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Il video riprende un brano del "Contrasto in ottava rima" di Renato Simoni, ispirato alla tenzone poetica fra Dante e Forese Donati: l'esibizione è nel corso della presentazione - promossa da "Sguardo e Sogno" - alla SMS di Ponte a Mensola, Firenze, del libro di Roberto Mosi: "Ogni sera Dante ritorna a casa. Sette passeggiate con il poeta", Edizioni Il Foglio, Piombino 2021. Il libro illustra sette passeggiate, nel periodo della pandemia, di un gruppo di amici per le strade di Firenze per riscoprire insieme a pagine emozionanti di poesia, i luoghi che videro Dante crescere come uomo, affermarsi come politico e poeta, fino alla condanna all'esilio.
La composizione porta il titolo "Dante e Mosi"; si riporta il testo completo.
"Composizione di Renato Simoni dopo la lettura dei sonetti
della tenzone poetica fra Dante e Forese Donati"
"Mosi e Dante"
(contrasto in Ottava Rima)
Mosi / Sono i' Mosi poeta fiorentino,
son stato dirigente alla Regione,
della cultura percorro il cammino,
di poetare colgo ogni occasione.
Omaggio porgo al mio concittadino,
col mio libello e grande devozione,
sei ora sette secoli distante
venerato, divino aedo Dante.
Dante / Voi, popolo gretto e ignorante,
mi cacciaste con fredda sicumera,
e tu, in modo altero e arrogante,
in casa mi rinchiudi ogni sera.
D'immobiliarista hai sembiante,
ma non è quella la mia casa vera,
dentro pavoneggiate come artisti,
fòri ciondolan torme di turisti.
Mosi / Col tuo severo accento mi rattristi;
concittadino son, per te poeta.
Tu questa lingua bella mi fornisti
ch'a sé l'anim'avvince e mi rallieta.
D'ingegno e iniziativa non sprovvisti
nel lockdown, ch'ogni incontro vieta,
le ore cupe c'hanno rallegrate
appresso a te le sette passeggiate.
Dante / Brillanti sono state le pensate,
non ti manca inver la fantasia;
Boccaccio in altro tempo ne ha narrate
in simile occasion di pandemia.
Allegre sono state le brigate,
ma far due passi cosa vo' che sia
per me che nel mio viaggio ho messo il viso
su Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Mosi / M'inchino a te che in modo ben deciso
il viaggio hai raccontato in cento canti,
ma io non sono stato mica assiso
e di libri ne ho già scritti tanti.
Di frequente la Musa mi ha sorriso,
su molte scene io ne meno vanto.
Se gli anni appresso non saranno avari
chissà ch'io mi ritrovi tra i tuoi pari.
Dante / Tanto gentile e tanto onesto pari,
in fede mia m'ispiri tenerezza.
Ma questo vezzo io non terrò guari
e dirtelo io vo' in tutta franchezza:
passati sono sette centenari,
di questo mondo io non ho contezza
e non mi stupirei se un giorno sia
ch'io trovi la statua tua accanto alla mia.
20 novembre 2021
Mosi / Sono i' Mosi poeta fiorentino,
RispondiEliminason stato dirigente alla Regione,
della cultura percorro il cammino,
di poetare colgo ogni occasione.
Omaggio porgo al mio concittadino,
col mio libello e grande devozione,
sei ora sette secoli distante
venerato, divino aedo Dante.