lunedì 29 luglio 2013

"Concerto" sulla Rivista "Poesia"

 

Rivista “Poesia”, n. 284, lug.-ago. 2013, pag.77
Recensione di Roberto Carifi
Roberto Mosi Concerto, Gazebo Libri, 2013 Firenze 

“Roberto Mosi vive a Firenze. E’ stato dirigente per la cultura alla Regione Toscana e ha pubblicato diverse raccolte di poesia. E’ tra i redattori della rivista fiorentina “Testimonianze”, fondata da Ernesto Balducci. Ora Roberto Mosi ha appena pubblicato Concerto  (Gazebo con una prefazione di Giuseppe Panella, che, tra l’altro, scrive: “Mosi si cimenta con un linguaggio, quello della musica, i cui livelli tonali si susseguono in una ricerca di armonia finale e in cui ogni elemento si ricompone alla fine dell’esecuzione e si ritrova nella sua particolare dimensione autonoma per cui è nata, pur mantenendo la sua posizione all’interno del tutto. Tra autonomia del significante e necessità del significato, la poesia di Mosi si aggira tra le vicende del presente e la nostalgia del mito per cercare di ottenere il risultato che gli interessa: dare alla poesia una “chance” di intervenire sulla realtà senza esserne travolta e schiacciata”.

 

Luna 

La luna versa

una bianca luce di latte,

sorta dall’orlo delle colline

al di là dei binari.

 

Il treno taglia la notte

al centro di un manto di luce.

 

 

 “Concerto per Flora”,  III  Tempo,  La Nascita di Venere”

III Movimento,  Visione

 

Venere spinta dai venti

giunge alla riva,

ai piedi della Galleria

degli Uffizi, dove

un tempo sorgeva

il porto romano.

 

Tosca in disparte

dal Ponte Vecchio

osserva l’arrivo

di una nuova stagione,

assapora il profumo

della primavera.

 

Flora accoglie la dea,

la coperta ricamata

di gigli fra le braccia.

Mano nella mano

salgono la scalinata,

raggiungono gli Uffizi.

 

L’Alba si annuncia.

C’è ancora il tempo

per intrecciare una danza,

per invitare Mercurio

a rinnovare il rito

per un nuovo Rinascimento.


venerdì 26 luglio 2013

"La principessa Elisa" - Spettacolo Teatro e Musica

Disegno E. Guerrini
Giovedì 1° agosto, ore 21.00
“Casa al Vento”, via di Monte Senario 321, Pratolino (3 Km), Firenze
La principessa Elisa
Racconto in sette scene, teatro e musica 
Cinque voci femminili: Giulia, Eliana, Gabriella D., Gabriella Ds., Simonetta.Voce narrante: Renato. 
Dal libro di R. Mosi Elisa Baciocchi e il fratello Napoleone. Storie francesi da Piombino a Parigi, Ed. Il Foglio. in vendita online e alla Libreria Salvemini, Piazza Salvemini 
Spettacolo en plein air 
“L’audacia di Elisa, la tempra di una moderna imprenditrice,
l’amore per la spregiudicatezza pubblica e privata,
 fecero di lei una figura di reggente degna di suo fratello.”

 


mercoledì 24 luglio 2013

CONCERTO PER BARATTI, III Tempo "La risorgiva delle serpi in amore". I, II e III movimento

Concerto per Baratti

Terzo Tempo "La risorgiva Le serpi in amore"

I, II e III movimento 


3. Risorgiva “Le serpi in  amore”
 La sorgente conosciuta  come la Fonte 
delle Serpi in Amore: sul marmo
che sovrasta la fonte sono scolpite due bisce
aggrovigliate.
                         Guida Turistica        

I.

Mi tuffo liquido silenzio
bolle d’aria salgono in alto
schiuma bianca mi avvolge
brividi sul corpo
la maschera appannata. 

Scendo verso il fondo
alla ricerca delle mie origini
un suono batte all’orecchio
dolore sempre più forte
l’ombra guizzante mi segue. 

Attraverso acqua fangosa
invasa da figure
in fuga dal mito
dalle mie poesie
percorse da mitiche figure. 

Scendo nella luce calda
riflessi del mosaico
delle Logge romane
pesciversi suoni
generati dalla melodia. 

Guizzano sirene
calamari granchi
intorno al marmo scolpito
due serpi in amore
gorgoglia la risorgiva. 



II.

Il naufragio al centro
del mosaico l’onda enorme
travolge la nave romana
intorno la foresta d’alghe
i resti di antichi relitti.

Il ribollire della risorgiva
porta ricordi di naufragi
di venti in furia sulle onde
la terra e il mare in tempesta
la bocca di acqua salata.

“Non riesce a tornare a galla
a lungo rimane sommerso
lo acciuffano il polmone
d’acciaio sulla spiaggia
la folla della domenica.”
 
“E’ trascinato sul fondo
si libera si aggrappa
allo scoglio le onde giocano
con le sue forze foschia
una fiaccola dal mare.”
.
Si sciolgono neri ricordi
rossi fardelli investiti
dal respiro della morte
da bolle di versi in memoria
delle serpi della sorgente.
.
III.
Getto i pesi di piombo
risalgo verso l’alto
in traccia del futuro
la luce verde sconfina
nell’azzurro del cielo.
.
L’ombra della sirena
mi segue capelli verdi
pescedonna sfuggente
movimento mutevole
pieno rotondo e fluido.
.
Vertigine dell’ascesa
un danzare incessante
conquista e abbandono
muore parte del passato
nasce parte del domani.
.
L’acqua e l’essere fluido
si trasformano diversi
nel ciclo dell’eterno
il freddo si riscalda
il caldo si raffredda.
.
Non rimarrò lontano
dalla verde sirena
getterò versi ornati
di rose sulla voce
d’aria della sorgente. 

(Roberto Mosi)
 


 

martedì 23 luglio 2013

"CONCERTO PER BARATTI", II Tempo "La sorgente del Pozzino". I,II e III movimento

Concerto per Baratti

II Tempo "La sorgente del Pozzino"

I, II e III Movimento  

           
2. La sorgente del Pozzino
  Tutti mi dicon Maremma, Maremma,
  ma a me mi pare una Maremma amara.
  L'uccello che ci va perde la penna
                                         Canto popolare    
  

               I
Il getto della sorgente cade
sulla pietra vestita d’argento
un rivolo scorre per la spiaggia
di ciottoli neri raggiunge
il mormorio alterno del mare. 
.
Tra il fasciame del relitto
coppe di vetro e di rame
fiale profumi e unguenti
anfore resina e vino
rotta da Rodi  a Marsiglia. 
.
La spiaggia appare stretta
tra scogli e mare aperto
lasciano onde al galoppo
il Golfo mostrano nel tempo
spazi tracciati dalle rotte. 
.
Naufrago del lungo viaggio
sono al centro dello spazio
del tempo senza confine
compagni la solitudine
la voce tenera del mare. 
.
Per rotta Nord Sud inseguo
nel cielo l’evanescente scia
del passaggio di un aereo
che si specchia tremolante
nella vasca della sorgente. 
.
                 II
Il suono del campanaccio
rompe il suono della sorgente
un agnellone in festa guida
la processione di cani
pastori e pecore e cavalli. 
.
Un incessante belare
la vasca punto d’arrivo
di dieci giorni di marcia
crinali valli e pianori
dai monti del Casentino. 
.
A fianco dei pascoli palustri
il villaggio di capanne
riparo per nove mesi
recinto pecore e cavalli
fuochi per il formaggio. 
.
Ad ogni pastore quaranta
pecore da portare al pascolo
il tempo una gora immobile
solitudine freddo malaria
in attesa del mese di maggio. 
.
La clessidra si rovescia
per lo spazio di tre mesi
la solitudine svanisce
fino a quando sarà tempo
di raggiungere la sorgente. 
.
              III
Alla spiaggia del Pozzino
il pescatore di Manfredonia
prese nella rete l’Anfora
d’argento giunta da Antiochia”
il mormorio della sorgente. 
.
Cibele e Mitra  e gli dei
dell’Olimpo incisi a sbalzo
tornano in vita invitano
all’incontro con il divino
i segni dell’immortalità. 
.
Sul fianco curvo dell’Anfora
i mesi le stagioni le parti
del mondo Dioniso conduce
la danza di Satiro e Arianna
seguaci dalle pelli ferine. 
.
Musica danza coppe di vino
conquista dell’estasi divina
uomini mortali partecipano
ai riti iniziati ai misteri
aspirano all’immortalità. 
.
Si rompe la linea del tempo
per la circolarità del rito
ruota l’Anfora d’Antiochia
l’incontro di Amore e Psiche
illumina la sorgente.
 .
(Roberto Mosi)