domenica 16 settembre 2018

Valerio Giovannini: le radici dell'Arte - Mostra Impruneta settembre 2018


L'inaugurazione della Mostra





La Ragione sposò il Progresso
si unì alla Giustizia Sociale,
bambini rossi sono nati
sono cresciuti bambini rossi
dispersi dalle piene del fiume.
E strana la sera di Mosca
suona il carillon della Piazza,
“Mezzanotte a Mosca” brilla
la stella rossa sul Cremlino,
vibrano bandiere rosse, rosse
al vento sulle mura, sventolano
all’aeroporto  di Mosca.
S’illumina la stella rossa sopra
la Casa del Popolo all’Impruneta.
Resiste al maglio della Storia.

·       E-Book: R.Mosi, “L’invasione degli storni”
Parte I “La valle dell’Inferno”, pag.11






Leggeri i passi salgono la collina
la città si scioglie in sentieri solitari
cancelli muti parlano di storie lontane.
Avvolge l’eco dei nostri passi
la pelle ruvida degli alti muri
segnata da strisce di graffiti.
Le voci dei compagni galleggiano
nell’aria umida prima del temporale.

Appare la casa rossa di Rosai
Ciajkowsky compone musica
le note si spandono per la campagna.
Dalla villa del Pian dei Giullari
esce suor Celeste dopo la veglia.
Una giovane scende a Firenze
nonna Giulia, nello sguardo gocce di cielo.

Oltre le acque dell’Ema piene di voci
il sentiero s’impenna per i campi
tra chiome di olivi e filari di viti.
La vista si apre sul cerchio dei colli.
Al centro la Cupola, sempre più lontana
misura dell’incedere dei nostri passi.
In cima San Gersolè ci accoglie
le case sgocciolate lungo la strada
i ragazzi intorno alla maestra.

Si apre infine la piazza dell’Impruneta
rivolta verso i portoni sbarrati della chiesa
intorno le braccia aperte dei loggiati.
Il paese si è ritirato, ostile, a tavola
alla campana di mezzogiorno.
Il temporale sferza con rabbia le cose.
Osservo sereno dal fondo del loggiato.
Il vino riscalda, continuo a salire
leggero, le scale della vita.

·        E-Book, R.Mosi “Florentia”, http://www.larecherche.it/librolibero_ebook.asp?Id=113


















      
Eterotopia
Benvenuto occhio che scruti
nella rete nuova dell’eterotopia,
segui il filo che lega mondi
lontani per lingua, genitura.

Ferma lo sguardo su tracce
d’oro dove muore lo stridio
di immagini alienate, il fruscio
di seta del narcisismo.

Spargi, dissemina l’oro,
occhio che scruti curioso,
vivi di scambio con l’altro,
mani per donare, ricevere.

Scopri la grazia nell’aldiqua
libero d’ immaginare,
di vivere la magia, il sacro
di ogni azione umana.

Occhio che scruti puro
nella polvere dell’Io malato,
ponte, passaggio d’oro
tra Oriente e Occidente.

Ti saluto occhio che esci
in Borgo San Frediano,
attraversi i ponti sull’Arno.
Porti ora occhiali d’oro.

R. M.





1 commento:

  1. CHE MOSTRA!!! VALE UN VIAGGIO ... E UNA VISITA AI LUOGHI DI QUESTA MOSTRA DIFFUSA NELLA TERRA DELL'OLIO E DEL VINO, DEL SACRO, DELL'ARIA E DEL FUOCO !!!

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