sabato 29 giugno 2019

"Se l'esistenza è un canto ininterrotto" - Recensione di L. Nanni per "Orfeo"


               
Recensione Orfeo in Fonte Santa , poesia
Autore: Roberto Mosi
Edizione: Giuliano Ladolfi Editore, Borgomanero 2019
In copertina: Mascherone di Ottaviano Giovannoni nella Grotta di Adamo ed Eva del Giardino di Boboli, Firenze. Fotografie dell’autore: all’interno del libro sono dedicate al tema “Autunno in Fonte Santa”, l’ultima “Il Rifugio in Fonte Santa” - pp. 66
prezzo: € 12,00 – Libreria Salvemini, piazza Salvemini 18, Fi. T. 055 246 6302
Recensione a cura di Luciano Nanni, dal portale www.literary.it, 28.06.19

“Poesia. Il tema della fonte non è l’unico, infatti va considerata anche la metamorfosi in un contesto di classicità mitologica che tuttavia poi se ne discosta: questo è un dato che va oltre il fatto puramente locale, inteso nel senso di luogo ben definito, per assumere un valore più ampio e quindi integrare la poesia nel suo sviluppo creativo con elementi che diventano Storia, quali ad esempio un episodio di lotta partigiana come nel XII componimento.
Se l’esistenza, quale si riporta, è un canto ininterrotto, dovremmo applicarlo alla poesia, che si snoda spesso con una limpidezza di dettato e un’eleganza che sembra recuperare antiche forme. A volte, è necessario dirlo, incontriamo versi deliziosi, ma non ingannevoli, poiché comunque la organicità testuale e il suo evolversi secondo alcuni modelli, non prevarica certo la sostanza, presente anche nell’oggi e in diversi momenti riferendosi a una realtà non eludibile; si è indotti a verificare la sensucht, che non appare quel sottile struggimento tipico della mentalità tedesca, quanto piuttosto una enunciazione dove il sentimento trova vasta parte e nel suo significato migliore: sentimento del tempo e delle cose, che l’idea del mito, più che il mito stesso, vorrebbe rendere fisso, benché il procedere cronologico degli eventi finisca per proporre nuove dimensioni, del pensiero e dell’immaginario.


Incorporare quindi versi altrui (ad esempio di Rilke) non è una operazione intellettualistica, piuttosto un collegarsi al principio generatore per trarne, pur nella società attuale, delle regole deputate a trasformare il flusso della scrittura – e del linguaggio – e ricondurlo per l’appunto a una fonte originaria. Dunque i luoghi e le citazioni storiche o colte non fanno che arricchire la trama di una poetica ineccepibile sotto i due aspetti di invenzione e coscienza conoscitiva. Ma tornare alla fonte, in questo caso presso San Donato in Collina, acquista un valore aggiunto. “Dite mo’, se sia più pura l’acqua che scaturisce dalla viva fonte” (Eginaldo).

II.
Il canto mi prende, mi porta
a cantare lo scorrere del tempo
nel bosco sacro di Fonte Santa,
accordo la mia voce al suono
delle acque, al respiro del vento,
al vibrare delle foglie, guidato
dalla musica del flauto d’oro.
.
Brilla il vortice del silenzio,
alberi, pietre incantate, braccia
di luce scivolano per i rami,
riflettono nello specchio della fonte
figure, miti colorati.
.
L’inganno si congiunge
alla conoscenza, appaiono
immagini sconosciute:
la fonte non sa di contemplare
sé stessa e il riflesso di un dio.
.


giovedì 6 giugno 2019

Liberia Salvemini di Firenze: festa di libri a "Il profumo dell'iris"



Festa alla Libreria Salvemini per “Il profumo dell’iris”


 Festa di libri alla Libreria Salvemini, piazza Salvemini – presso l’Arco di San Pierino, a Firenze – lunedì 3 giugno con l’esposizione nella vetrina e sugli scaffali, delle numerose pubblicazioni dell’autore Roberto Mosi, dalle più lontane nel tempo, “Itinera”, “Non luoghi”, “Aquiloni”, “L’invasione degli storni”, alle più recenti: l’Antologia “Poesie 2009-2016”, “Non attraversare la linea gialla”, Esercizi di volo”, “Eratoterapia”; alle recentissime come “Il profumo dell’iris” e alla “neonata”, con solo due settimane di vita, “Orfeo in Fonte Santa”.

Nella bella sala interna, stracolma di coloratissimi libri, allineati sull’attenti negli scaffali, sono stati proiettati alcuni video trailer preparati dalla mano creativa e tecnologicamente avanzata, del critico d’arte Virginia Bazzechi, riportati tutti, per la gioia dei “libernauti”, nella grande biblioteca virtuale di Youtube:
Questi video fanno parte di altri cinquanta video – relativi a raccolte di poesia, romanzi, mostre di fotografie, interviste – riportate sempre su youtebe, nella playlist “Felicità”: https://www.youtube.com/playlist?list=PLKs0dokJPvpjRmTI67DjY7a_uDzyC9NEF


L’evento centrale dell’incontro del 3 giugno alla Libreria Salvemini, ha riguardato la presentazione della raccolta di poesia “Il profumo dell’iris”, Gazebo Libri 2018, dedicata dall’autore, come atto d’amore, alla città dove vive. 

Da “L’erta dei Catinai”:
“Dopo l’erta dei Catinai
si apre la vista su Firenze,
città di bellezza elegante
preziosa come il profumo
dell’iris, dal tono austero,
riservato. Si concede solo
a chi la ama, la sa apprezzare.”


Il pittore Enrico Guerrini, autore della copertina, come in tante altre occasioni precedenti a questa iniziativa, ha disegnato, magistralmente, all’impronta, tre immagini ispirate dai versi della Raccolta.
Virginia Bazzechi ha illustrato il lavoro che compie per la realizzazione dei video trailer, partendo da un’attenta analisi della poesia di Roberto Mosi, che trova piena di immagini e di musicalità: è immediato per lei trovare consonanze nella scelta di immagini fotografiche, di pitture, di brani musicali che formano la trama espositiva dei video. Questo tipo di lavoro presenta un preciso interesse, forma come la scansione di un linguaggio “nuovo” nella interpretazione dei testi poetici.


Ha aperto gli interventi critici, Mariella Bettarini che dirige Gazebo Libri, la casa editrice fiorentina, di antica e prestigiosa storia. Ha ricordato come la visione della città sia scandita secondo la trama delle piazze, le strade, le colline. La raccolta si presenta come un invito a seguire il poeta nella visita di luoghi ben conosciuti, per cogliere con lui una gamma di sensazioni, condividere immagini che emergono dal profondo, ricordi legati alla vita personale. Simonetta Lazzerini di Florio ha letto con profonda partecipazione alcune poesie e ha analizzato con grande sapienza i testi di alcuni componimenti. 

Sonia Salsi ha svolto considerazioni su i vari aspetti che dalla raccolta emergono della personalità dell’autore, “poeta, viaggiatore nella città e dentro di sé”. Ha presentato una serie di coordinate per orientarsi nell’opera, da quelle relative ai “luoghi-segno” degli affetti, ai luoghi testimoni della storia, della vita sociale e politica e personale, ai “luoghi-mito”, ai luoghi che risuonano, “in modo proustiano”, di memorie e di emozioni.
Silvia Ranzi, concludendo l’incontro, ha ripreso il suo recente articolo pubblicato sulla rivista “Toscana Nuova” – e riportato da “Literary” – sottolineando come “Il profumo dell’iris” appaia “un itinerario lirico di potente freschezza ideativa e compositiva, in cui l’identità affettiva e leggendaria dei siti rivisitati si propone al lettore secondo un polittico dalle cromie linguistiche distillate dal sentimento e dall’acuta osservazione per una città come Firenze, dall’ineguagliabile ruolo storico e ideale di ambasciatrice di Bellezza nel mondo”. 


L’incontro di festa nella bella cornice della Libreria Salvemini di Firenze, si è concluso con un allegro brindisi alla fortuna dei libri di ieri, di oggi e … di domani.