Roberto Mosi si interessa di poesia e fotografia. Per la poesia ha pubblicato Sinfonia per San Salvi (Il Foglio 2020), Orfeo in Fonte Santa (Ladolfi 2019), Il profumo dell’iris (Gazebo 2018), Navicello Etrusco (Il Foglio 2018), Eratoterapia (Ladolfi 2017), Poesie 2009-2016 (Ladolfi 2016). L’autore ha realizzato mostre di fotografia presso caffè letterari, biblioteche, sale di esposizione. Cura i Blog: www.robertomosi.it e www.poesia3002.blogspot.it .
lunedì 29 maggio 2017
lunedì 22 maggio 2017
Fabio Strinati "Dal proprio nido alla vita"
Recensione di Roberto Mosi
“La terra di Piombino è meravigliosa, aperta ai venti del
mare in perenne moto fra la costa e le isole che la fronteggiano, viva nelle
più antiche e recenti memorie. Anche per me questa terra, come per Fabio
Strinati, è una scoperta recente legata alle occasioni che mi sono state date
di vivere le strade, le piazze, il paesaggio aspro di questa città e delle
località circostanti, dal Golfo di Baratti, a Populonia, il sentiero dei
Cavalleggeri lungo la costa, le spiagge della Torre del sale, della Sterpaia,
di Torre Mozza. Anch’io, credo, ho approfondito le mie conoscenze, sono entrato
in maggiore sintonia con questa terra, grazie alla scrittura – alla poesia,
vorrei dire – di Gordiano Lupi, a iniziare da Miracolo a Piombino, mi sono soffermato a osservare in maniera più
intensa il volo dei gabbiani, ad ascoltare il suono del vento, il respiro del
mare.
Aspetti, luoghi che, mi accorgo bene oggi, ho ripreso in
alcuni miei scritti, come quando cerco di richiamare la bellezza del volo del
gabbiano (“Esercizi di volo”, Europa
Edizioni) o descrivere la suggestione della dimora di Elisa Baciocchi (“la casa delle delizie!”) appollaiata in
cima alla scogliera, nella parte estrema della Cittadella, aperta sul mare,
sull’isola d’Elba e, in lontananza, sulla Corsica, la terra natale della
principessa (“Elisa e il fratello
Napoleone. Storie francesi da Piombino a Parigi, Il Foglio Edizioni”).
Da questa premessa credo che emerga in maniera immediata, l’attenzione,
la passione di Fabio Strinati per Miracolo
a Piombino di Gordiano Lupi. Fabio giovane poeta, nonché pianista e
compositore, nato a San Severino Marche, in provincia di Macerata, nel 1983,
scrive nella premessa: ”Sfogliando Miracolo
a Piombino, pagina dopo pagina, mi rendevo sempre più conto che quello era
il libro che avevo sempre desiderato di scrivere. Un romanzo perfetto, un
connubio di odori, sapori, stati d’animo e sensazioni, che mi hanno permesso
nel mese di settembre, di intraprendere questo viaggio personale, di scoprirmi
dentro, non tanto come poeta e scrittore, ma come ragazzo prima, e come uomo
dopo.”
Intraprende in altre terre, sotto altri cieli lontani dalla
città di Gordiano, il suo viaggio di scoperta di nuovi paesaggi, interiori ed
esteriori, visti dall’alto dei monti della sua terra di origine, sotto le
sembianze di una rondine, dal volo leggero e fulminante. Affida al suo agile
poemetto Dal proprio nido alla vita,
l’impatto con luoghi aspri, con le visioni aeree dall’alto, con il suono delle
acque dei torrenti, del vento padrone di anfratti e luoghi aperti.
Ci affidiamo con piacere al suo versificare ampio, al suo
modo di impostare un certo motivo – direi musicale – di svilupparlo, di
renderlo in toni alti, lasciarlo poi per riprendere un nuovo movimento, in
progressione, secondo una lettura poetica (e musicale) che sembra seguire uno
spartito dettato da una forte sensibilità e tensione interiore.
Il suono che riusciamo a percepire, sembra quello delle
folate del vento, del vento che s’impossessa del tenero volo della rondine e la
porta in alto, in alto, fino a superare il limite dei monti, ad andare oltre
l’incertezza dell’abbandono del nido, a conquistare le nuove stagioni della
vita, a volare lontano con la spinta e il sostegno del vento.
Nel
vento possiamo volare,
leggiadri
come piume,
sereni
come il cielo
oltre
quella linea longitudinale …
Roberto Mosi
Fabio Strinati, Dal proprio nido alla vita, Ed. Il Foglio, I Tascabili, 2016
Fabio Strinati (poeta, pianista e compositore) nasce a
San Severino Marche nel 1983 e vive a Esanatoglia, un paesino della provincia
di Macerata nelle Marche. Ha pubblicato Pensieri nello scrigno. Nelle
spighe del grano è il ritmo ( Il Foglio Letterario 2014) e Un'allodola
ai bordi del pozzo (Il Foglio Letterario 2015). E' presente in
numerose antologie e le sue poesie e i suoi libri si sono aggiudicati diversi
premi importanti di poesia e di letteratura.
venerdì 19 maggio 2017
Al Salone del Libro di Torino: "Poesie 2009-2016"
E’ stato presentato giovedì 18 maggio
al Salone del Libro di Torino, l’Antologia di Roberto Mosi “Poesie 2009 –
2016”, presso la Sala Autori. del Padiglione 2. L’iniziativa è stata promossa
dalla Casa Editrice di Borgomanero, Novara, “ Giuliano Ladolfi Editore” ed ha
visto la partecipazione degli autori che hanno pubblicato recentemente con la
stessa Casa.
Mosi nella presentazione dell’Antologia
ha rilevato che possono
essere posti in risalto sette elementi: “ a) La
copertina del libro riporta la foto di un graffito disegnato a Firenze, nel
quartiere che sorge nella zona dietro alle luci di via Tornabuoni, all’angolo
di via del Limbo e via del Purgatorio. Un piccolo uomo, s’inerpica dal basso per
il muro della casa, afferra per il filo un palloncino rosso, raggiunge il bordo
di una finestra, scura, aperta chissà su quali mondi. b) E’ il cuore della
città, delle città di oggi, viste in maniera serrata, concisa dal versante dei
“nonluoghi”. La poesia si muove alla scoperta dei diversi spazi della città
(stazioni, aeroporti, periferie, ospedali …) e ricerca nell’anomia degli
sguardi, tratti di umanità, di dolcezza, di tenerezza. c) Un passaggio importante
nell’Antologia, oltre gli aspetti fenomenici della vita, riguarda il mondo dei
miti, della mitologia classica, assunta come strumento di lettura della
contemporaneità, per comprendere oltre i movimenti “liquidi”delle società
odierne. Al centro dei personaggi mitologici vi è un moderno Ulisse e, poi,
Febo, Ermes, Diana, Atena, Dioniso.
“ Al centro dell’Antologia si apre: f)
una parte meditativa sulla situazione contemporanea, in generale e
dell’individuo, affidata a tre brevi poemi, da “L’invasione degli storni” (di
calviniana memoria) a “Concerto per Flora” (con la ricerca delle figure e dei
colori della Primavera di Botticelli) a “Sinfonia per Populonia”, legata alla
“scoperta” dei luoghi e dei miti etruschi. g) L’ultima parte dell’Antologia vive
del recupero del tempo e della memoria, partendo dalla rivisitazione
dell’universo letterario di Marcel Proust, del complesso agire dei ricordi
legati ai profumi, ai sapori, alla musica, alla pittura, alle folgoranti
rivelazioni proprie delle manifestazioni dell’arte.”.
Nell’attuale edizione del Salone del
Libro di
Torino, erano presenti anche dello stesso autore, il romanzo “Esercizi
di volo”, presso lo stand Europa Edizioni, e la guida “Elisa Bacciochi e il
fratello Napoleone. Storie francesi da Piombino a Parigi”, presso lo stand de
“Il Foglio”, di Piombino. Presso quest’ultimo
stand, era in distribuzione l’ultimo numero della rivista “Il Foglio
Letterario”, dedicato al Salone, con alcune poesie di Roberto Mosi. domenica 14 maggio 2017
Al Salone di Torino "Poesie 2009-2016", Roberto Mosi
Prossima presentazione dell’Antologia
al Salone del Libro di Torino,
giovedì 18 maggio, ore 14, Spazio Autori, Ladolfi Edizioni
Altre presentazioni dell’Antologia “Poesie
2009-2016″, Ladolfi Editore. Indirizzi su youtube:
a) “Roberto Mosi alla Camerata dei Poeti
di Firenze”: Link
- https://youtu.be/1lXXE9X4VLo
b) ”Omaggio a Marcel Proust al Circolo
Casa di Dante - III Parte del’Antologia”: LINK
c) “Copia di Omaggio a Marcel Proust al
Circolo Casa di Dante - III Parte del’Antologia”: LINK
- https://www.youtube.com/watch?v=o0qcYQOIhpM&t=34s
d) “Roberto Mosi “Poesie 2009 - 2016″ : LINK
sabato 13 maggio 2017
Pittopoesia - Catalogo Mosi - Guerrini
Presentazione del Catalogo
Incontrarsi per non lasciarsi più sulla
strada della Pittopoesia (“Pp”)
Il primo incontro avvenne
il 17 ottobre del 2009 alla Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa, per la
Mostra sui NONLUOGHI: da una parte Roberto con la sua poesia e, dall’altra,
Enrico con il cavalletto e i gessetti.
Il CATALOGO è il diario
di questo impegno per la "Pp" che prosegue da oltre otto anni e
rimangono a testimonianza dell’incontro, quadri, manifesti, libri, fumetti,
video, fotografie, fotoritocchi, ecc., all’insegna di una passione comune per
le più diverse manifestazioni del pensiero creativo.
La DOMANDA: perché è scoccata questa scintilla? La risposta non
è facile. Si deve forse partire da elementi di fondo.
Conta l’amore di ENRICO
per la narrazione mitica, la passione del comporre per fumetti, la capacità di
approfondire e assimilare testi letterari (e musicali), la curiosità naturale,
l’interesse per nuove tecniche e materiali, gli studi all’Accademia e la
preparazione nella scenografia, in particolare.
Contano, dall’altra
parte, i caratteri della poesia di ROBERTO, una poesia dal linguaggio semplice
e immediato, composta spesso da immagini, rivolta alla narrazione, dal
quotidiano agli episodi del mito, rivissuti come passaggio per interpretare
fatti della nostra contemporaneità, una narrazione svolta con mano leggera,
senza mai prendersi troppo sul serio, con guizzi sul versante dell’ironia.
Come rispondere dunque alla
DOMANDA? Nel percorso fatto, i caratteri
sopra elencati, dell’uno e dell’altro, si sono incontrati in vario modo, hanno,
per così dire, comunicato.
I RISULTATI? Chissà se
si può dire che in questa società liquida di Baumann, sono stati posti piccoli
mattoni, concreti, per l’affermazione di un nuovo pensiero creativo, ossia per
la "Pp", per la @pittopoesia?
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