lunedì 27 marzo 2023

L'Officina del Mito: "I mille volti di Antigone": CATALOGO della Mostra al Circolo degli Artisti "Casa di Dante"


Catalogo della Mostra  25 marzo - 6 aprile . TESTO


Antigone, figlia di Edipo - Opera in mostra


Antigone in scena

 

     A Pisa, in piazza dei Cavalieri, rivive Antigone con il suo dramma. Un gruppo di studenti rappresenta appunto nella piazza una sua versione dell’opera di Sofocle, tracciando così un ponte fra Tebe e Pisa, la città fondata, secondo la leggenda, da profughi tebani. E non vi è anche una analogia fra la fine di Antigone e quella del conte Ugolino, morto proprio nella Torre della Fame? Assume un valore di attualità dirompente la storia di Antigone che lotta contro il potere per i principi in cui crede, in questo periodo che vede la lotta delle donne iraniane.

     Nella Mostra “I mille volti di Antigone” presso il Circolo degli Artisti Casa di Dante, a cura dell’Officina del Mito, le figure dei protagonisti del dramma – Antigone, Creonte, Ismene, Emone, Tiresia, il Coro - sono interpretate da attori particolari: manichini fotografati nelle vetrine dei negozi di moda di Firenze, stagione 2004-2005.

     Questa proposta è una mia interpretazione del mito, è in sintonia con gli interessi che animano i miei lavori, dalla fotografia, al racconto. Propongo nella Mostra, insieme alle fotografie, il libro sostenibile, diffuso online: “ANTIGONE”. Da Tebe, la Fonte di Edipo, a Pisa, la Torre della Fame.

     In questo passaggio, alla fine del  monologo di Antigone, l’essenza del libro: “Vedete, fui posta davanti a un problema immutato nel tempo, di dimensione universale: fino a che punto lo Stato con le sue leggi più o meno arbitrarie può forzare a compiere atti aberranti, contrari alla voce individuale e alla voce della natura? È una domanda che vale da Tebe, la mia città, ad Auschwitz. Sempre e comunque bisogna sottomettersi alle leggi, anche quando queste comportano sacrilegio o sterminio? E in questo caso, che ne è della scelta e della libertà morale di ogni singolo individuo?”




 

1 commento:

  1. Antigone in scena

    A Pisa, in piazza dei Cavalieri, rivive Antigone con il suo dramma. Un gruppo di studenti rappresenta appunto nella piazza una sua versione dell’opera di Sofocle, tracciando così un ponte fra Tebe e Pisa, la città fondata, secondo la leggenda, da profughi tebani. E non vi è anche una analogia fra la fine di Antigone e quella del conte Ugolino, morto proprio nella Torre della Fame? Assume un valore di attualità dirompente la storia di Antigone che lotta contro il potere per i principi in cui crede, in questo periodo che vede la lotta delle donne iraniane.
    Nella Mostra “I mille volti di Antigone” presso il Circolo degli Artisti Casa di Dante, a cura dell’Officina del Mito, le figure dei protagonisti del dramma – Antigone, Creonte, Ismene, Emone, Tiresia, il Coro - sono interpretate da attori particolari: manichini fotografati nelle vetrine dei negozi di moda di Firenze, stagione 2004-2005.
    Questa proposta è una mia interpretazione del mito, è in sintonia con gli interessi che animano i miei lavori, dalla fotografia, al racconto. Propongo nella Mostra, insieme alle fotografie, il libro sostenibile, diffuso online: “ANTIGONE”. Da Tebe, la Fonte di Edipo, a Pisa, la Torre della Fame.
    In questo passaggio, alla fine del monologo di Antigone, l’essenza del libro: “Vedete, fui posta davanti a un problema immutato nel tempo, di dimensione universale: fino a che punto lo Stato con le sue leggi più o meno arbitrarie può forzare a compiere atti aberranti, contrari alla voce individuale e alla voce della natura? È una domanda che vale da Tebe, la mia città, ad Auschwitz. Sempre e comunque bisogna sottomettersi alle leggi, anche quando queste comportano sacrilegio o sterminio? E in questo caso, che ne è della scelta e della libertà morale di ogni singolo individuo?”

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