"Quattro tempi: Inverno, Primavera, Estate, Autunno"
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PREMESSA a “Sinfonia per Populonia”
Nella Raccolta “Sinfonia per Populonia” si pone particolare
attenzione al suono e al ritmo della poesia, scandita in strofe di
otto versi, ad un ideale collegamento con la forma della Sinfonia
(della forma-sonata, in particolare: esposizione del motivo,
sviluppo, ripresa) e alle possibilità narrative del testo poetico.
L’idea che anima questo impegno di ricerca, è che la poesia
deve essere letta ad alta voce - non semplicemente in silenzio –
possibilmente mettendo in gioco un intreccio di linguaggi, come
si pensa di fare nel nostro caso.
Al centro della narrazione, per un verso, vi è la terra di
Populonia e l’eco lontana della cultura etrusca, per l’altro, il
mondo quotidiano degli affetti. Gli elementi: il mare, la luce delle
ore del giorno e della notte, l’alternarsi delle stagioni, nella natura
e nella vita dell’uomo.
La narrazione rappresenta, in definitiva, un viaggio
nell’esistenza dell’uomo, scandito, come nella Sinfonia, da
quattro tempi.
La prima parte della Sinfonia, l’Inverno. Il caos delle origini,
dell’esistere - specie nel mondo di oggi - i moti della passione,
per emergere, o perdersi, nella conquista del mito, categoria
antropologica centrale, nella quale si ricerca l’incontro
dell’individuo con il senso comune, condiviso, che può dare
respiro, conforto alla solitudine e alla fragilità dell’io.
Successivamente il passaggio alla stagione della Primavera con
il tema della nascita, dell’Estate con l’affermazione dell’io e della
scoperta della parola.
Infine l’Autunno, in un contrasto di luci e
ombre che si allungano sulla terra nelle ore del tramonto,
rischiarate a tratti dalla ricerca e dalla conquista della bellezza.
Si può dire che la “Sinfonia per Populonia” si distingue per
l’incontro di forme e di suoni di origine differente, per il
contrappunto di segni e significati di valenza diversa, nel
movimento perenne, circolare della vita.
R. M.