Roberto Mosi, Il
diario fiorentino di Rainer M. Rilke per Lou Salomé”, Angelo Pontecorboli
Editore, Firenze 2025
Sinossi –
La fama di Rainer Maria
Rilke, il maggiore poeta lirico di lingua tedesca, è legata in modo particolare
a due opere composte nel 1922, Elegie Duinesi e Sonetti a Orfeo,
capolavori universali. Le elegie cantano l’orgogliosa sfida al divino e il
lamento esistenziale dell’uomo nel confronto-scontro con l’angelo, simbolo di
una inesauribile energia cosmica. È proprio durante il soggiorno del poeta, nel
1898, prima a Firenze e poi a Viareggio, che maturano i primi elementi
significativi di questo percorso poetico, descritti da Il diario fiorentino.
Il progetto fu ispirato e sostenuto dalla donna amata, Lou Salomé, celebre
intellettuale nell’epoca di passaggio fra l’Ottocento e il Novecento. Dalle pagine
del Diario emerge come l’Italia, e in particolare Firenze con la sua
storia e la sua arte, abbiano influito sul pensiero e la scrittura del poeta,
tanto da diventare il laboratorio creativo dove poter affinare il suo linguaggio
e approfondire la sua visione esistenziale. Firenze è per lui una metafora
della capacità umana di creare bellezza immortale in contrasto con l’effimero
della vita. Queste tematiche tornano successivamente nelle sue opere in cui le
immagini fissate nel viaggio in Toscana, si trasformano in simboli universali
nella ricerca di un nuovo linguaggio poetico. A far rivivere questa esperienza
è un gruppo di lettori di una storica biblioteca del centro di Firenze –
Biblioteca Palagio di Parte Guelfa - che decide di dedicare una serie di
incontri alla lettura e all’analisi del Diario, compie escursioni nelle
strade e per le colline fiorentine, lungo le rive del mare di Viareggio,
seguendo i passi e lo sguardo del giovane Rilke. Il frutto finale di questo
impegno, pieno di curiosità e di passione, è la mappa di un percorso letterario
e culturale, preziosa per comprendere come spuntarono le ali al giovane
poeta.
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