mercoledì 23 ottobre 2013

Risorgiva delle serpi in amore - Golfo di Baratti



 Risorgiva  delle serpi in amore
Golfo di Baratti
 

Liquido silenzio

bolle d’aria in alto

schiuma bianca

brividi sul corpo

la maschera appannata.
 

Scendo a fondo

ricerca delle origini

un suono all’orecchio

dolore forte.

L’ombra mi segue.
 

Acqua fangosa

invasa da figure

in fuga dal mito,

dalle mie poesie

di mitiche figure.
 

Scendo nella luce

riflessi del mosaico

delle Logge romane

pesciversi suoni,

melodie da Populonia.
 

Guizzano sirene

calamari granchi

sul marmo scolpito

due serpi in amore,

gorgoglia la risorgiva.
 


 

L’onda travolge

la nave, naufragio

al centro del mosaico

poseidonie lussuriose

                         resti dei relitti.
 
 Ribolle la risorgiva.

Porta ricordi

la furia dei venti

mari in tempesta

la bocca d’acqua salata.
 

“Non riemerge

è affogato!”

Sulla spiaggia di fuoco

il polmone d’acciaio

la folla della domenica.
 

Si sciolgono ricordi

fardelli investiti

dal respiro della morte.

“E’ trascinato sul fondo

si aggrappa allo scoglio”.
 

Le onde giocano

con le mie forze

foschia, fiaccole dal mare,

versi in memoria,

storie della risorgiva.
 
                                 Getto i pesi di piombo

salgo verso l’alto

  in traccia del futuro,

la luce verde sconfina

nell’azzurro del cielo.
 

L’ombra della sirena

mi segue capelli verdi

pescedonna sfuggente

movimento mutevole

pieno rotondo fluido.
 

Vertigine dell’ascesa

danzare incessante

conquista e abbandono

muore il passato

nasce il domani.
 

L’acqua essere fluido

si trasforma,

ciclo d’eterno

il freddo si riscalda

il caldo si raffredda.
 

Non rimarrò lontano

dalla verde sirena

getterò versi ornati

di rose per la tua voce

d’aria, oh risorgiva.
 
 

 

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