Concerto per Baratti
I Tempo, La fonte di San Cerbone
Secondo e terzo movimento
II.
La fonte
borbotta ricorda:
“Sgorga l’acqua improvvisa
copre il corpo di
Cerbonio
alla vista dei Barbari
dopo il trasporto dall’Elba.”
Barbari sulla
spiaggia
biondi capelli
sciolti
sulle groppe dei
cavalli
la campana di
Populonia
grida la furia
degli invasori.
La condanna di
Totila
alla fossa delle
belve:
“L’enorme orso l’assalì
si fermò cadde ai piedi
un agnello mansueto.”
Bambini
costruiscono
castelli di
ciottoli neri
sulla spiaggia
da abbattere
uno a uno come i
racconti
dei padri
arrivati dal nord.
Barbari biondi
nel bunker
mani alla
mitragliatrice
sfavilla il mare
davanti
cantano le
cicale assetate
borbotta pensosa
la fonte.
III.
La fonte canta
Flora
l’amore del
pescatore:
“La notte di plenilunio
di maggio portate con voi
mazzi di fiori colorati.”
“Gigli bianchi gettate
per la candida pelle
gerbere per l’azzurro
degli occhi
margherite
per i sogni di fanciulla.”
Giunse la
mattina presto
la brocca sulla
testa
porse l’acqua al
pescatore
sceso a terra
dalla barca
per dissetarsi
alla fonte.
“Spargete rose rosse
per la fiamma d’amore
violette per l’attesa
non–ti–scordare-di-me
per l’abbraccio delle onde.”
Le onde tremule
del mare
fasciano il
corpo di Flora
formano un
cerchio di fiori
una lenta
processione
dolce il canto
della fonte.
(Roberto Mosi)
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