domenica 16 febbraio 2025

"Il silenzio dipinto delle pagine": Vermeer ispira Enrico & Roberto - Il video "Poesie 2009-2016", Ladolfi // "De geschilderde stilte van de pagina's": Vermeer inspireert Enrico & Roberto - De video "Gedichten 2009-2016", Ladolfi


 

Il silenzio dipinto delle pagine

 

Silenzio seducente del quadro

nel rumore di folla del Salone.

Pittore senza arte, compone

dall’arte di più pittori

da un frammento del mondo

da prospettive inattese.

Dipinge con la parola

per pennello la parola

per colore il suono della voce.

 

Silenzio sonoro del porto.

Nessun confine, terra e mare

l’acqua penetra le case, oltre

i tetti gli alberi dei battelli.

Barche tra i flutti, la sabbia

bagnata riflette le chiglie,

una nave lontana nascosta

ora dagli edifici, sembra

avanzare in mezzo alla città.

Più lontano tratti neri,

bianchi di spume, di nebbia

compongono lo slancio

della nave verso il cielo.

 

Silenzio ambiguo del ritratto.

Acquerello pieno d’incanto,

soggetto singolare, seducente

fascino da scoprire di giovane

donna non bella, il copricapo

orlato dal nastro color ciliegia,

la sigaretta accesa

nella mano coperta dal guanto.

Travestimento per il ballo?

Un’attrice d’altri tempi

a mezzo vestita da uomo?

Tratti mascolini del volto,

forse un giovane effeminato.

Liberta dalla normalità.

 

Silenzio d’acqua delle ninfee.

Cinque, sei tele per dipingere

inseguendo l’attimo,

la sorpresa dell’inatteso.

Una tela, un pennello diversi

al variare dei brandelli di cielo,

il passare di una nuvola

l’improvvisa folata di vento.

La superficie s’increspa

s’infrange in piccole onde

si sgualcisce il telo di seta

i colori si accendono vivi.

 

Silenzio simbolo di seduzione.

Danza il corpo segnato

da simboli misteriosi,

danza una rosa in mano

in attesa del carnefice,

danza davanti ad Erode

gli occhi accesi di brace,

danza per la decapitazione,

danza per la testa che brilla

di un’aureola di gloria.

Dipinti, acquerelli, disegni

si moltiplicano: la danzatrice

torna a sollevare il braccio,

a muovere passi fatali.

 

Silenzio della pagina scritta.

Regno della lenta cognizione

per l’occhio educato alla pittura,

si stacca dal ritmo usuale

del tempo, dello spazio

 nel laboratorio aperto

per la nuova creazione,

conquista immagini

convergenti in mille rivoli,

allontana di pagina in pagina

il soffio silenzioso della morte.

Roberto Mosi, Il silenzio dipinto delle pagine, in AA. VV. (a cura di Giuliano Brenna e Roberto Maggiani),  Salon Proust, www.laRecherche.it , n. 139, Roma 2013, pagg. 28-33.

Proust nell’atelier del pittore Eltsir

 

“Salon Proust” è il titolo dell’Antologia pubblicata, in forma di e-Book, nel 2013 dalle edizioni www.laRecherche.it, per il 142° anniversario della nascita (10 luglio 1871) dello scrittore. I Salon erano esposizioni periodiche e sappiamo che Proust, ammiratore dell’arte contemporanea, era un assiduo frequentatore di queste mostre, dalle quali filtrava poi nei suoi libri, descrizioni più o meno evidenti, delle opere che più lo colpivano; in particolare, dai pittori suoi contemporanei creò il personaggio di Eltsir, che compare nel libro All’ombra delle fanciulle in fiore. In occasione della celebre visita del Narratore all’atelier di Eltsir, durante la vacanza a Balbec, assistiamo a una sorta d’inventario di quadri ma anche a una specie di Salon, in cui la voce narrante ci racconta le tele esposte. Nella Recherche è da dire, emerge un rinvio preciso all’arte di Vermeer – detto da alcuni “il pittore del silenzio” – e al suo famoso quadro “La veduta di Delft”. Ci sembra che la passione di Proust per la pittura riveli la vicinanza della sua scrittura a quest’arte, il suo carattere pittorico, spesso le frasi hanno autentici colori, spessori di pennellate, chiaroscuri ed evanescenze, soprattutto impressionistiche insieme a “splendori” fiamminghi. La Recherche, insomma, come un Salon, in cui Proust esponeva i suoi quadri, fatti di parole, ma condivideva lo spazio che andava creando con altri pittori, contemporanei e no.


VIDEO "Poesie 2009-2016", Virginia Bazzechi

1 commento:

  1. l silenzio dipinto delle pagine



    Silenzio seducente del quadro

    nel rumore di folla del Salone.

    Pittore senza arte, compone

    dall’arte di più pittori

    da un frammento del mondo

    da prospettive inattese.

    Dipinge con la parola

    per pennello la parola

    per colore il suono della voce.



    Silenzio sonoro del porto.

    Nessun confine, terra e mare

    l’acqua penetra le case, oltre

    i tetti gli alberi dei battelli.

    Barche tra i flutti, la sabbia

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