Rivista
“Erba d’Arno” n. 154 del 2018, pag 136
Recensione
Aldemaro Toni
ROBERTO
MOSI, Navicello etrusco. Per il mare di
Piombino.Prefazione di Fabio Strinati, Edizioni Il Foglio poesia, Piombino
2018, euro 10.00
“Il Navicello percorre, sospinto dai venti
della costa, il tratto di mare dal golfo di Baratti al promontorio dell’attuale
città di Piombino, alle spiagge del golfo di Follonica, sempre al cospetto
dell’isola d’Elba. Attraversa poi sotto il nostro sguardo curioso le acque, per
lo più tempestose, della storia
E’
lo stesso Mosi a darci le coordinate del viaggio, l’itinerario delle sue
evocative, naturali, e nello stesso tempo, colte poesie. Con un senso
dell’alternarsi di stagioni, della decadenza dopo lo splendore, ma della vita
anche e della storia che vanno aventi. Il mondo etrusco, quello romano, i
barbari, Napoleone all’Elba
e la torre di guardia di Populonia: in cui giovani
ciechi stavano attenti ai rumori degli aerei che andavano a bombardare Firenze
(Aerei su Populonia):
Un cartello sugli spalti:
la rocca centro d’avvistamento
per l’arrivo dei bombardieri
nemici.
Populonia sulla rotta verso
Firenze: all’erta in quei
giorni sugli spalti, giovani
ciechi, l’orecchio teso,
le mani pronte sul trasmettitore.
Stringo le mani di Anna.
Brividi freddi. Come sarà
stato il mare il 25 settembre
nel terzo anno di guerra,
il giorno delle bombe su Firenze?
Conosco l’ululare delle sirene
il rumore degli aerei, lo scoppio
delle bombe alla Porta del Prato,
alla stazione del Campo di Marte:
le mani strette al panierino, la
corsa
al rifugio fra le macerie bianche
delle case abbattute.
Invano giovani ciechi avevano
avvertito la città dell’arrivo
della morte.
Fino
agli altiforni spenti di Piombino e la Sterpaia limitrofa a cui –
contraddizione – giova la tregua e aiuta ai margini dei canali la biodiversità
… e il “Nano verde” e gli ombrelloni e le onde di un mare che nei secoli ha
visto e vede, e vitale è di attese e bellezza (La Sterpaia)
Il falò illumina il bambino
la mamma, Maria, giunti dalla
Palestina
su un barcone di migranti.
Intorno il villaggio di sabbia
il disegno di strade e capanne
di animali in cammino
nel profumo di alghe e conchiglie
di pini e macchie sempre verdi.
Lontano le luci affacciate
sul golfo, stelle comete il volo
degli aerei in arrivo da oriente.
Spente le fiamme dell’alto forno…
Dal largo del mare le orate
guardano stranite, costrette
nelle vasche d’allevamento
sospese sul gelo delle acque.
Il Nano Verde, la giacca
sonante di sonagli
batte le mani e sorride
dalla cima dei pini.
Bel lavoro ! Ancora AUGURI per un 2021 come si deve .
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