Domenica 10 agosto
2014 Ore
21.00
Giardini Ex Pro Patria Piombino
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
Calcio e
Acciaio
Dimenticare
Piombino
di Gordiano
Lupi
Presentato al Premio Strega
2014
Presenti l’autore Gordiano
Lupi, il critico Fabio Canessa e i dirigenti dell'Associazione Culturale
Amicizia nel Mondo
Pag. 200 – Euro 12,50 – Acar Edizioni, 2014
(Milano)
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Piombino riconquista la memoria e … dimentica Silvia
Avallone
Recensione di Roberto Mosi
Il libro si apre con la dedica dell’autore: A mia madre, che da anni mi tormenta:
“Perché non scrivi una bella storia d’amore?”. Il romanzo è davvero una
storia d’amore, tenera e appassionata, che si rivolge però non a una donna, ma
al calcio e alla città di Piombino. Il protagonista, figlio di un operario
delle acciaierie, ha fatto carriera nel mondo del calcio, ha mosso i primi
passi sul tappeto d’erba dello stadio Magona di Piombino per arrivare a San
Siro, nella squadra dell’Inter. Il successo che raggiunge e il notevole
benessere economico non stravolgono la visione del calcio che aveva fin da
ragazzo. Per lui questo sport rappresenta uno stile di vita, fondato su
impegno, sacrificio e lealtà, tanto è vero cha a fine carriera tornerà alla sua
città d’origine per allenare la squadra del Piombino con totale dedizione e
rigore. I valori che vive nel gioco del calcio sono in definitiva gli stessi
che ha assorbito fin dall’infanzia: l’impegno, l’onestà, la solidarietà e che
sono tipici della Piombino operaia degli anni Sessanta. Lo sguardo che rivolge
alla sua città è di un innamorato, che accetta per intero l’ambiente nel quale
vive, dai fumi e gli odori della lavorazione dell’acciaio, ai profumi e i
colori delle scogliere e delle spiagge più belle. Tuttavia è la malinconia, il
sentimento prevalente, che grava sulle vicende personali e sugli avvenimenti
locali e nazionali. Se per un verso il mondo del calcio è travolto dagli
scandali e dalle violenze, la città precipita in un forte declino per la crisi
delle acciaierie. Nella disperazione del presente sembrano dare conforto al
protagonista i ricordi del tempo passato, gli affetti e gli amori ormai
svaniti, l’orgoglio per l’appartenenza a una società animata da forti passioni
e dalla speranza di un riscatto. L’immagine emblematica della storia è lo stesso
stadio: “lo Stadio Magona era considerato
il migliore campo di calcio della Toscana dopo il Comunale di Firenze".
Ora è un terreno di gioco zeppo di buche, poco erboso, impraticabile dopo un
breve acquazzone”. L’incontro finale con un personaggio che giunge da
lontano, accende tuttavia una scintilla di speranza.
La lettura del libro”Calcio e acciaio. Dimenticare
Piombino”, richiama immediatamente fatti di cronaca oggi all’attenzione
nazionale e altri romanzi e film sull’argomento. Il lavoro di Gordiano Lupi si
distingue però dagli altri per il rapporto coinvolgente con la memoria, per la
rivendicazione di una storia unica nel suo genere, per l’amore con cui si parla
della città, terreno fertile ancora per coltivare semi di speranza. Questi
contenuti sono sostenuti da una forma narrativa che evoca con equilibrio e
maestria, immagini e sentimenti senza ricorrere ad atteggiamenti stilistici a
effetto, spesso presenti nella produzione letteraria più recente.
Gordiano Lupi vive a Piombino, dove dirige le Edizioni Il Foglio Letterario, collabora
con la Stampa, ha tradotto vari
autori cubani.
Il romanzo è stato segnalato per il Premio Strega.
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