domenica 8 dicembre 2013

14 maggio 1814, 200 anni dall'arrivo di Napoleone all'isola d'Elba


"In queste acque della rada davanti al porto, la sera del 3 maggio 1814 arrivò dalla Francia, dal quadrante nord, e gettò le ancore, la fregata inglese Undauted: portava Napoleone verso il suo nuovo regno insieme con alcuni fedeli compagni, il generale Bertrand, il conte Drouot, il tesoriere Peyrusse.
Alla luce ancora del sole Napoleone poté vedere dalla nave le possenti fortificazioni: Forte Stella, Forte Falcone, Fronte di terra, Forte della Linguella, incastonati in un paesaggio dai colori tipici di un’isola del mediterraneo. Dalla bocca del porto alzando poi lo sguardo in alto dalla parte del mare aperto, scorse il basso profilo della Palazzina dei Mulini, posta in una posizione incantevole e allo stesso tempo strategica, nella verde sella che la collina forma fra il Forte Stella e il Forte Falcone.

Dopo il Castello di Fontainebleau, in Francia, che aveva lasciato tredici giorni prima rivolgendo un accalorato saluto ai suoi soldati, sarebbe stata la sua prossima residenza. Quando arrivò poi l’oscurità, la notte fu rischiarata da un’infinità di luci, piccole e grandi, appese alle finestre delle case per significare l’eccezionalità dell’evento.
Il giorno successivo fu innalzata la nuova bandiera sul Forte Stella, bianca divisa in due triangoli da una striscia rossa, ognuno ornato da tre api d’oro. Nel primo pomeriggio Napoleone scese dall’Undauted, salutato dai colpi di cannone della fregata e dagli hurrah dei marinai inglesi. Un corteo di barche con le bandiere sventolanti, fra grida festanti e il suono degli strumenti musicali di alcuni, fece da scorta alla sua imbarcazione. Quando giunse alla bocca del porto, gli apparve lo spettacolo della folla di cittadini esultanti assiepata sui moli, tutto intorno all’ovale dell’antica darsena. Le grida di saluto e gli evviva l’Imperatore erano ripetuti dall’eco sonora delle mura del porto. Era ad attenderlo il maire Pietro Traditi, che gli fece dono delle chiavi della città, con le autorità dell’isola. L’intero clero dell’isola lo scortò poi sotto un gran baldacchino fino al Duomo, la chiesa intitolata alla Natività di Maria, dove fu celebrato un solenne Te Deum di ringraziamento. Terminata la cerimonia, si diresse al palazzo municipale, scelto provvisoriamente per sua residenza fra due file di guardia nazionale, con i balconi e le finestre delle case addobbate con drappi e tappeti.

Ogni anno, il pomeriggio del 4 maggio, è ricordato lo sbarco dell’Imperatore nell’isola con una manifestazione in costume che si svolge nello specchio d’acqua e sui moli dell’antica darsena."
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Alla Libreria Salvemini (dall'Arco di San Pierino):
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