Nebbie all’Osmannoro
Spirali di nebbia
il respiro dei fossi putridi.
Fari rossi,
l’angoscia del nulla.
Alla curva svaniscono
i fanali. Mi fermo.
Il corbezzolo ha frutti
che si sciolgono in bocca.
Il corpo galleggia nell’aria.
Arrivano altri fanali,
si spengono.
Mani afferrano i frutti.
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