mercoledì 27 marzo 2013

FESTA DELLA POESIA _ "Il canto del verso rivolto"




Il Canto del Verso Rivolto
 

Il Canto del Verso Rivolto

parla di storie di malamore,

trafigge rossi silenzi ovattati

singhiozzi su vetri appannati.

Mura di gomma circondano

le case, ingoiano violenze,

frecce di sguardi nemici.

 

Il ponte levatoio si alza,

il prepotente è sul trono,

fendenti di lame impazzite

sullo scudo di mani nude.

 

Scarpe splendenti di rosso

ora sulle mura del castello.

Il ticchettio sonoro dei passi

invade il silenzio d’ovatta,

nelle strade del villaggio.

Tra la folla di scarpe rosse

teneri sguardi s’incrociano,

si tengono per mano.

 

Roberto Mosi
Firenze, 21 marzo 2013
 
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sabato 23 marzo 2013

Gian Bruno Ravenni presenta "Elisa" a LaCitè



 
LIBRERIACAFE’ LACITE’ – BORGO S. FREDIANO 20

FIRENZE TEL. 055 210387

Martedì 9 aprile, ore 18.30

 Roberto Mosi


Storie francesi dalla Toscana a Parigi (Edizioni il Foglio)
 

Presenta Gian Bruno Ravenni
 

Enrico Guerrini “dipinge” all’impronta storie dal libro - Letture

Il libro è in vendita presso la LibreriaCafè

 

venerdì 15 marzo 2013

"Sinfonia per Populonia" - Premessa

"Quattro tempi: Inverno, Primavera, Estate, Autunno"
 
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PREMESSA a “Sinfonia per Populonia”
 
Nella Raccolta “Sinfonia per Populonia” si pone particolare
attenzione al suono e al ritmo della poesia, scandita in strofe di
otto versi, ad un ideale collegamento con la forma della Sinfonia
(della forma-sonata, in particolare: esposizione del motivo,
sviluppo, ripresa) e alle possibilità narrative del testo poetico.

L’idea che anima questo impegno di ricerca, è che la poesia
deve essere letta ad alta voce - non semplicemente in silenzio –
possibilmente mettendo in gioco un intreccio di linguaggi, come
si pensa di fare nel nostro caso.
Al centro della narrazione, per un verso, vi è la terra di
Populonia e l’eco lontana della cultura etrusca, per l’altro, il
mondo quotidiano degli affetti. Gli elementi: il mare, la luce delle
ore del giorno e della notte, l’alternarsi delle stagioni, nella natura
e nella vita dell’uomo.
La narrazione rappresenta, in definitiva, un viaggio
nell’esistenza dell’uomo, scandito, come nella Sinfonia, da
quattro tempi.

La prima parte della Sinfonia, l’Inverno. Il caos delle origini,
dell’esistere - specie nel mondo di oggi - i moti della passione,
per emergere, o perdersi, nella conquista del mito, categoria
antropologica centrale, nella quale si ricerca l’incontro
dell’individuo con il senso comune, condiviso, che può dare
respiro, conforto alla solitudine e alla fragilità dell’io.

Successivamente il passaggio alla stagione della Primavera con
il tema della nascita, dell’Estate con l’affermazione dell’io e della
scoperta della parola.

Infine l’Autunno, in un contrasto di luci e
ombre che si allungano sulla terra nelle ore del tramonto,
rischiarate a tratti dalla ricerca e dalla conquista della bellezza.
Si può dire che la “Sinfonia per Populonia” si distingue per
l’incontro di forme e di suoni di origine differente, per il
contrappunto di segni e significati di valenza diversa, nel
movimento perenne, circolare della vita.
R. M.

martedì 12 marzo 2013

"STORIE FRANCESI"

 
"Elisa Baciocchi e il fratello Napoleone. Storie francesi da Piombino a Parigi"
Autore: R. Mosi - Edizioni Il Foglio - 2013 (prezzo euro 12)
 

                Recensione Luciano Nanni, “Literary n.3 / 2013”

“Saggistica. Un viaggio storico e geografico la cui figura di riferimento è la sorella di Napoleone (l’Imperatore tolse la u dal cognome, che divenne Bonaparte). L’opera, ben organizzata sotto il profilo saggistico, fa un excursus nei territori toccati, tra cui il Principato di Piombino (cap. III), cittadina che all’epoca contava durante l’estate settecento abitanti. Il Principato venne soppresso dal Congresso di Vienna del 1815. Di particolare spicco il cap. VI ‘La cultura al tempo di Napoleone’. Ovviamente lo stile degli artisti, per esempio il pittore David, rispecchia il periodo, una specie di neoclassicismo (cfr. il Canova) di levigata eleganza, uno stile quindi che si potrebbe definire ‘napoleonico’. In quanto ai libri, pare che l’Imperatore gettasse dai finestrini della carrozza quelli che non gli piacevano: il libro di Mosi invece è da conservare con cura nelle nostre biblioteche.”

 
 

sabato 9 marzo 2013

Collettiva d'arte dedicata a Ernesto Balducci - Archivio Storico del Comune 22 marzo


I COLORI DELLA CIVILTA' PLANTARIA
22 marzo 2013, ore 17 - Inaugurazione
Archivio Storico del Comune di Firenze
via dell'Oriolo 33 - Firenze

mercoledì 6 marzo 2013

lunedì 4 marzo 2013

La Mostra Passaggi al Caffè LaCitè nel quartiere di S. Frediano

 

Pittura, poesia, fotografia di Valerio Giovannini e Roberto Mosi
 

La Mostra si è tenuta dal 17 febbraio al 5 marzo nel frequentato locale La Citè.   L'idea principale della Mostra - attraverso dipinti, foto, poesia e musica – ha riguardato il tema dell'eterotopia (spazio altro). Michel Foucault spiega che lo spazio mantiene tuttora opposizioni inviolabili (ad esempio tra spazio pubblico e privato) che sono nutrite dalla nascosta presenza del sacro. Nel continuum spaziale delle società moderne, ci sono poi alcuni spazi, le eterotopie appunto, che hanno la curiosa proprietà di invertire o contestare l'ordine prevalente delle cose. Sono luoghi “ambivalenti”, ” ambigui”, vanno ad esempio dai giardini, ai cimiteri, ai musei alle navi.  Partendo da quest’analisi la Mostra ha proposto l'idea di un “sacro secolare”, emergente proprio negli spazi etero topici, nella dimensione intersoggettiva, arcaica e futuribile, che può riscattare l'alienazione contemporanea a favore di una dimensione condivisa ma finora nascosta e sacra. Una sfera diametralmente opposta al consumismo e all'ipercinismo dei media e alla competizione dilagante. Una “grazia non trascendente” che proprio in ragione della crisi economica attuale e della ricerca, allo stesso tempo, di nuovi stili di vita, si presenta come alternativa felice rispetto al mito di una crescita economica senza fine; si pone a metà strada tra le diverse esperienze dei singoli, nel dialogo fra culture, nella condivisione, nel dono e nello scambio di oggetti, saperi.  

Seguendo questa prospettiva la stessa mostra si è proposta come spazio etero topico che giustappone elementi apparentemente incongrui e lontani tra loro nel tempo e nello spazio, come la scrittura degli Etruschi e le immagini fotografiche di Firenze, la lingua della poesia e della pittura. Il colore dell’oro è stato il filo che ha legato insieme nella Mostra, immagini, suoni, lingue di diversa origine. 

Mercoledì 27 febbraio i due autori, Giovannini (pittura) e Mosi (poesia e fotografia), hanno presentato i loro lavori. E’ intervenuto Giorgio Burdese, responsabile Cultura AICS Firenze. Ha accompagnato l’evento la musica di Federico Riondino (chitarra) e Ugo Nativi (percussioni). Roberto Mosi ha recitato brani di poesia dalla sua raccolta “Nonluoghi” ( eBook www.laRecherche.it ) per concludere con la poesia dedicata all’ Eterotopia: “Benvenuto occhio che scruti / nella rete dell’eterotopia, / segui il filo che lega mondi / lontani per lingua, genitura. /… / Ti saluto occhio che esci / in Borgo San Frediano, / attraversi i ponti sull’Arno. / Porti ora occhiali d’oro."
 

Nell’ambito della Mostra, una settimana prima si è tenuto un incontro dedicato al racconto poetico di Mosi “L’invasione degli storni” (Gazebo Libri, 2012), presentato nella forma del “piccolo teatro”, con le scene disegnate da Enrico Guerrini. Il libro è in vendita presso La Citè e la Libreria Libri Liberi, via S. Gallo 21r, Firenze.
 
 
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sabato 2 marzo 2013

La Galleria fotografica sulla strada



 


TRACCE
la Galleria Fotografica sulla strada
marzo - aprile 2013 

La biblioteca apre uno spazio espositivo insolito, nel formato dei segnalibri, e propone una riflessione sul “volto” delle strade in città. 

Graffiti, altre volte segni lasciati dal caso, oggetti dimenticati da tempo: questo ed altro si può trovare in periferia e nei vicoli bui. Nel centro, dove regna la luce delle vetrine, la moda propone stili di vita e sogni. Un fotografo, che non è un fotografo in senso stretto ma un poeta curioso con fotocamera digitale, ferma le immagini per paura che i manichini possano scappare all’alba con il furgone della ditta delle pulizie, regalandoci impressioni e riflessi.

Ringraziamo Roberto Mosi per questa ricerca fatta andando a giro per Firenze e per le 8 immagini di questa mostra destinata a uscire dalle pagine dei libri presi in prestito alla Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa.

(Testo dai segnalibri della Biblioteca, direttore Andrea Stoppioni)

Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa
 
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"Aquiloni", Raccolta di poesia
b) Edizioni Il Foglio, in vendita Libreria LibriLiberi, via S. Gallo 21r, Firenze