sabato 23 dicembre 2023

BUON NATALE a tutti gli uomini di buona volontà - Recuperiamo RISORSE dall'ELOGIO DELLA FOLLIA, da ERASMO DA ROTTERDAM



“Esercizi di volo”, Europa Edizioni, 2016, romanzo di Roberto Mosi

“Un giorno, ne sono certo, riuscirò a volare. Mi sono costruito due ali di tela leggera per esercitarmi, le lego alle braccia, salgo in cima a una scala e comincio ad agitarle, forte, sempre più forte, chiudo gli occhi e mi getto in avanti. Le ali mi danno slancio e la spinta attutisce l’impatto con la terra. Ho letto tutto quello che c’era da leggere sul tema del volo, dai primi tentativi nella storia del’uomo, dal volo di Icaro e di Dedalo, fino alle esperienze dei nostri giorni” (Incipit dal Cap. I “Giocare”

          Come celebrare la festa della follia? I protagonisti del romanzo ce la mettono tutta per organizzare una manifestazione all’altezza della fama delle feste che intorno a Ferragosto si tengono fra il castello e la stazione di Salorno, nella val d’Adige. I protagonisti sono un po’ insoliti, come i semafori della stazione, le carcasse delle macchine del vicino cimitero delle automobili e altri strani personaggi, anche famosi, che arrivano da lontano. Il convergere di tante energie, la ricerca di emergere nella realizzazione del progetto, suscita invidie, gelosie, spinge addirittura ad azioni criminali – un terribile delitto - ed ancora una volta – come accadde l’anno passato per la festa La notte delle leggende (si veda “Non oltrepassare la linea gialla”, Europa Edizioni 2014) – deve intervenire il commissario Renon.

          Lo spettacolo della follia va comunque in scena, con effetti mirabolanti, ispirandosi ad autori famosi, del calibro di Erasmo da Rotterdam e Ludovico Ariosto. La ricerca però di effetti forti, il voler dare un’immagine troppo ravvicinata della follia, porta ad un vero e proprio disastro finale.

          Intorno a questa storia dall’impianto futurista, si avvolge una diversa tela narrativa che parte dal presupposto che scrivere della follia può avere un effetto terapeutico per un personaggio particolare, il paziente in cura dall’analista, perseguitato dall’ossessione di volare, di gettarsi nel vuoto e prendere a volare. Perché, suggerisce l’analista, di mettere da parte questa ossessione e lasciarsi andare alla scrittura, scavando nel mondo dei folli.  Questo può essere vero purché, come nel nostro caso, non s’intromettano il dio Amore e le frecce scoccate dal suo arco. E guarda caso, è proprio l’analista, una splendida donna, al centro di un folle innamoramento.


 

1 commento:

  1. Esercizi di volo”, Europa Edizioni, 2016, romanzo di Roberto Mosi

    “Un giorno, ne sono certo, riuscirò a volare. Mi sono costruito due ali di tela leggera per esercitarmi, le lego alle braccia, salgo in cima a una scala e comincio ad agitarle, forte, sempre più forte, chiudo gli occhi e mi getto in avanti. Le ali mi danno slancio e la spinta attutisce l’impatto con la terra. Ho letto tutto quello che c’era da leggere sul tema del volo, dai primi tentativi nella storia del’uomo, dal volo di Icaro e di Dedalo, fino alle esperienze dei nostri giorni” (Incipit dal Cap. I “Giocare”

    Come celebrare la festa della follia?

    RispondiElimina