giovedì 24 novembre 2016

Il Mito nella rete delle Arti

Incontro al Circolo delle Arti Casa di Dante


        Sabato 19 novembre nell’ambito della Mostra Collettiva di pittura e fotografia “I Confini del Mito”, a Firenze, Circolo degli Artisti, Casa di Dante, si è tenuto un incontro dedicato ad approfondire i temi e le prospettive di ricerca sul mito. Andrea Simoncini, Vice Presidente del Circolo ha introdotto l’incontro.
        Il primo appuntamento è stato con la musica di Robert Schumann e con la sua opera Waldszenen, Op. 82, nove brani che dipingono con i colori dell’acquerello il mito della natura nel corso di una giornata trascorsa all’aperto, con il desiderio del compositore di immergersi nel verde idilliaco del paesaggio per “placare quel tormento interiore che da tempo lo perseguita”. 

        Al pianoforte il maestro Umberto Zanarelli che ha suonato, molto applaudito, i nove brani e ha illustrato i vari passaggi dell’opera di Schumann, dal “Cacciatore in agguato” al mitico “Uccello profeta” che svela i segreti più reconditi della Natura “con un linguaggio accessibile solo agli esseri più sensibili”. 
        Paolo Tranchina, psicologo e scultore di opere in mostra, ha parlato di Afrodite, “Storia e psicologia di un mito”, riprendendo i risultati di un’approfondita ricerca svolta insieme a Maria Pia Teodori, pubblicati nel libro delle Edizioni Magi (Roma 2011). 
         Roberto Mosi, presente alla Mostra Collettiva con opere di fotografia, si è soffermato sull’argomento “La famiglia dei Medici, miti e psicologia in poesia e pittura”. Nel suo intervento, riportato sul Blog (http://poesia3002.blogspot.it/2016/11/il-nuovo-rinascimento-nell-officina-del.html) , ha fatto riferimento ai miti di Flora e di Venere  (si veda nell’Antologia di R. Mosi “Poesie 2009-2016”, le pagine dedicate al Mito) e ha invitato ad approfondire, nell’ambito dell’impegno per l’ “Officina del Mito”, previsto presso il Circolo degli Artisti, ipotesi di ricerca legate a un “Nuovo Rinascimento”. 


          A Silvia Ranzi, critico d’arte, è spettato infine il compito di tirare le fila dell’esperienza della Mostra Collettiva e della riflessione sviluppata intorno al tema del Mito ( si veda sul Blog:
http://poesia3002.blogspot.it/2016/11/silvia-ranzi-e-lofficina-del-mito.html). Ha così concluso : “Il Mito in ultima analisi è dunque un fenomeno che si verifica su scala globale dall’antichità ad oggi: un linguaggio simbolico attraverso cui l’uomo crea una struttura interpretativa del mondo in tutte le sue sfaccettature  dal punto di vista cosmologico, sociale, politico ed artistico. L’Arte comunque non rinuncia ad una seduzione intrinseca: ovvero interpreta il Mito, lo include, dialettizza con la sua dimensione arcana, elitaria o popolare, antropologica, storico-filosofica, ideale, lo metabolizza e lo reinventa a tal punto da rincorrere l’idea stessa di diventare, essa stessa, Mito. Per attualizzare nella dimensione del cultura di massa  odierna si può affermare, come attesta la citazione di  Joseph Campbell, saggista e storico delle religioni statunitense: I MITI SONO SOGNI PUBBLICI, I SOGNI SONO MITI PRIVATI”.
          Molta soddisfazione hanno espresso  infine i numerosi partecipanti all’incontro, convinti della validità dell’iniziativa e della opportunità di proseguire, presso il Circolo di Firenze, l’esperienza dell’Officina del Mito.




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