venerdì 3 luglio 2020

Video - Sinfonia per l'ex-Manicomio San Salvi di Firenze - Metafore e memoria




Video per l’ex-Manicomio San Salvi. Metafore e memoria

È stato diffuso all’inizio della settimana, il video “Sinfonia per l’ex-manicomio San Salvi di Firenze. Metafore e memoria”, accessibile liberamente da YouTube all’indirizzo:  https://youtu.be/QuIQYxszkDk .
Il video è realizzato presso uno dei padiglioni dell’ex-Manicomio di San Salvi, a Firenze, da Roberto Mosi e Nicoletta Manetti, con la collaborazione di Angiolo Pergolini per la ripresa e la musica.
Il riferimento è all’ultimo libro di Roberto Mosi “Sinfonia per San Salvi”, Edizioni Il Foglio. La pubblicazione, con il sottotitolo “Variazioni per parole e musica. “Litania per Piombino”, è dedicato a Carmelo Pellicanò, ultimo direttore dell’ospedale psichiatrico di Firenze ed è illustrato da 28 fotografie in bianco e nero che ritraggono padiglioni della vecchia struttura ospedaliera. L’opera nasce da un progetto sviluppato con Nicoletta Manetti, poetessa e scrittrice, la quale interviene nel libro con più contributi insieme a quello di Gordiano Lupi, “Litania su Piombino”.  
         Roberto Mosi, poeta e fotografo, è attratto ancora una volta dalla storia e dalle memorie di un non-luogo particolare, il parco di San Salvi, legato a processi di resistenza contro la disumanità dell’uomo, occupato oggi dai vecchi edifici dell’ex ospedale psichiatrico.
I quattro tempi della Sinfonia per San Salvi sono dedicati a quattro visioni della “Terra” – Desolata, Follia, Liberata, Riconquistata – e alternano ricostruzioni di vicende individuali e di comunità umane. Il motivo conduttore è quello dell’interrogarsi intorno alla follia, ai segni che l’uomo imprime nella città, nel suo incerto, drammatico, procedere fra follia e ragione, ora manifestazione di libera scelta, ora costrizione di regole imposte da istituzioni totali. E tanto più lo sguardo porta a scoprire passaggi di sconfitte e di disperazione, tanto più sono forti i tentativi di guardare verso l’alto, verso orizzonti di speranza, di liberazione, di riconquista della terra delle origini, dell’età dell’oro. Seguire questi percorsi così variegati, può dare come un senso di libertà nel passaggio da uno strumento espressivo all’altro, dalla poesia al racconto, alla fotografia, al canto; nel passaggio del testimone fra un autore e l’altro, come avviene nella presente esperienza compositiva, con l’intervento di Nicoletta Manetti, padrona di una capacità nel racconto che incanta e con quello di Gordiano Lupi che propone, da poeta, la commovente “Litania su Piombino”, testimonianza di un amore appassionato per la sua città straordinaria di mare.
Roberto Mosi dunque con Nicoletta Manetti e Angiolo Pergolini hanno realizzato con il video presentato nei giorni passati, un percorso suggestivo fra quelle che sono le testimonianze di un recente passato e la parola poetica scandita ad alta voce, ha rievocato “sul luogo” memorie che ancora colpiscono nel profondo, hanno richiamato metafore di fronte alla forza della vegetazione che sta conquistando i vecchi ruderi, raccogliendo su più versanti, ragioni di speranza.
Si è dimostrata questa, come dimostrano le immagini del video e le fotografie scattate nel percorso compiuto dai tre protagonisti – nel silenzio incredibile di questo non-luogo - un’esperienza intrigante e, per certi aspetti divertente. È un approccio forse nuovo oggi alla presentazione di un libro, denso di argomenti e di poetica, proprio in un periodo nel quale è difficile l’incontro con un pubblico.
Nel nostro caso, l’incontro è stato con la storia unica del luogo e con l’energia incredibile che mostrano le “erbacce” che circondano il posto, metafora della ricerca di riscatto e di libertà.




1 commento:

  1. Il riferimento è all’ultimo libro di Roberto Mosi “Sinfonia per San Salvi”, Edizioni Il Foglio. La pubblicazione, con il sottotitolo “Variazioni per parole e musica. “Litania per Piombino”, è dedicato a Carmelo Pellicanò, ultimo direttore dell’ospedale psichiatrico di Firenze ed è illustrato da 28 fotografie in bianco e nero che ritraggono padiglioni della vecchia struttura ospedaliera. L’opera nasce da un progetto sviluppato con Nicoletta Manetti, poetessa e scrittrice, la quale interviene nel libro con più contributi insieme a quello di Gordiano Lupi, “Litania su Piombino”.

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