Roberto Mosi si interessa di poesia e fotografia. Per la poesia ha pubblicato Sinfonia per San Salvi (Il Foglio 2020), Orfeo in Fonte Santa (Ladolfi 2019), Il profumo dell’iris (Gazebo 2018), Navicello Etrusco (Il Foglio 2018), Eratoterapia (Ladolfi 2017), Poesie 2009-2016 (Ladolfi 2016). L’autore ha realizzato mostre di fotografia presso caffè letterari, biblioteche, sale di esposizione. Cura i Blog: www.robertomosi.it e www.poesia3002.blogspot.it .
lunedì 23 febbraio 2015
Literary segnala il "Mito" in maschera per Carnevale
Ultimo di Carnevale allo spazio Melauri in onore del "Mito". Il resoconto su LITERARY
domenica 22 febbraio 2015
Anello Rinascimento - 2° Tappa 1° marzo- Antella Impruneta
Anello del Rinascimento 2.0, seconda tappa
dall’Antella all’Impruneta - TrekkingItalia
domenica 1° marzo
2015
Dall’Antella ci dirigeremo verso Montisoni
e quindi al rifugio Antella, a Fontesanta, costruito dagli abitanti di
quest’ultimo paese prima dell’ultima guerra ed utilizzato anche dai partigiani
durante il conflitto. Il percorso da questo punto è quello antico della
Transumanza che portava nelle Maremme. Si passa accanto al Sasso Scritto, dove
si trova un’iscrizione etrusca che segnala la distanza da Fiesole e da
Volterra. Il sentiero prosegue verso il bosco, transitando vicino al Poggio di
Firenze e dal Monte Masso. Dopo una discesa piuttosto lunga raggiungiamo e
seguiamo per un brevissimo tratto, la strada che da Grassina porta a San Polo.
Poco dopo si supera l’abitato di Santo Stefano di Tizzano e quindi Castel
Ruggero, costruzione di origini cinquecentesce originariamente di proprietà
della famiglia degli Alamanni. Da quest’ultimo si imbocca un sentiero che
scende fino al torrente Ema e quindi risale alla via Chiantigiana attraversando
l’abitato di Petigliolo, dov’è presente il segno di un antico molino.
Si segue la via chiantigiana per circa un
km e si piega poi a sinistra, prima su una strada non asfaltata, e poi su un
sentiero che permette di superare la valle del torrente Grassina. Si
attraversano percorrendo una folta pineta una zona detta Terre Bianche e una
denominata Sassi Neri, dove vi sono tracce di antiche miniere di rame e la
vegetazione appare come “stentata” per la ricca presenza di minerali nel
terreno. Arrivati al paese dell’Impruneta, è prevista la visita della Fornace
Agresti del 1700, recentemente restaurata. Si raggiunge infine la splendida
piazza Buondelmonti.
Percorso: Antella – Montisoni – Fontesanta
– Montemasso – Castelruggero – Terre Bianche – Sassi Neri – Impruneta
Ritrovo Via la Pira (Piazza San Marco)
fermata bus 32 ore 7.45
Rientro con il bus da Impruneta; partenza
ore 17.40.
Caratteristiche dislivello complessivo m
600, lunghezza totale circa km 20, durata circa 7 ore
Quota 5 euro. Munirsi dei biglietti –
urbani - per gli autobus.
Accompagnatori: Raffaello Romei (335
5602635) Roberto Mosi (340 3878503)
venerdì 20 febbraio 2015
Il "Mito" in maschera per la Festa di Carnevale - Spazio Melauti
Una serata brillante martedì 17 febbraio, ultimo di
Carnevale, allo Spazio Melauri di Firenze, gestito dall’Associazione promossa
quindici anni orsono da Sara Melauri, scomparsa nel 2012. L’Associazione si pone
per obiettivi la promozione della Pace e della non violenza, del dialogo
interreligioso, la promozione culturale e artistica perseguite attraverso
conferenze, pubblicazioni, mostre d’arte, corsi e laboratori di musica e di
teatro, laboratori di formazione nelle arti.
Al centro della serata la poesia di Roberto Mosi e le
illustrazioni scenografiche di Enrico Guerrini, arricchite in questa occasione
da maschere meravigliose indossate dagli attori in onore dei personaggi del “Mito”,l’e-Book pubblicato nella Collana LibriLiberi della Casa Editrice romana www.laRecherche.it. L’opera si
divide in tre parti che riguardano i miti del mondo greco – “Eroi e Dei” –, i
miti della città etrusca di Populonia e del vicino golfo di Baratti , le
memorie e i miti di Firenze, l’antica Fiorenza, “Concerto per Flora”. Questi
ultimi rivissuti attraverso le immagini dei celebri quadri di Botticelli.
Ha introdotto gli interventi,
secondo la tradizione dello Spazio Melauri, Sara Bargellini. Hanno prestato le
voci ai personaggi del “Mito” Giulia Capone Braga, Renato Simoni e lo stesso
autore Roberto Mosi. Sono sfilate sulla scena dell’incontro – in sintonia con
la proiezione dei dipinti di Enrico Guerrini: A) i personaggi della prima parte
“Eroi e Dei”: Ulisse, Orfeo ed Euridice,
Zeus, Apollo, Atena, Dioniso, Ares, le Arpie; B) per la seconda parte,
“Concerto per Baratti”, la maschera del dio etrusco dell’entusiasmo, Fuflens,
di Tagete, di San Cerbone, delle Serpi in amore; C) per la terza parte,
“Concerto per Flora”, in scena l’immagine di Flora, di Venere e di Mercurio, il
dio che nel quadro della “Primavera” di Botticelli:
Trafigge l’ultima nube
residuo della discordia,
mostra il tempo della pace.
La tempesta vola via
dalla città di Fiorenza,
Il “Conerto per Flora” si conclude – nello spirito
positivo ispirato dal Carnevale, nella speranza di “un nuovo Rinascimento”.
L’alba si annuncia.
c’è ancora il tempo
per intrecciare una danza,
per invitare Mercurio
a rinnovare il rito
per un nuovo Rinascimento.
Al pubblico che ha seguito affascinato le scene dello
spettacolo, sono state donate le stupende maschere delle “Arpie” e delle “Serpi
in amore”, realizzate da Patrizia San Filippo, l’artista che anima la vita
dello Spazio Melauri.
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