Il critico ha illustrato in maniera approfondita il tema
del Sogno, cardine dell’iniziativa:
“Con
l’avvento della Psicanalisi il sogno è stato definito la “via regia”
verso
l’inconscio. Per la sua configurazione simbolica ed allegorica il Sogno conosce
un filo diretto con le Arti visive del primo ‘900.
Il sogno ha interpellato
nella storia dell’uomo, fin dall’antichità, la ricerca del senso premonitore
dell’esistere, indirizzando la sua visionarietà anche nel segno del
Soprannaturale, quale veicolo di presagi e illuminazioni connessi
all’equilibrio psicofisico dell‘individuo e al suo conseguente agire morale.
Con C.G. Jung la materia onirica assurge a eredità degli archetipi di natura
universale: dal destino individuale ai valori e ai rituali etico sociali che
sostanziano i modelli di comportamento collettivi."
Nei
giorni della Mostra, l’11 aprile, si è tenuto un incontro molto partecipato
sulla poesia, con raffigurazioni coreografiche, legato al tema “La parola
poetica: profezia di senso”.
Fra
i partecipanti all’incontro, Roberto Mosi ha presentato la poesia “La Sterpaia”
tratta dalla recente raccolta “Navicello Etrusco”, Il Foglio Edizioni: un
gruppo di operai senza lavoro, costruiscono un povero presepe sulla spiaggia,
con i resti di naufragi portati dal mare, davanti al fantasma dell’acciaieria
di Piombino che si vede in lontananza, con gli altiforni spenti:
La
spiaggia della Sterpaia (Dal "Navicello Etrusco")
La
capanna, tronchi e rami
d’albero
portati dal mare
tegole,
embrici di un naufragio
sulla
spiaggia della Sterpaia,
bagno
del Nano Verde.
Il
falò illumina il bambino
la
mamma, Maria, giunti dalla Palestina
su
un barcone di migranti.
Intorno
il villaggio di sabbia
il
disegno di strade e capanne
di
animali in cammino
nel
profumo di alghe e conchiglie
di
pini e macchie sempre verdi.
Lontano
le luci affacciate
sul
golfo, stelle comete il volo
degli
aerei in arrivo da oriente.
Spente
le fiamme dell’alto forno.
Davanti
a noi un ammasso
nero,
scheletri e antenne
rugginose.
Siamo il popolo
del
non lavoro, portiamo
in
dono al bambino
la
rabbia per le sconfitte
per
la vita ai margini del villaggio.
Dal
largo del mare le orate
guardano
stranite, costrette
nelle
vasche d’allevamento
Il
Nano Verde,la giacca
sonante
di sonagli
batte
le mani e sorride
dalla
cima dei pini.
L’incontro
di poesia “La parola poetica: profezia di senso”, che ha raccolto vivi
applausi, è stato registrato da “Sesto Tv” con il video Youtube riportato
all’indirizzo: https://youtu.be/03PYSJuLSZQhttps://youtu.be/03PYSJuLSZQ . L’intervento
di Roberto Mosi, “La Sterpaia”, è quasi al termine del video (da 1:13.50 a
1:17.00).
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