mercoledì 4 settembre 2024

Les "Trois Princesses françaises à Florence" (Pontecorboli) au Caffè Letterario delle Murate. Jacopo, Graziano et Roberto présents, avec Sylvia Boucot, Carolina, Paolina et Elisa Bonaparte - 3 septembre 2024


 Le "Tre principesse francesi" al Caffè Letterario delle Murate. Jacopo, Graziano e Roberto hanno presentato, con Sylvia Boucot, Carolina, Paolina ed Elisa Bonaparte - 3 sett. 2024

L'incontro al Caffè è iniziato con la lettura dell' incipit del libro da parte di Graziano Dei:

 Capitolo I

L’azzurro del mare 

        È una mattina diversa dalle altre. Nella notte si è calmata la bufera sul mare e presto i raggi del sole hanno raggiunto la mia stanza. Come ogni giorno mi sono occupata degli animali e dei lavori quotidiani per la casa; ora ho un po’ di tempo tutto per me. Mi viene naturale pensare ancora una volta a lontani ricordi, alle straordinarie vicende della mia vita lontana da qui, in giro per il mondo. Mio marito riposa nel vicino cimitero della chiesa, sulla strada per il paese, mi ha lasciato da poco, un anno fa, in una mattina come questa piena di luce, invasa da un intenso azzurro, dal mare alla nostra collina.

        Nel silenzio della casa, il mio è un continuo parlare con lui, come fosse ancora al mio fianco, lo interrogo, mi consiglio, gli dico cosa mi passa per la mente, dò voce, ne sono certa, al suo pensiero. Questa mattina ho deciso – anzi, abbiamo deciso – di dare aria all’armadio nell’angolo della camera, aprire i cassetti rimasti chiusi da quando facemmo ritorno in Normandia dopo la morte a Firenze, il 18 maggio 1839, della regina Carolina Bonaparte Murat. Poco dopo l’arrivo, si manifestarono i primi sintomi della malattia di mio marito, che in solo tre mesi, dopo molti patimenti, lo portò alla morte.

        Non c’era stato il tempo di dare un ordine ai tanti ricordi, alle infinite testimonianze di una vita che avevamo portato con noi dopo il lungo periodo trascorso al servizio della famiglia dell’imperatore, delle tre sorelle, le principesse Elisa Baciocchi, Paolina Borghese e Carolina Murat, in particolare. Jean Pierre d’Hautmesnil, mio marito, era stato sovraintendente alle finanze e, per un certo periodo, quando Elisa era diventata granduchessa di Toscana, dal 1809 al 1814, aveva svolto il ruolo di prefetto della provincia di Lucca.  Negli stessi anni sono stata dama di compagnia di Elisa e, alla sua morte, di Paolina e poi di Carolina.

        Nei cassetti dell’armadio erano finiti, alla rinfusa, appunti di viaggio, cartine geografiche, pagine di diario, diplomi, giornali, quaderni con tracce di racconti e di commedie insieme a disegni, medaglie, corrispondenza. Ben altri erano stati i nostri progetti, si era pensato di riorganizzare le stanze della casa, l’arredamento, dando risalto a queste testimonianze, raccogliendo i documenti in appositi album, mettendo in cornice disegni e medaglie, tutto quanto aveva segnato, in un momento cruciale della storia della Francia e dell’Europa, la nostra vita al servizio di donne straordinarie.









 










1 commento:

  1. Capitolo I
    L’azzurro del mare

    È una mattina diversa dalle altre. Nella notte si è calmata la bufera sul mare e presto i raggi del sole hanno raggiunto la mia stanza. Come ogni giorno mi sono occupata degli animali e dei lavori quotidiani per la casa; ora ho un po’ di tempo tutto per me. Mi viene naturale pensare ancora una volta a lontani ricordi, alle straordinarie vicende della mia vita lontana da qui, in giro per il mondo. Mio marito riposa nel vicino cimitero della chiesa, sulla strada per il paese, mi ha lasciato da poco, un anno fa, in una mattina come questa piena di luce, invasa da un intenso azzurro, dal mare alla nostra collina.

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