Nella
bella cornice della Libreria Salvemini di Firenze, è stato presentato, 3
ottobre 2018, il libro di Roberto Mosi “Esercizi di volo”, Europa Edizioni, con
la partecipazione di Annalisa Macchia e di Massimo Seriacopi.
Ornavano gran
parte degli scaffali i grandi disegni di Enrico Guerrini, un variegato affresco
delle storie e dei personaggi del libro, video piuttosto conosciuto e diffuso
su youtube (https://www.youtube.com/watch?v=a0seCvxSeLs).
L’autore
all’inizio dell’incontro, ha dato lettura dell’incipit del libro, che parla
dell’ossessione del protagonista:
“Un giorno, ne sono certo, riuscirò
a volare. Mi sono costruito due ali di tela leggera per esercitarmi, le lego
alle braccia, salgo in cima a una scala e comincio ad agitarle, forte, sempre
più forte, chiudo gli occhi e mi getto in avanti. Le ali mi danno slancio e la
spinta attutisce l’impatto con la terra. Ho letto tutto quello che c’era da
leggere sul tema del volo, dai primi tentativi nella storia dell’uomo, dal volo
di Icaro e di Dedalo, fino alle
esperienze dei giorni nostri …”
E’
decisivo l’incontro con l’analista:
“Alessandra, la mia analista,
rimase impressionata quando tempo fa, in uno dei nostri incontri settimanali,
presi a parlare della mia passione per il volo. Mi ha fatto un sacco di domande
sull’argomento … “ Il consiglio della terapeuta sarà quello
di cominciare a scrivere una storia, per superare l’ossessione del volo; e su
questo sentiero si avvia il racconto, scoppiettante, del libro.
Nella
sua introduzione, l’autore ha ricordato, come è stato detto da un critico, “in
questa storia di uno Zeno Cosini di oggi si moltiplicano i piani del racconto,
quasi in un gioco di specchi, in cui
per il lettore è facile, e piacevole, smarrirsi”.
L’incontro
di presentazione del libro “Esercizi di volo” alla libreria Salvemini, ha
permesso di entrare in questo gioco di
specchi, e si è visto come possono essere molteplici le interpretazioni del
romanzo e/o dei diversi piani del racconto.
Annalisa
Macchia ha illustrato, in maniera magica, come il libro si ponga fra la fiaba e
la novella e Massimo Seriacopi ha espresso la convinzione che per “Esercizi di
volo” non si debba parlare di un romanzo ma di una pluralità di romanzi. Si è
soffermato su vari parti del libro, dai consigli che il protagonista segue nel
suo impeto di scrittore (“Quando si
comincia a scrivere una storia, in realtà questa storia è già in movimento
dentro di noi … - dal cap. 12 “Fingere”) ai tratti dipinti per il
personaggio di Dino Campana, che fra la schiera dei folli, partecipa alla festa
finale della follia (“In un momento/ sono
sfiorite le rose/ i petali caduti/ perché io non potevo dimenticare le rose/ le
cercavamo insieme/ … - pag. 79).
Fra
gli sguardi degli interpreti riflessi nel gioco
degli specchi sopra richiamato, è stata richiamata l’interpretazione –
leggera, ironica, entusiasta – che ha dato
il pittore Enrico Guerrini con i suoi disegni e quella che ha dato il
critico d’arte Virginia Bazzechi con il video presente su youtube (https://youtu.be/BSyTBlbCP2U),
che pone l’accento sul tema della follia come “furore creativo. L’autore ha
aggiungo a questi riflessi nel gioco
degli specchi, la considerazione che per lui la stesura del libro ha
rappresentato, in definitiva, “l’elaborazione di un lutto”, dopo un incidente
che lo vide protagonista sull’autostrada del Brennero, presso il paese di
Salorno e il suo Castello. Ha rappresentato anche la felice ripresa del ricordo
di un impegno politico e di lavoro, in occasione dell’attuazione negli anni
intorno al 1980 degli indirizzi della legge Basaglia, volta a liberare le
persone dai “luoghi della follia”.
La
illustrazione di tutti questi elementi intorno al mondo che anima da più versanti
il libro “Esercizi di volo”, ha coinvolto il pubblico: si è aperto un vivace
dibattito, sono state poste domande e avanzate riflessioni su temi che ancor
oggi sono attuali, appassionano il lettore, la persona, il cittadino.
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