Gustav Mahler in Val Fiscalina, 2008, dal libro curato dal Comune |
Gustav Mahler a Dobbiaco - "La casetta di composizione nel bosco, la capanna che lo accoglieva ogni giorno, in un profondo silenzio". 1908-1910
(LUGLIO 2020) - La
scorsa settimana ho dedicato alcuni giorni della mia vacanza sulle Dolomiti per
conoscere il luogo dove soggiornò Gustav Mahler, insieme alla moglie Alma, nelle
stagioni estive dal 1908 al 1910. Il musicista, in quel momento all’apice di
una luminosa carriera, che era nato in Boemia il 7 luglio 1860, prese alloggio
nella località di Carbonin Vecchia, non lontano a Dobbiaco, in Val Pusteria,
presso il maso dei coniugi Trenker.
Dobbiaco |
Nel
bosco si fece costruire “la casetta di composizione”, una capanna che lo
accoglieva ogni giorno, in un profondo silenzio.
La casetta di composizione nel bosco - Fotografia presso il Maso |
Il paese aveva una posizione strategica per la scoperta del paesaggio dolomitico e per
soddisfare la sua passione di escursionista, con la vicinanza di sentieri
meravigliosi nella Val Fiscalina, presso il lago di Dobbiaco, per raggiungere
la visione delle Tre Cime di Lavaredo, ecc.
Sala al primo piano - Da una fotografia presso il Maso |
Nel
periodo delle sue vacanze in Val Pusteria compone la nona sinfonia e una parte
sostanziale della decima sinfonia, l’opera rimasta incompiuta per la morte
prematura (Vienna, 18 maggio 1911).
Lago di Dobbiaco |
Le Tre Cime di Lavaredo |
Val Fiscalina |
Prima delle due sinfonie, dette vita al
capolavoro “Il Canto della Terra”, opera per voce e orchestra, una delle
composizioni più originali dell’artista, che appartiene sia al genere dei
Lieder che della Sinfonia, considerata come un ponte diretto verso “la nuova
musica” che i critici riconoscono come uno dei lavori più originali e
innovativi all’inizio del nuovo secolo. Scrivendo
ad un amico in quella estate del 1908, Mahler afferma che nella sua “casetta”
andava componendo “la cosa più personale che ho fatto finora, nell’isolamento
creativo della casetta di composizione di Carbonin Vecchia”.
L'organo della Chiesa Parrocchiale |
La statua di Mahler nel centro di Dobbiaco |
I
movimenti dell’opera sono sei e i contenuti principali riguardano il fluire dei
ricordi, la caducità dell’esistenza umana, l’addio alla vita. Nella parte
finale dell’ultimo movimento, del “Congedo”, si respira l’aria del bosco, della
montagna, dell’incontro con l’eterno ciclo della natura:
Dove
vado, vado a vagare tra i monti,
a
cercare pace per il mio cuore solitario
vado
verso la mia terra, vado verso i miei luoghi (trad. it. Q. Principe)
In
questo passaggio, e in altri, emergono le esperienze reali di Mahler nella
natura, vissute nella capanna nel bosco e nella sua veste di escursionista, si
legano a questioni esistenziali.
La
visita ai nostri giorni a Carbonin Vecchia evoca le suggestioni di un tempo e
ci avvicina allo spirito dell’opera del compositore boemo, al ricordo del suo
passaggio in questa terra di straordinaria bellezza, ricordo che la comunità
locale tiene vivo ai nostri giorni in più modi, con la statua a lui dedicata
nel centro di Dobbiaco, con la creazione del Centro Culturale Mahler e
l’apertura di una Sala Musicale, con le Settimane che ogni anno sono dedicate
alla memoria del musicista.
Nel nostro caso la vacanza è stato il momento magico per la scoperta della suggestione di un luogo della musica di notevole significato per la cultura della nostra epoca. Ci piace cogliere questo motivo della “suggestione dei luoghi”, per richiamare recenti passaggi della nostra ricerca poetica e fotografica, dedicati a luoghi particolari, unici per le emozioni che suscitano. Il primo riferimento è al paesaggio delle colline a sud di Firenze, ricco di storia e di beni naturalistici, che abbiamo “cantato” con il poemetto“Orfeo in Fonte Santa” (Giuliano Ladolfi Editore) e illustrato per immagini con un video (https://www.youtube.com/watch?v=vIr8cLJC-fk ).
Il Centro Culturale Gustav Mahler a Dobbiaco |
Nel nostro caso la vacanza è stato il momento magico per la scoperta della suggestione di un luogo della musica di notevole significato per la cultura della nostra epoca. Ci piace cogliere questo motivo della “suggestione dei luoghi”, per richiamare recenti passaggi della nostra ricerca poetica e fotografica, dedicati a luoghi particolari, unici per le emozioni che suscitano. Il primo riferimento è al paesaggio delle colline a sud di Firenze, ricco di storia e di beni naturalistici, che abbiamo “cantato” con il poemetto“Orfeo in Fonte Santa” (Giuliano Ladolfi Editore) e illustrato per immagini con un video (https://www.youtube.com/watch?v=vIr8cLJC-fk ).
Il
secondo riferimento è per la suggestione che suscita un luogo “abbandonato”,
“sconvolgente” come quello dell’ex-Manicomio di San San Salvi a Firenze, al
quale sono dedicate la raccolta “Sinfonia per San Salvi” (Il Foglio Edizioni) e
le riprese video effettuate recentemente fra i resti di uno degli edifici (https://www.youtube.com/watch?v=QuIQYxszkDk ).
Memorie,
ricordi, emozioni che segnano percorsi d’incontro con le nostre storie di
uomini e con la natura, di grande suggestione.
Il secondo riferimento è per la suggestione che suscita un luogo “abbandonato”, “sconvolgente” come quello dell’ex-Manicomio di San San Salvi a Firenze, al quale sono dedicate la raccolta “Sinfonia per San Salvi” (Il Foglio Edizioni) e le riprese video effettuate recentemente fra i resti di uno degli edifici (https://www.youtube.com/watch?v=QuIQYxszkDk ).
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