domenica 30 giugno 2013

"Memorie/poesia. Per Piombino"- Bar GATTAROSSA, 12 luglio


"Per Piombino, memorie e poesia", al Gattarossa 12 luglio


Gattarossa, Calamoresca Piombino

venerdì 12 luglio, ore 18
 

Incontro con Roberto Mosi
 

“Per Piombino, memorie e poesia”  

Presenta Melisanda Massei Autunnali, Giornalista

Partecipa Gordiano Lupi, Editore

Letture dell’Autore
 

* R. Mosi, “Elisa Baciocchi e il fratello Napoleone. Storie francesi da Piombino a Parigi” - Il Foglio, 2013

 
* R. Mosi, “Concerto”, poesia, Ed. Gazebo:

Sinfonia per Populonia” ,  Concerto per il Golfo di Baratti”


Il libro "Concerto" è in vendita alle Edicole di Populonia Scalo e di Baratti
 

  

giovedì 27 giugno 2013

La principessa Elisa Baciocchi era veramente brutta?


Elisa Baciocchi "regale"- Disegno E. Guerrini
Presentazione alla Libreria Salvemini di Firenze di

“Elisa Baciocchi e il fratello Napoleone” (Ed. Il Foglio, 2013) 

La presentazione ha avuto luogo nella bella cornice della Libreria Salvemini – presso la Nuove Poste -  con la partecipazione di un numeroso pubblico (4 giugno us).

Lo storico Ugo Barlozzetti ha introdotto l’incontro illustrando i caratteri del libro, da più punti di vista. Si presenta come un saggio agile su un’epoca di grandi cambiamenti che segna la nascita della Toscana moderna nel contesto delle trasformazioni avviate in Europa dal potere napoleonico. Può essere visto come una guida affascinante alla vicenda politica e umana di Elisa Baciocchi, sorella maggiore dell’Imperatore, che gestì per dieci anni,  il potere di sovrana nelle terre di Lucca, Piombino, Massa e Carrara, con decisione e competenza.
Elisa "vista" dai contemporanei - Disegno E. Guerrini
 
L’autore Roberto Mosi si è soffermato in particolare sul carattere di guida del libro, che introduce a vicende ancora attuali che hanno lasciato segni importanti del ruolo di donna moderna e intraprendente svolto da Elisa, nei palazzi del potere, nelle arti, nelle parti delle città trasformate secondo nuove concezioni urbane, negli edifici sedi delle nuove imprese economiche.
Mosi ha letto, secondo questa visione, alcuni brani del libro che il pittore Enrico Guerrini (si veda le foto) ha reso in maniera estemporanea in una serie di quadri, che hanno dato l’aspetto alla libreria Salvemini (già Chiari) di un’affascinante pinacoteca.

Un particolare che ha colpito il pubblico: il quadro che ritrae Elisa nei caratteri regali di principessa, di una luminosa bellezza come erano solita ritrarla i pittori della corte, posto a confronto con il ritratto che emerge dalla descrizione di alcuni contemporanei, forse un po’ malevoli: “Grande, longilinea, piatta di petto, un po’ secca, non risponde affatto ai canoni dell’epoca che impone le donne più in carne. Il suo viso: un naso imperioso, occhi ammirevoli, neri e febbricitanti, una pelle pallida, capelli ala di corvo, una rassomiglianza accentuata con Napoleone.” Il confronto fra i due quadri è stato uno fra i motivi di curiosità dell’incontro.
[Il libro è in vendita a Firenze alla Libreria Salvemini, Piazza Salvemini, e all'Edicola angolo via Colonna/ Borgo de' Pinti]

mercoledì 26 giugno 2013

Si parla della raccolta "Concerto" sulla rivista Sìlarus

 
ROBERTO MOSI – “Concerto” – collana di poesia e prosa a cura di M. Bettarini e G. Maleti  Gazebo Libri – Firenze – marzo 2013 – euro 10.00
Recensione di Pasquale Rocco , in “Sìlarus”, n.287-288, pp. 90-91 
        "L'Aurore , oltre ad avere già offerto all’attenzione dei suoi lettori e della critica raccolte di poesia, non solo non limita alla lirica la sua fervida attività letteraria, ma allarga l’orizzonte verso altre forme di espressione artistica, quali la fotografia e la pittura, provvedendo ad allestire mostre in cui ha coniugato il verso con il dipinto e l’immagine.
        Conferma si ha nella fotografia della copertina e nei disegni di Enrico Guerrini, ma stavolta Mosi compie un ulteriore passo in avanti e abbandonando ogni residuo di forma tradizionale, si muove su una duplice direttrice di marcia, che scaturisce dalla musica (struttura sinfonica per movimenti) e dalla lirica (evocazione di ricordi che determinano immagini). I temi trattati vengono affrontati e poi messi da parte, per essere nuovamente ripresi e approfonditi, magari con qualche variante: in definitiva l’ars poetica di Mosi procede in modo simile all’andamento musicale, generando anche una diversità di espressione, che spazia dalla semplicità alla ricchezza, frutto di una maturata ricerca. L’intento del Mosi non è vanificato dalla necessità di adeguare l’afflato lirico all’andamento musicale ed egli giustamente dice: “La poesia gioca con alcune forme del mondo della musica, ne riprende tratti, impronte”.
       La struttura della raccolta è quella di uno spettacolo teatrale, che si apre con la sinfonia dedicata alla città etrusca di Populonia, prosegue con il concerto in onore Firenze e si chiude con il canto “Sora nostra matre terra.” Mosi è attento osservatore degli eventi che durante le varie stagioni dell’anno si verificano a Populonia, ma egli non intende realizzare un’opera letteraria utilizzando l’arma nei termini lessicali, piuttosto un concerto e il mezzo di attuazione non può che essere l’esigenza del ritmo, come pone in evidenza nella presentazione Giuseppe Panella.
          Nel volgere della Sinfonia troviamo eventi della vita familiare come episodi di cronaca; l’ispirazione comunque è sempre feconda e non manca di generare versi teneri per la nascita e le prime manifestazioni di crescita della nipotina Marta (“Primavera”), come per l’intreccio tra la natura e i giochi dei bimbi (“Estate”). I versi assumono una forte connotazione d’impegno civile allorchè Mosi su eventi reali, come i fatti di Rosarno in Calabria e l’incidente del Moby Prince. Nel Concerto per Flora  (Firenze) torna prepotentemente in primo piano l’arte con i celebri dipinti di Botticelli “La primavera” e “La nascita di Venere”, ma Mosi adagia nella descrizione dei luoghi fiorentini e delle sue bellezze e nei versi palpita tutto lo sconfinato amore dell’Autore per la città natale. Completa la parte riservata all’arte della pittura un omaggio a Vinicio Berti, pittore toscano del dopoguerra, che negli anni ottanta ha donato alla Società di Mutuo Soccorso di Peretola tredici tempere su tela, che illustra la storia centenaria dell’associazione e sono esposte nella Casa del Popolo. Non si tratta di un saggio d’arte, ma lo scopo è quello di ricordare i miti popolari, dai quali desumere il fluire della storia del capoluogo toscano.
        Il Canto finale ha un riferimento fin troppo scontato e tratta un tema, quello della Natura, Mosi scompone gli elementi che concorrono alla bellezza del creato, riprendendo liriche già note, ma offre una connotazione finale che contribuisce a generare nell’animo del lettore una serena condizione di benessere.
       Gli obiettivi di Mosi, in definitiva, sono compiutamente conseguiti e il successo spingerà l’indomito uomo di cultura a sperimentare nuovi percorsi e felici connubi.”
 
Il libro "Concerto" è in vendita a Firenze (Libreria Salvemini, Edicola via della Colonna/ Borgo Pinti), a Populonia (Edicola Populonia Scalo, Edicola Golfo di Baratti).

sabato 8 giugno 2013

1° luglio, ore 18, inaug.ne Mostra "Firenze Riflessa"

 

Titolo della Mostra di fotografia  FIRENZE RIFLESSA

Luogo Arteincasa /Cellai Boutique Hotel , Firenze via 27 Aprile 14 – tel. 055 489221

Periodo   1° luglio – 31 luglio 2013 - Inaug.ne lunedì 1 luglio, ore 18

Mostra - Sono presentate fotografie, in bianco e nero, di vetrine del centro di Firenze che riflettono scorci di strade e monumenti, circondati, in più casi, dalla folla dei turisti.

Emerge un “paesaggio” di visioni e di “rinvii” che vanno oltre la realtà della moda e del lusso per approdare all’evanescenza dei sogni. Il paesaggio che esplora il fotografo, cambia poi di frequente con il succedersi delle stagioni, delle ore del giorno e della notte, per l’arrivo di nuovi personaggi nelle vetrine che prendono il posto di quelli precedenti.

Il fotografo che è anche poeta, accosta ad ogni fotografia un piccolo sciame di versi che è lo specchio in cui si riflette ogni immagine.