giovedì 7 agosto 2014

"CALCIO E ACCIAIO"- Presentazione domenica 10 ag., ore 21. La recensione di R. Mosi


Domenica 10 agosto 2014 Ore 21.00
Giardini Ex Pro Patria Piombino  
PRESENTAZIONE DEL LIBRO

Calcio e Acciaio
Dimenticare Piombino 
di Gordiano Lupi 
Presentato al Premio Strega 2014 
Presenti l’autore Gordiano Lupi, il critico Fabio Canessa e i dirigenti dell'Associazione Culturale Amicizia nel Mondo 
Pag. 200 – Euro 12,50 – Acar Edizioni, 2014 (Milano)
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Piombino riconquista la memoria e … dimentica Silvia Avallone
Recensione di Roberto Mosi

Il libro si apre con la dedica dell’autore: A mia madre, che da anni mi tormenta: “Perché non scrivi una bella storia d’amore?”. Il romanzo è davvero una storia d’amore, tenera e appassionata, che si rivolge però non a una donna, ma al calcio e alla città di Piombino. Il protagonista, figlio di un operario delle acciaierie, ha fatto carriera nel mondo del calcio, ha mosso i primi passi sul tappeto d’erba dello stadio Magona di Piombino per arrivare a San Siro, nella squadra dell’Inter. Il successo che raggiunge e il notevole benessere economico non stravolgono la visione del calcio che aveva fin da ragazzo. Per lui questo sport rappresenta uno stile di vita, fondato su impegno, sacrificio e lealtà, tanto è vero cha a fine carriera tornerà alla sua città d’origine per allenare la squadra del Piombino con totale dedizione e rigore. I valori che vive nel gioco del calcio sono in definitiva gli stessi che ha assorbito fin dall’infanzia: l’impegno, l’onestà, la solidarietà e che sono tipici della Piombino operaia degli anni Sessanta. Lo sguardo che rivolge alla sua città è di un innamorato, che accetta per intero l’ambiente nel quale vive, dai fumi e gli odori della lavorazione dell’acciaio, ai profumi e i colori delle scogliere e delle spiagge più belle. Tuttavia è la malinconia, il sentimento prevalente, che grava sulle vicende personali e sugli avvenimenti locali e nazionali. Se per un verso il mondo del calcio è travolto dagli scandali e dalle violenze, la città precipita in un forte declino per la crisi delle acciaierie. Nella disperazione del presente sembrano dare conforto al protagonista i ricordi del tempo passato, gli affetti e gli amori ormai svaniti, l’orgoglio per l’appartenenza a una società animata da forti passioni e dalla speranza di un riscatto. L’immagine emblematica della storia è lo stesso stadio: “lo Stadio Magona era considerato il migliore campo di calcio della Toscana dopo il Comunale di Firenze". Ora è un terreno di gioco zeppo di buche, poco erboso, impraticabile dopo un breve acquazzone”. L’incontro finale con un personaggio che giunge da lontano, accende tuttavia una scintilla di speranza.
La lettura del libro”Calcio e acciaio. Dimenticare Piombino”, richiama immediatamente fatti di cronaca oggi all’attenzione nazionale e altri romanzi e film sull’argomento. Il lavoro di Gordiano Lupi si distingue però dagli altri per il rapporto coinvolgente con la memoria, per la rivendicazione di una storia unica nel suo genere, per l’amore con cui si parla della città, terreno fertile ancora per coltivare semi di speranza. Questi contenuti sono sostenuti da una forma narrativa che evoca con equilibrio e maestria, immagini e sentimenti senza ricorrere ad atteggiamenti stilistici a effetto, spesso presenti nella produzione letteraria più recente.
Gordiano Lupi vive a Piombino, dove dirige le Edizioni Il Foglio Letterario, collabora con la Stampa, ha tradotto vari autori cubani.
Il romanzo è stato segnalato per il Premio Strega.

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