Roberto
Mosi – Contributo per Incontro Camerata giovedì 16 maggio
“Rassegna
di eventi”
Rubrica
a cura di Roberto Mosi
Percorsi
francesi a Firenze al tempo di Napoleone
La
Francia è oggi di attualità, per l’anno delle Olimpiadi a Parigi, per la
partenza del Giro di Francia dalla nostra città, ed altro. Proponiamo di
seguire percorsi “francesi” dall’alto, dalla terrazza del palazzo Bonaparte in
piazza Ognissanti, che oggi ospita l’Hotel Excelsior. Il palazzo fu la dimora
negli anni ’30 dell’Ottocento, di Carolina Murat, la sorella minore di
Napoleone: affacciandosi dalla terrazza, vediamo nella piazza il palazzo che
ospita L’Istituto Francese, il più antico istituto culturale nel mondo, e l’antica
chiesa di Ognissanti dove Carolina è sepolta in una cappella, prossima a quella
di Sandro Botticelli, restaurata di recente per rendere onore a lei che dal
1808 fu regina del Regno di Napoli, impegnata nel mondo della Cultura: Napoli,
grazie a lei, è fra le prime città a rappresentare “Le nozze di Figaro” di
Mozart. Dalla stessa terrazza, guardando verso l’Oltrarno, scorgiamo la grande
mole di Palazzo Pitti, dove regnò dal 1809 la granduchessa d’Etruria Elisa
Baciocchi, la sorella maggiore. È nota la sua passione per il teatro, anche
come interprete di opere classiche: la possiamo immaginare mentre in abiti
antichi interpreta nell’anfiteatro di Boboli, la “Fedra” di Racine: Je le
vis, je rougit, je palis a sa vue/ Un trouble s’éleva dans mon ame éperdue/. Volgiamo
lo sguardo verso Monte Morello, nella parte in basso si innalza la collina di
Montughi e la Villa Fabbricotti, dove morì fra atroci sofferenze nel 1825, a
soli 44 anni, Paolina Borghese, la sorella più famosa, consegnata al mondo dei miti
dalla scultura di Antonio Canova come Venere vincitrice. Ricordiamo di
lei la sua passione per la poesia del Petrarca, condivisa con il suo primo
amante, Freron, famoso a Marsiglia e a Tolone come instancabile tagliatore di
teste nel periodo più aspro della Rivoluzione francese. La nostra ricerca di
percorsi francesi non può che terminare osservando dalla terrazza, al di là
dell’Arno, la massiccia mole della Porta di San Frediano, da dove entrò (nella
sua unica visita a Firenze) il 30 giugno del 1796 il giovane generale Napoleone
Bonaparte, accompagnato da un drappello di guardie, comandante delle forze
francesi in Italia, destinato ad un futuro di gloria. È immediato rivolgere il
pensiero a Beethoven: 3°. Sinfonia (»Eroica «).
Sentieri
poetici
Leggere
a Monte Senario la poesia di Luzi “Vanno ai monti i monti”
Siamo
saliti a Monte Senario per leggere ad alta voce davanti al panorama che si apre
da questa vetta, la poesia di Mario Luzi “Vanno ai monti i monti” (da
"Sotto specie umana", 1999): Vanno ai monti i monti/ da soli o
con le nubi/ sulla cresta o ai fianchi, / si uniscono, si salgono sulla groppa,
/ si celano l’un l’altro, / si confondono/ terra in cielo/ …/. Poco prima
della vetta abbiamo percorso il sentiero di Andrea. Nei boschi del Convento di
Monte Senario (Vaglia) fu inaugurato un percorso didattico – naturalistico
dedicato ad Andrea Zampiero scomparso prematuramente a 39 anni in un incidente
stradale nell’estate del 2012. Andrea era un operaio forestale in forza al
Servizio Foreste della Provincia, è proprio in questi boschi, che amava molto,
aveva cominciato a lavorare ad appena 18 anni. Il tracciato, della lunghezza di
1.250 metri e un dislivello di 40 metri, parte dal Piazzale della Croce e
attraversa le aree boscate e i prati nei dintorni del Convento e grazie a 10
tappe debitamente segnalate fa conoscere all’escursionista importanti aspetti
storico – naturalistici di questi suggestivi luoghi. Lungo il percorso poi sono
state installate alcune panchine e delle tabelle attraverso le quali poter
riconoscere 20 specie vegetali tra arbusti e alberi.
Rubrica a cura di Roberto Mosi
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La Francia è oggi di attualità, per l’anno delle Olimpiadi a Parigi, per la partenza del Giro di Francia dalla nostra città, ed altro. Proponiamo di seguire percorsi “francesi” dall’alto, dalla terrazza del palazzo Bonaparte in piazza Ognissanti, che oggi ospita l’Hotel Excelsior. Il palazzo fu la dimora negli anni ’30 dell’Ottocento, di Carolina Murat, la sorella minore di Napoleone: affacciandosi dalla terrazza, vediamo nella piazza il palazzo che ospita L’Istituto Francese, il più antico istituto culturale nel mondo, e l’antica chiesa di Ognissanti dove Carolina è sepolta in una cappella, prossima a quella di Sandro Botticelli, restaurata di recente per rendere onore a lei che dal 1808 fu regina del Regno di Napoli, impegnata nel mondo della Cultura: Napoli, grazie a lei, è fra le prime città a rappresentare “Le nozze di Figaro” di Mozart.