Il
silenzio dipinto delle pagine
Silenzio seducente del
quadro
nel
rumore di folla del Salone.
Pittore
senza arte, compone
dall’arte
di più pittori
da
un frammento del mondo
da
prospettive inattese.
Dipinge
con la parola
per
pennello la parola
per
colore il suono della voce.
Silenzio sonoro del
porto.
Nessun
confine, terra e mare
l’acqua
penetra le case, oltre
i
tetti gli alberi dei battelli.
Barche
tra i flutti, la sabbia
bagnata
riflette le chiglie,
una
nave lontana nascosta
ora dagli
edifici, sembra
avanzare
in mezzo alla città.
Più
lontano tratti neri,
bianchi
di spume, di nebbia
compongono
lo slancio
della
nave verso il cielo.
Silenzio ambiguo del
ritratto.
Acquerello
pieno d’incanto,
soggetto
singolare, seducente
fascino
da scoprire di giovane
donna
non bella, il copricapo
orlato
dal nastro color ciliegia,
la
sigaretta accesa
nella
mano coperta dal guanto.
Travestimento
per il ballo?
Un’attrice
d’altri tempi
a
mezzo vestita da uomo?
Tratti
mascolini del volto,
forse
un giovane effeminato.
Liberta
dalla normalità.
Silenzio d’acqua delle
ninfee.
Cinque,
sei tele per dipingere
inseguendo
l’attimo,
la
sorpresa dell’inatteso.
Una
tela, un pennello diversi
al
variare dei brandelli di cielo,
il
passare di una nuvola
l’improvvisa
folata di vento.
La
superficie s’increspa
s’infrange
in piccole onde
si
sgualcisce il telo di seta
i
colori si accendono vivi.
Silenzio simbolo di
seduzione.
Danza
il corpo segnato
da
simboli misteriosi,
danza
una rosa in mano
in
attesa del carnefice,
danza
davanti ad Erode
gli
occhi accesi di brace,
danza
per la decapitazione,
danza
per la testa che brilla
di
un’aureola di gloria.
Dipinti,
acquerelli, disegni
si
moltiplicano: la danzatrice
torna
a sollevare il braccio,
a
muovere passi fatali.
Silenzio della pagina
scritta.
Regno
della lenta cognizione
per
l’occhio educato alla pittura,
si
stacca dal ritmo usuale
del
tempo, dello spazio
nel laboratorio aperto
per
la nuova creazione,
conquista
immagini
convergenti
in mille rivoli,
allontana
di pagina in pagina
il soffio silenzioso della morte.
Roberto Mosi, Il
silenzio dipinto delle pagine, in AA. VV. (a cura di Giuliano Brenna e
Roberto Maggiani), Salon Proust, www.laRecherche.it , n. 139, Roma 2013, pagg. 28-33.
Proust nell’atelier
del pittore Eltsir
“Salon Proust” è il titolo dell’Antologia pubblicata,
in forma di e-Book, nel 2013 dalle edizioni www.laRecherche.it,
per il 142° anniversario della nascita (10 luglio 1871) dello scrittore. I
Salon erano esposizioni periodiche e sappiamo che Proust, ammiratore dell’arte
contemporanea, era un assiduo frequentatore di queste mostre, dalle quali
filtrava poi nei suoi libri, descrizioni più o meno evidenti, delle opere che
più lo colpivano; in particolare, dai pittori suoi contemporanei creò il
personaggio di Eltsir, che compare nel libro All’ombra delle fanciulle in fiore. In occasione della celebre
visita del Narratore all’atelier di Eltsir, durante la vacanza a Balbec,
assistiamo a una sorta d’inventario di quadri ma anche a una specie di Salon,
in cui la voce narrante ci racconta le tele esposte. Nella Recherche è da dire, emerge un rinvio preciso all’arte di Vermeer –
detto da alcuni “il pittore del silenzio” – e al suo famoso quadro “La veduta
di Delft”. Ci sembra che la passione di Proust per la pittura riveli la
vicinanza della sua scrittura a quest’arte, il suo carattere pittorico, spesso
le frasi hanno autentici colori, spessori di pennellate, chiaroscuri ed
evanescenze, soprattutto impressionistiche insieme a “splendori” fiamminghi. La Recherche, insomma, come un Salon, in
cui Proust esponeva i suoi quadri, fatti di parole, ma condivideva lo spazio
che andava creando con altri pittori, contemporanei e no.
l silenzio dipinto delle pagine
RispondiEliminaSilenzio seducente del quadro
nel rumore di folla del Salone.
Pittore senza arte, compone
dall’arte di più pittori
da un frammento del mondo
da prospettive inattese.
Dipinge con la parola
per pennello la parola
per colore il suono della voce.
Silenzio sonoro del porto.
Nessun confine, terra e mare
l’acqua penetra le case, oltre
i tetti gli alberi dei battelli.
Barche tra i flutti, la sabbia