martedì 24 gennaio 2023

Il tremendo re Radagaiso di Guerrini, Libreria Salvemini - Presentazione del libro "Barbari" con Chiostri e Campinoti - Il commento di Nicoletta Manetti

Re Radagaiso disegnato da Enrico Guerrini

La locandina dell'incontro

L'autore



Libreria Salvemini: Jacopo Chiostri, Roberto Mosi, Renato Campinoti e Mauro


       Libreria Salvemini



La battaglia del Pian del Mugnone, sotto Fiesole, 406 d.C., di Enrico Guerrini


La battaglia di Giorgio Vasari, Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio


Rufo, il protagonista del libro, nella sua villa di Montereggi, in alto Vetta le Croci (Guerrini)


Mappa geografica dell'epoca


Il generale Stilicone, la moglie Serena e il figlio Eucherio (Guerrini)


Il Sentiero di Stilicone, da Fiesole all'Olmo


Stilicone e Radagaiso (Guerrini)


La recensione al libro di jacopo Chiostri, in Toscana Nuova, dic. 2022


La recensione di Renato Campinoti


Segnaletica sul Sentiero di Stilicone


Scheda editoriale del libro

BARBARI

Dalle Steppe a Florentia alla porta Contra Aquilonem

Roberto Mosi - Masso delle Fate Edizioni, 2022, pagg.90, 12

info@massodellefate.it ; t. 055 8734952

 

Sono arrivati i barbari a migliaia e migliaia dai lontani confini dell’Impero romano, comandati dal re Radagaiso!

Hanno invaso l’Italia del nord devastando e depredando e si stanno per muovere verso Roma per infliggere un colpo mortale alla potenza più grande che l’umanità abbia mai conosciuto. Sulla strada per Roma si trova Florentia, centro importante della Tuscia.

Rufo, il protagonista del libro, parla dei momenti di terrore che sta vivendo la città; ha combattuto a fianco di famosi comandanti romani, come il generale Stilicone, e ha presto parte a prestigiose ambascerie presso altri popoli. Nell’anno 405 d.C., quando i barbari irrompono in Italia, si è già ritirato dall’esercito, partecipa alla vita politica di Florentia e dedica gran parte del suo tempo alla cura dei suoi possedimenti sulle colline di Fiesole.

Al centro del racconto di Rufo l’arrivo di Radagaiso davanti a Florentia, la resistenza eroica dei cittadini nelle lunghe, infinite settimane dell’assedio in attesa dell’arrivo dell’esercito romano comandato da Stilicone e la sanguinosa battaglia nella valle del Mugnone, presso la città di Fiesole, nella quale il re Radagaiso è sconfitto e fatto prigioniero. E’ l’ultima vittoria di Roma contro i barbari, prima del crollo finale dell’impero!

Nelle parole di Rufo si coglie la nostalgia per il mondo del passato legato alla gloria di Roma e nel contempo sono messi in evidenza argomenti che sentiamo ancora attuali, di rilievo per la nostra epoca: lo scontro fra religioni, il crollo di grandi potenze, la migrazione di interi popoli. Un aspetto questo che rende particolarmente interessante il romanzo.

 

Libreria Feltrinelli, via de’ Cerretani 4 Firenze

Libreria Salvemini, piazza Salvemini 18 (Arco di San Pierino), Fi


                                                          Copertina del libro

* * * * *

                                      Il luogo, oggi, della battaglia


“BARBARI”, Roberto Mosi - Commento di Nicoletta Manetti

 

Ogni libro di Roberto Mosi è un invito a un viaggio, per mete mai uguali, ogni volta sorprendenti. Le sue pagine si fanno tappeto volante. Dove ci porta stavolta? Non lontano geograficamente - protagonista è la sua città, Firenze - ma lontanissimo nel tempo, in un’epoca di cui conoscevo pochissimo e comunque  poco trattata e descritta finora se non nei saggi storici. Siamo nella Florentia romana del 410 d.c. Dall’alto del nostro tappeto volante vediamo Rufo che, dopo una vita spedizioni militari e ambascerie a difesa dell’Impero, finalmente può godere agi e riposo nella sua bella villa di Montereggi, sulle pendici di Faesulae. Sono appena terminati i lavori di restauro dopo la devastazione a opera dei barbari, quattro anni prima. Nella “stanza dei ricordi”, affacciata sulla campagna che pare un anfiteatro ad abbracciare il Mugnone, la sua mente  torna a quei giorni terribili, quando la terra aveva tremato di terrore per l’imminente arrivo dei Goti, diretti a Roma. Si sapeva che insieme a loro, guidati dal feroce re Radagaiso, sarebbe arrivato l’inferno, già divampato a Mutina e poi a Bononia. Solo l’abilità del generale Stilicone e la grandezza dell’esercito romano erano riusciti a fermare sotto le mura di Florentia l’assalto dei barbari, che furono sterminati. Testimoni le diecimila croci sul monte alle spalle della villa di Rufo. L’ultima vittoria dei romani prima della fine.

Le descrizioni sono minuziose, tali da restituirci un mondo tridimensionale, ma la scrittura non perde mai di leggerezza. Questa la cifra di Mosi: porgere la cultura con semplicità. E la lettura dei suoi libri è sempre piacevolissima.





1 commento:

  1. Sono arrivati i barbari a migliaia e migliaia dai lontani confini dell’Impero romano, comandati dal re Radagaiso!

    Hanno invaso l’Italia del nord devastando e depredando e si stanno per muovere verso Roma per infliggere un colpo mortale alla potenza più grande che l’umanità abbia mai conosciuto. Sulla strada per Roma si trova Florentia, centro importante della Tuscia.

    Rufo, il protagonista del libro, parla dei momenti di terrore che sta vivendo la città; ha combattuto a fianco di famosi comandanti romani, come il generale Stilicone, e ha presto parte a prestigiose ambascerie presso altri popoli. Nell’anno 405 d.C.,

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