Una serata brillante martedì 17 febbraio, ultimo di
Carnevale, allo Spazio Melauri di Firenze, gestito dall’Associazione promossa
quindici anni orsono da Sara Melauri, scomparsa nel 2012. L’Associazione si pone
per obiettivi la promozione della Pace e della non violenza, del dialogo
interreligioso, la promozione culturale e artistica perseguite attraverso
conferenze, pubblicazioni, mostre d’arte, corsi e laboratori di musica e di
teatro, laboratori di formazione nelle arti.
Al centro della serata la poesia di Roberto Mosi e le
illustrazioni scenografiche di Enrico Guerrini, arricchite in questa occasione
da maschere meravigliose indossate dagli attori in onore dei personaggi del “Mito”,l’e-Book pubblicato nella Collana LibriLiberi della Casa Editrice romana www.laRecherche.it. L’opera si
divide in tre parti che riguardano i miti del mondo greco – “Eroi e Dei” –, i
miti della città etrusca di Populonia e del vicino golfo di Baratti , le
memorie e i miti di Firenze, l’antica Fiorenza, “Concerto per Flora”. Questi
ultimi rivissuti attraverso le immagini dei celebri quadri di Botticelli.
Ha introdotto gli interventi,
secondo la tradizione dello Spazio Melauri, Sara Bargellini. Hanno prestato le
voci ai personaggi del “Mito” Giulia Capone Braga, Renato Simoni e lo stesso
autore Roberto Mosi. Sono sfilate sulla scena dell’incontro – in sintonia con
la proiezione dei dipinti di Enrico Guerrini: A) i personaggi della prima parte
“Eroi e Dei”: Ulisse, Orfeo ed Euridice,
Zeus, Apollo, Atena, Dioniso, Ares, le Arpie; B) per la seconda parte,
“Concerto per Baratti”, la maschera del dio etrusco dell’entusiasmo, Fuflens,
di Tagete, di San Cerbone, delle Serpi in amore; C) per la terza parte,
“Concerto per Flora”, in scena l’immagine di Flora, di Venere e di Mercurio, il
dio che nel quadro della “Primavera” di Botticelli:
Trafigge l’ultima nube
residuo della discordia,
mostra il tempo della pace.
La tempesta vola via
dalla città di Fiorenza,
Il “Conerto per Flora” si conclude – nello spirito
positivo ispirato dal Carnevale, nella speranza di “un nuovo Rinascimento”.
L’alba si annuncia.
c’è ancora il tempo
per intrecciare una danza,
per invitare Mercurio
a rinnovare il rito
per un nuovo Rinascimento.
Al pubblico che ha seguito affascinato le scene dello
spettacolo, sono state donate le stupende maschere delle “Arpie” e delle “Serpi
in amore”, realizzate da Patrizia San Filippo, l’artista che anima la vita
dello Spazio Melauri.
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