infine, l’Antologia di poesia: Autori Vari, Gigli di Mare, a cura di Fabio Strinati e Roberto Mosi, Piombino in movimento - La Memoria di Aldo Zelli, Edizioni Il Foglio. E’ dedicata all’anniversario della nascita di Aldo Zelli. 



Nel retro di copertina si legge: “Si rimane colpiti dalle molte storie e avventure che hanno reso ricca la vita di Aldo Zelli, dalla sua produzione letteraria rivolta in primo luogo ai ragazzi, dai riconoscimenti che sono riservati alla sua memoria e dal desiderio diffuso di rendere un rinnovato omaggio a questa figura di scrittore e di uomo della scuola, che ha trascorso l’ultima parte della sua vita nella città di Piombino. Con questa Antologia si vuole comporre in onore di Aldo Zelli, una raccolta variegata di testi poetici, o, una raccolta di fiori dai diversi colori e profumi. Ai gigli di mare nati sulla sabbia al vento della costa, si uniscono fiori di altre tonalità di colore, melodie dalle varie sonorità armoniche provenienti da paesaggi di altri mondi… Possiamo immaginare, idealmente, a un incontro di festa per Aldo Zelli, di questi poeti in Piazza Bovio, presso la Rosa dei Venti scolpita nel marmo, per cantare davanti al mare e al paesaggio, i temi e i motivi che vivono nei loro versi: il viaggio, l’avventura, l’amore, l’incanto del mare, la natura e i suoi colori, lo splendore della musica, le angosce per i mostri della nostra epoca, i passi alla ricerca della pace” (Roberto Mosi e Fabio Strinati, dall’introduzione). Autori delle poesie: Fabio Strinati e Roberto Mosi (curatori), Aldo Zelli, Anna Maria Volpini, Nicoletta Manetti, Zelda S. Zanobini, Miriam Cividalli Canarutto, Anna Elvira Balestracci, Alessandro Nocchi, Stefano Gidari, Alberto Befani, Maria Vettori, Elisabetta Santini, Caterina Bigazzi, Michela Zanarella, Laura Margherita Volante, Alessandro Zetti, Alessia Gallello, Gianna Spiaggia, Gordiano Lupi, Michele Paoletti, Giulia Turbini, Massimo Acciai Baggiani, Antonio Messina, Davide Cortese, Francesca Ghiribelli, Enrico Guerrini (copertina).