domenica 7 ottobre 2018

"Esercizi di volo" di Roberto Mosi, Europa Edizioni: il gioco degli specchi


Nella bella cornice della Libreria Salvemini di Firenze, è stato presentato, 3 ottobre 2018, il libro di Roberto Mosi “Esercizi di volo”, Europa Edizioni, con la partecipazione di Annalisa Macchia e di Massimo Seriacopi.
Ornavano gran parte degli scaffali i grandi disegni di Enrico Guerrini, un variegato affresco delle storie e dei personaggi del libro, video piuttosto conosciuto e diffuso su youtube (https://www.youtube.com/watch?v=a0seCvxSeLs).
L’autore all’inizio dell’incontro, ha dato lettura dell’incipit del libro, che parla dell’ossessione del protagonista:
“Un giorno, ne sono certo, riuscirò a volare. Mi sono costruito due ali di tela leggera per esercitarmi, le lego alle braccia, salgo in cima a una scala e comincio ad agitarle, forte, sempre più forte, chiudo gli occhi e mi getto in avanti. Le ali mi danno slancio e la spinta attutisce l’impatto con la terra. Ho letto tutto quello che c’era da leggere sul tema del volo, dai primi tentativi nella storia dell’uomo, dal volo di Icaro e di Dedalo, fino alle 
esperienze dei giorni nostri …”

E’ decisivo l’incontro con l’analista:
“Alessandra, la mia analista, rimase impressionata quando tempo fa, in uno dei nostri incontri settimanali, presi a parlare della mia passione per il volo. Mi ha fatto un sacco di domande sull’argomento … “ Il consiglio della terapeuta sarà quello di cominciare a scrivere una storia, per superare l’ossessione del volo; e su questo sentiero si avvia il racconto, scoppiettante, del libro.
Nella sua introduzione, l’autore ha ricordato, come è stato detto da un critico, “in questa storia di uno Zeno Cosini di oggi si moltiplicano i piani del racconto, quasi in un gioco di specchi, in cui per il lettore è facile, e piacevole, smarrirsi”. 

L’incontro di presentazione del libro “Esercizi di volo” alla libreria Salvemini, ha permesso di entrare in questo gioco di specchi, e si è visto come possono essere molteplici le interpretazioni del romanzo e/o dei diversi piani del racconto.
Annalisa Macchia ha illustrato, in maniera magica, come il libro si ponga fra la fiaba e la novella e Massimo Seriacopi ha espresso la convinzione che per “Esercizi di volo” non si debba parlare di un romanzo ma di una pluralità di romanzi. Si è soffermato su vari parti del libro, dai consigli che il protagonista segue nel suo impeto di scrittore (“Quando si comincia a scrivere una storia, in realtà questa storia è già in movimento dentro di noi … - dal cap. 12 “Fingere”) ai tratti dipinti per il personaggio di Dino Campana, che fra la schiera dei folli, partecipa alla festa finale della follia (“In un momento/ sono sfiorite le rose/ i petali caduti/ perché io non potevo dimenticare le rose/ le cercavamo insieme/ … - pag. 79).

Fra gli sguardi degli interpreti riflessi nel gioco degli specchi sopra richiamato, è stata richiamata l’interpretazione – leggera, ironica, entusiasta – che ha dato  il pittore Enrico Guerrini con i suoi disegni e quella che ha dato il critico d’arte Virginia Bazzechi con il video presente su youtube (https://youtu.be/BSyTBlbCP2U), che pone l’accento sul tema della follia come “furore creativo. L’autore ha aggiungo a questi riflessi nel gioco degli specchi, la considerazione che per lui la stesura del libro ha rappresentato, in definitiva, “l’elaborazione di un lutto”, dopo un incidente che lo vide protagonista sull’autostrada del Brennero, presso il paese di Salorno e il suo Castello. Ha rappresentato anche la felice ripresa del ricordo di un impegno politico e di lavoro, in occasione dell’attuazione negli anni intorno al 1980 degli indirizzi della legge Basaglia, volta a liberare le persone dai “luoghi della follia”. 

La illustrazione di tutti questi elementi intorno al mondo che anima da più versanti il libro “Esercizi di volo”, ha coinvolto il pubblico: si è aperto un vivace dibattito, sono state poste domande e avanzate riflessioni su temi che ancor oggi sono attuali, appassionano il lettore, la persona, il cittadino.


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