Incontro
al Circolo delle Arti Casa di Dante
Sabato
19 novembre nell’ambito della Mostra Collettiva di pittura e fotografia “I
Confini del Mito”, a Firenze, Circolo degli Artisti, Casa di Dante, si è tenuto
un incontro dedicato ad approfondire i temi e le prospettive di ricerca sul
mito. Andrea Simoncini, Vice Presidente del Circolo ha introdotto l’incontro.
Il
primo appuntamento è stato con la musica di Robert Schumann e con la sua opera
Waldszenen, Op. 82, nove brani che dipingono con i colori dell’acquerello il
mito della natura nel corso di una giornata trascorsa all’aperto, con il
desiderio del compositore di immergersi nel verde idilliaco del paesaggio per
“placare quel tormento interiore che da tempo lo perseguita”.
Al
pianoforte il maestro Umberto Zanarelli che ha suonato, molto applaudito, i
nove brani e ha illustrato i vari passaggi dell’opera di Schumann, dal
“Cacciatore in agguato” al mitico “Uccello profeta” che svela i segreti più reconditi
della Natura “con un linguaggio accessibile solo agli esseri più sensibili”.
Paolo Tranchina, psicologo e scultore di opere in mostra, ha parlato di Afrodite,
“Storia e psicologia di un mito”, riprendendo i risultati di un’approfondita
ricerca svolta insieme a Maria Pia Teodori, pubblicati nel libro delle Edizioni
Magi (Roma 2011).
Roberto Mosi, presente alla Mostra Collettiva con opere di
fotografia, si è soffermato sull’argomento “La famiglia dei Medici, miti e
psicologia in poesia e pittura”. Nel suo intervento, riportato sul Blog (http://poesia3002.blogspot.it/2016/11/il-nuovo-rinascimento-nell-officina-del.html)
, ha fatto riferimento ai miti di Flora e di Venere (si veda nell’Antologia di R. Mosi “Poesie
2009-2016”, le pagine dedicate al Mito) e ha invitato ad approfondire,
nell’ambito dell’impegno per l’ “Officina del Mito”, previsto presso il Circolo
degli Artisti, ipotesi di ricerca legate a un “Nuovo Rinascimento”.
A Silvia
Ranzi, critico d’arte, è spettato infine il compito di tirare le fila
dell’esperienza della Mostra Collettiva e della riflessione sviluppata intorno
al tema del Mito ( si veda sul Blog:
http://poesia3002.blogspot.it/2016/11/silvia-ranzi-e-lofficina-del-mito.html).
Ha così concluso : “Il Mito in ultima analisi è dunque un fenomeno che si
verifica su scala globale dall’antichità ad oggi: un linguaggio simbolico
attraverso cui l’uomo crea una struttura interpretativa del mondo in tutte le
sue sfaccettature dal punto di vista cosmologico, sociale, politico ed
artistico. L’Arte comunque non rinuncia ad una seduzione intrinseca: ovvero
interpreta il Mito, lo include, dialettizza con la sua dimensione arcana, elitaria
o popolare, antropologica, storico-filosofica, ideale, lo metabolizza e lo
reinventa a tal punto da rincorrere l’idea stessa di diventare, essa stessa,
Mito. Per
attualizzare nella dimensione del cultura di massa odierna si può
affermare, come attesta la citazione di Joseph Campbell, saggista e storico delle
religioni statunitense: I MITI SONO
SOGNI PUBBLICI, I SOGNI SONO MITI PRIVATI”.
Molta soddisfazione hanno espresso infine i numerosi partecipanti all’incontro,
convinti della validità dell’iniziativa e della opportunità di proseguire,
presso il Circolo di Firenze, l’esperienza dell’Officina del Mito.
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