lunedì 30 settembre 2013

LA MOSTRA PROSEGUE - MA CHE BUON CAFFE' !

 

     Le immagini presentano aspetti contrastanti della città:
- da una parte il centro con le vetrine dei grandi nomi della moda,
- dall’altra, l’anonimato e, talvolta, lo squallore delle periferie.
      Nel primo caso, sono presentate fotografie di vetrine che riflettono scorci di strade e monumenti circondati dalla folla dei turisti. Emerge un “paesaggio” di visioni e di “rinvii” che approda all’evanescenza dei sogni.
      Nelle periferie, invece, la macchina fotografica si ferma su spazi, per lo più, anonimi, su nonluoghi, che non danno identità alla città, fissati dall’obiettivo in una sorta di “iperrealismo”. La Mostra permette così di contrapporre due linguaggi: il realismo della vita quotidiana delle periferie con le immagini riflesse nelle vetrine della Moda, aperte su paesaggi memorabili di Firenze. Le foto sono in bianco e nero. Solo per tre foto l’autore ha ritenuto essenziale l’uso del colore; in altre, tracce di oro danno un alone di sacralità alle immagini.
      Il fotografo che è anche poeta, accosta alle fotografie sciami di versi che sono anch’essi specchi in cui si riflettono le immagini. Poesie scritte su strisce di carta sono a portata di mano dei visitatori, come piccolo omaggio. L’autore ha riunito le poesie dedicate alla Mostra, nella Raccolta “Abitano le frange dei non luoghi” (“Il Parnaso” AA.VV. Edizioni Pagine), in vendita presso il Caffè Serafini.

 
“Cerco l’anima delle città
 raggiunte ai quattro
 angoli del mondo.
 Scivola l’anima delle città.”                                                            


mercoledì 18 settembre 2013

Alla Libreria Salvemini: "L'area di Broca", in vendita

Piazza G. Salvemini, 18 Firenze

tel. 055 2466302

www.libreriasalvemini.itsalvemini@libreriasalvemini.it

 

 

 
 
 
 
 
 



 





E' uscito il n. 96 - 97 de "L'Area di Broca" (luglio 2012-2013),
 


semestrale di letteratura e conoscenza (già "Salvo Imprevisti"), dedicato al tema del:

FUTURO
 
 
 
Mariella Bettarini introduce "Quale Futuro?"
 
"Futuro. Quale futuro? Quale sarà il nostro futuro ? (Individuale? Collettivo? Generazionale senz'altro, se è vero - che ogni generazione ha molto più o meno futuro rispetto alle generazioni precedenti e seguenti.
Domande. Interrogativi. Questioni. Rovelli. Inquietudini e di certo ansie sempre, ma specialmente, particolarmente in un tempo come questo ..."
 
 
Il tema del prossimo numero sarà: In Rete
I materiali dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2014
 

La Rivista è consultabile presso il sito:
 

lunedì 16 settembre 2013

Estate, è una corsa in go-kart !

 
 
"Il triciclo intreccia
viaggi sul prato.
Anna raggiunge
veloce Milano
riparte per Roma,
la bambola sul seggiolino.
Chiama l'albergo:
"Una camera per quattro!"
 
Da "Concerto", Libreria Salvemini, Piazza Salvemini

Il libro "Concerto", Gazebo Libri, è in vendita presso laa Libreria Salvemini, di fronte all'Arco di San Pierino (10 euro)

lunedì 9 settembre 2013

Recensione "Concerto" sul Blog www.ilcobold.it




 
Roberto Mosi, Concerto, Ed. Gazebo, 2013
Antonio Spagnuolo 
                    
" Livelli straordinari di melodie si elevano in queste pagine come una lunga sinfonia, che trasporta il lettore attraverso i labirinti del mito, con una scrittura rapida e attenta. Un susseguirsi di intermezzi, ricchi di metafore e di incisi, si intrecciano nello spunto del racconto , sequenze narrative nel risveglio sinfonico della poesia.
“Dunque Mosi si cimenta con un linguaggio, quello della musica, in cui i livelli tonali – scrive Giuseppe Panella nella prefazione – si susseguono in una ricerca di armonia finale e in cui ogni elemento si ricompone alla fine dell’esecuzione e si ritrova nella sua particolare dimensione autonoma per cui è nata, pur mantenendo la sua posizione all’interno del tutto.”
A tratti qualche segnale di sottintesa magia rievoca illusioni : “Bolle la pentola / il sogno d’Europa / ballano le fiamme / le streghe agitano il brodo ./ Il dito del banchiere / l’occhio di un rom / il sorriso di un nero. / Le vecchie gettano dentro.”
Ed il concerto riprende senza posa tra il passo di danza di una Venere o lo scoccare della freccia di Cupido , tra il profumo di aranci in veste di guerra , o la tempesta che avvolge la città dei Medici , Fiorenza.
Sono colorati quadretti rincorrenti , Venere superba solca le onde , sventolano stendardi , o Cesare porta gli amici sino all’Arno: gli elementi ricompongono gli adagi per modellare colori e suoni."
 

sabato 7 settembre 2013

Luminaria per San Cerbone

1. La fonte di San Cerbone

I.
La fonte fluisce perenne
l’onda del mare attende
moto sinuoso fluente
assorbe materna la espelle
un  parto un nascituro.

Il rivolo d’acqua invade
i forni fusori emersi
i ricordi della fusione
i fuochi sempre accesi
di un popolo nero di fumo.

Brillano al sole d’argento
gli antichi cumuli fusi
il corpo di nubi di fumo
fino ai resti del porto
per le navi dall’Elba.

Rivoli di folla a frotte

L'arrivo delle reliquie
giungono da Piombino
incoronata di fiamme
scendono sulla spiaggia
borse di frigo in spalla.

Un branco di cinghiali
scende dal bosco
le setole d’argento
grufola si crogiola
nell’acqua di fonte.
La flotta arriva dal mare

II.
La fonte borbotta ricorda:
“Sgorga l’acqua improvvisa
copre  il corpo di Cerbonio
alla vista dei Barbari
dopo il trasporto dall’Elba.”
All'orizzonte compare la flotta tra i fuochi della riva

Barbari sulla spiaggia
biondi capelli sciolti
sulle groppe dei cavalli
la campana di Populonia
grida la furia degli invasori.

La condanna di Totila
alla fossa delle belve:
“L’enorme orso l’assale
si ferma cade ai piedi

La Torre di Baratti riluce al tramonto
un agnello mansueto.”
La folla dalla riva di Baratti, presso la Fonte di S. Cerbonio, attende

 

Bambini costruiscono
castelli di ciottoli neri
da abbattere uno a uno
racconti dei padri
arrivati dal nord.

Barbari nel bunker
mani alla mitragliatrice
riluce il mare davanti
cantano cicale assetate
borbotta la fonte.

III.
La fonte canta Flora
l’amore del pescatore:
“La notte di plenilunio
di maggio portate
mazzi di fiori colorati.”
Dalla spiaggia si alza la musica

“Gigli bianchi gettate
per la candida pelle
gerbere per l’azzurro
degli occhi  margherite
per i sogni di fanciulla.”

Giunse la mattina presto
La nave dei Barbari attende S. Cerbonio ma non riesce a fermarlo
la brocca sulla testa
porse l’acqua al pescatore
sceso a terra dalla barca
per dissetarsi alla fonte.

“Spargete rose rosse
per la fiamma d’amore
violette per l’attesa
non–ti–scordar-di-me
per l’abbraccio delle onde.”

Le onde tremule del mare
fasciano il corpo di Flora
formano un cerchio di fiori
una lenta processione
dolce il canto della fonte.

                                 Roberto Mosi

martedì 3 settembre 2013

Luminaria per San Cerbone, Golfo di Baratti, 7 settembre



Concerto per il Golfo di Baratti
(LINK)

 La fonte di San Cerbone

II.
La fonte borbotta ricorda:
“Sgorga l’acqua improvvisa
copre  il corpo di Cerbonio
alla vista dei Barbari
dopo il trasporto dall’Elba.”
.
Barbari sulla spiaggia
biondi capelli sciolti
sulle groppe dei cavalli
la campana di Populonia
grida la furia degli invasori.
.
La condanna di Totila
alla fossa delle belve:
“L’enorme orso l’assale
si ferma cade ai piedi
un agnello mansueto.”
.
Bambini costruiscono
castelli di ciottoli neri
da abbattere uno a uno
racconti dei padri
arrivati dal nord.
.
Barbari nel bunker
mani alla mitragliatrice
riluce il mare davanti
cantano cicale assetate
borbotta la fonte.

"Concerto per Flora", Libreria Salvemini (di fronte Arco di S. Pierino), 18 settembre, ore 18

 
                     Concerto per Flora  

 I. “La Primavera 

Flora
… al regno ov’ogni Grazia si diletta
ove Biltà di fiori al crin fa biolo,
ove tutto lascivo, drieto a Flora,
Zefiro vola e la verde erba infiora. * 

Flora esce con lieta
baldanza dal bosco,
sparge rose recise
raccolte nel grembo.
Nel volto il sorriso
della rinata Fiorenza. 

Al suo fianco, strida
di donna, frasche spezzate,
Zefiro, le gote gonfie
di vento, afferra Clori,
l’amata ninfa, zampilli
di fiori dalla bocca. 

Il vento s’ingorga
nei pepli, li scuote,
li increspa a onde
in un turbinio
continuo di stoffe,
gremite di petali e fiori.  

Al centro del prato
un tappeto di fiori,
Venere accenna
a un passo di danza,
saluta, un lieve gesto,
l’arrivo della primavera. 

Riprende l’eterea
danza delle Grazie.
Cupido sta per scoccare
la freccia, bendato.
Un colpo e si accende
il fuoco dell’amore. 

Mercurio nel bosco
profumato d’aranci,
in vesti da guerra,
alza in alto il caduceo
cinto da due feroci
serpenti avvinghiati.
 

Trafigge l’ultima nube
residuo della discordia,
mostra il tempo della pace.
La tempesta vola via
dalla città di Fiorenza,
dalla terra dei Medici.
 
 
Recensioni sul libro "Concerto" (Gazebo Libri) su Literary
Il libro "Concerto" è in vendita alla Libreria Salvemini, Piazza Salvemini 18 Firenze, tel. 0552466302, e online.