domenica 22 febbraio 2015

Anello Rinascimento - 2° Tappa 1° marzo- Antella Impruneta



Anello del Rinascimento 2.0, seconda tappa
dall’Antella all’Impruneta - TrekkingItalia 
domenica 1° marzo 2015 
Dall’Antella ci dirigeremo verso Montisoni e quindi al rifugio Antella, a Fontesanta, costruito dagli abitanti di quest’ultimo paese prima dell’ultima guerra ed utilizzato anche dai partigiani durante il conflitto. Il percorso da questo punto è quello antico della Transumanza che portava nelle Maremme. Si passa accanto al Sasso Scritto, dove si trova un’iscrizione etrusca che segnala la distanza da Fiesole e da Volterra. Il sentiero prosegue verso il bosco, transitando vicino al Poggio di Firenze e dal Monte Masso. Dopo una discesa piuttosto lunga raggiungiamo e seguiamo per un brevissimo tratto, la strada che da Grassina porta a San Polo. Poco dopo si supera l’abitato di Santo Stefano di Tizzano e quindi Castel Ruggero, costruzione di origini cinquecentesce originariamente di proprietà della famiglia degli Alamanni. Da quest’ultimo si imbocca un sentiero che scende fino al torrente Ema e quindi risale alla via Chiantigiana attraversando l’abitato di Petigliolo, dov’è presente il segno di un antico molino.
Si segue la via chiantigiana per circa un km e si piega poi a sinistra, prima su una strada non asfaltata, e poi su un sentiero che permette di superare la valle del torrente Grassina. Si attraversano percorrendo una folta pineta una zona detta Terre Bianche e una denominata Sassi Neri, dove vi sono tracce di antiche miniere di rame e la vegetazione appare come “stentata” per la ricca presenza di minerali nel terreno. Arrivati al paese dell’Impruneta, è prevista la visita della Fornace Agresti del 1700, recentemente restaurata. Si raggiunge infine la splendida piazza Buondelmonti.
 
Percorso: Antella – Montisoni – Fontesanta – Montemasso – Castelruggero – Terre Bianche – Sassi Neri – Impruneta
 
Ritrovo Via la Pira (Piazza San Marco) fermata bus 32 ore 7.45
Rientro con il bus da Impruneta; partenza ore 17.40.
 
Caratteristiche dislivello complessivo m 600, lunghezza totale circa km 20, durata circa 7 ore
Quota 5 euro. Munirsi dei biglietti – urbani - per gli autobus.
 
Accompagnatori: Raffaello Romei (335 5602635) Roberto Mosi (340 3878503)

venerdì 20 febbraio 2015

Il "Mito" in maschera per la Festa di Carnevale - Spazio Melauti


Una serata brillante martedì 17 febbraio, ultimo di Carnevale, allo Spazio Melauri di Firenze, gestito dall’Associazione promossa quindici anni orsono da Sara Melauri, scomparsa nel 2012. L’Associazione si pone per obiettivi la promozione della Pace e della non violenza, del dialogo interreligioso, la promozione culturale e artistica perseguite attraverso conferenze, pubblicazioni, mostre d’arte, corsi e laboratori di musica e di teatro, laboratori di formazione nelle arti.
Al centro della serata la poesia di Roberto Mosi e le illustrazioni scenografiche di Enrico Guerrini, arricchite in questa occasione da maschere meravigliose indossate dagli attori in onore dei personaggi del “Mito”,l’e-Book pubblicato nella Collana LibriLiberi della Casa Editrice  romana www.laRecherche.it.  L’opera si divide in tre parti che riguardano i miti del mondo greco – “Eroi e Dei” –, i miti della città etrusca di Populonia e del vicino golfo di Baratti , le memorie e i miti di Firenze, l’antica Fiorenza, “Concerto per Flora”. Questi ultimi rivissuti attraverso le immagini dei celebri quadri di Botticelli.
Ha introdotto gli interventi, secondo la tradizione dello Spazio Melauri, Sara Bargellini. Hanno prestato le voci ai personaggi del “Mito” Giulia Capone Braga, Renato Simoni e lo stesso autore Roberto Mosi. Sono sfilate sulla scena dell’incontro – in sintonia con la proiezione dei dipinti di Enrico Guerrini: A) i personaggi della prima parte  “Eroi e Dei”: Ulisse, Orfeo ed Euridice, Zeus, Apollo, Atena, Dioniso, Ares, le Arpie; B) per la seconda parte, “Concerto per Baratti”, la maschera del dio etrusco dell’entusiasmo, Fuflens, di Tagete, di San Cerbone, delle Serpi in amore; C) per la terza parte, “Concerto per Flora”, in scena l’immagine di Flora, di Venere e di Mercurio, il dio che nel quadro della “Primavera” di Botticelli:

Trafigge l’ultima nube

residuo della discordia,

mostra il tempo della pace.

La tempesta vola via

dalla città di Fiorenza,

Il “Conerto per Flora” si conclude – nello spirito positivo ispirato dal Carnevale, nella speranza di “un nuovo Rinascimento”.

L’alba si annuncia.

c’è ancora il tempo

per intrecciare una danza,

per invitare Mercurio

a rinnovare il rito

per un nuovo Rinascimento.

Al pubblico che ha seguito affascinato le scene dello spettacolo, sono state donate le stupende maschere delle “Arpie” e delle “Serpi in amore”, realizzate da Patrizia San Filippo, l’artista che anima la vita dello Spazio Melauri.