venerdì 19 maggio 2017

Al Salone del Libro di Torino: "Poesie 2009-2016"

         E’ stato presentato giovedì 18 maggio al Salone del Libro di Torino, l’Antologia di Roberto Mosi “Poesie 2009 – 2016”, presso la Sala Autori. del Padiglione 2. L’iniziativa è stata promossa dalla Casa Editrice di Borgomanero, Novara, “ Giuliano Ladolfi Editore” ed ha visto la partecipazione degli autori che hanno pubblicato recentemente con la stessa Casa.
         Mosi nella presentazione dell’Antologia ha rilevato che possono
essere posti in risalto sette elementi: “ a) La copertina del libro riporta la foto di un graffito disegnato a Firenze, nel quartiere che sorge nella zona dietro alle luci di via Tornabuoni, all’angolo di via del Limbo e via del Purgatorio. Un piccolo uomo, s’inerpica dal basso per il muro della casa, afferra per il filo un palloncino rosso, raggiunge il bordo di una finestra, scura, aperta chissà su quali mondi. b) E’ il cuore della città, delle città di oggi, viste in maniera serrata, concisa dal versante dei “nonluoghi”. La poesia si muove alla scoperta dei diversi spazi della città (stazioni, aeroporti, periferie, ospedali …) e ricerca nell’anomia degli sguardi, tratti di umanità, di dolcezza, di tenerezza. c) Un passaggio importante nell’Antologia, oltre gli aspetti fenomenici della vita, riguarda il mondo dei miti, della mitologia classica, assunta come strumento di lettura della contemporaneità, per comprendere oltre i movimenti “liquidi”delle società odierne. Al centro dei personaggi mitologici vi è un moderno Ulisse e, poi, Febo, Ermes, Diana, Atena, Dioniso.
       
  L’Autore ha ricordato poi: d) il tema del “ viaggio come mezzo di scoperta, di conoscenza, di punti di arrivo e di ripartenza per altre scoperte, nello spirito di una costante irrequietezza. Come per ogni viaggio, vi è la partenza dai luoghi delle proprie radici – dalla “corte della propria infanzia”- i percorsi per le colline della Toscana, per le coste marine, in luoghi lontani, dai deserti, al Nord, per raggiungere infine il centro, oggi, di ogni angoscia, l’isola di Manhattam. Il viaggio è anche l’incontro con i drammi delle migrazioni e dei conflitti della nostra epoca.  e) La città delle origini, Firenze, è colta nella quotidianità della vita, nella ricerca delle sue tradizioni popolari, lontano da ogni immagine da cartolina, di consumo immediato, cogliendo, con spirito d’ironia, contraddizioni stridenti nella vita sociale. Il mondo degli affetti, dell’incontro con le persone più vicine, ha una parte importante nella ricerca poetica, affidata all’immagine del volo leggero degli “Aquiloni”. 

         “ Al centro dell’Antologia si apre: f) una parte meditativa sulla situazione contemporanea, in generale e dell’individuo, affidata a tre brevi poemi, da “L’invasione degli storni” (di calviniana memoria) a “Concerto per Flora” (con la ricerca delle figure e dei colori della Primavera di Botticelli) a “Sinfonia per Populonia”, legata alla “scoperta” dei luoghi e dei miti etruschi. g) L’ultima parte dell’Antologia vive del recupero del tempo e della memoria, partendo dalla rivisitazione dell’universo letterario di Marcel Proust, del complesso agire dei ricordi legati ai profumi, ai sapori, alla musica, alla pittura, alle folgoranti rivelazioni proprie delle manifestazioni dell’arte.”.
       
  Roberto Mosi ha terminato,  rilevando che “ci troviamo di fronte ad un’opera composita, che ci guida a un viaggio, le cui soste non sono programmate dalle guide turistiche, ma determinate dagli stati d’animo di chi ha inteso consegnarci in dono la preziosa esperienza di alcuni anni della propria vita”.
         Nell’attuale edizione del Salone del Libro di
Torino, erano presenti anche dello stesso autore, il romanzo “Esercizi di volo”, presso lo stand Europa Edizioni, e la guida “Elisa Bacciochi e il fratello Napoleone. Storie francesi da Piombino a Parigi”, presso lo stand de “Il Foglio”, di Piombino.  Presso quest’ultimo stand, era in distribuzione l’ultimo numero della rivista “Il Foglio Letterario”, dedicato al Salone, con alcune poesie di Roberto Mosi.


Nessun commento:

Posta un commento