sabato 1 aprile 2023

La Rivista "Pegaso" parla di "BARBARI" - Recensione di Silvia Ranzi





Il rinomato poeta, fotografo,
accompagnatore per l’Associazione
“Trekking Italia” Roberto
Mosi presenta un estro versatile
con all’attivo numerose pubblicazioni
di ricercate sillogi liriche e
rivisitazioni storiche di argomento
toscano, allestimento di Personali
su cicli tematici e partecipazione
a Rassegne di Arti visive
sulle ascendenze del Mito. Nella
sua pluriennale e fervida carriera
letteraria, che lo vede Redattore
della rivista “Testimonianze” e
collaboratore dell’ ”Area di Broca”
diretta da Mariella Bettarini,
ha sempre dimostrato una sensibilità
spiccata per l’approfondimento
della cultura del territorio
nella rivisitazione del genius loci
di itinerari che hanno segnato la
memoria presente nelle tracce toponomastiche
e geografiche. Con
il recente testo edito da Masso
delle Fate Edizioni (dicembre
2022) ci offre un’avvincente ricostruzione
storica dell’ultima battaglia
vittoriosa, combattuta nel
406 d.c. nella valle del Mugnone
nei pressi di Firenze dalle legioni
dell’Impero romano contro i Barbari
che, avanzando verso la cinta
muraria della città del Giglio, devastavano
e depredavano.
Il generale Stilicone che guidava
i legionari fronteggio’ vincendo
l’ultima ondata di tali invasori
dall’Est Europa: la battaglia si
scatenò tra le colline di Fiesole e
“la Vetta le Croci” (denominazione
derivata dalla messe di tombe
di barbari caduti che segnarono la
zona dopo la strage).
Nel soffitto del Salone del
Cinquecento a Palazzo Vecchio si
può ammirare uno dei quadri di
Giorgio Vasari che raffigura l’epica
battaglia sul Barbaro Radagaiso
Re dei Goti che cinse d’assedio
Firenze, ma gli abitanti condussero
una resistenza eroica sotto
la protezione del culto devoto a
S. Reparata, grazie all’intervento
dell’esercito imperiale: è l’ultima
vittoria di Roma contro i barbari
prima del declino finale dell’Impero.
La dinamica del racconto ha
un conduttore protagonista Rufo
che in prima persona registra le
drammatiche vicende ed ha un
ruolo decisivo di intermediazione
per l’esito della vittoria. Egli si era
ritirato dai ruoli militari ricoperti,
continuando a partecipare alla
vita politica di Florentia, curando
i suoi possedimenti sulle colline
di Fiesole nella villa a Montereggi
ed assistere ai cruenti accadimenti.
Con perizia documentaristica
e viva concatenazione dei fatti R.
Mosi sa ricreare l’intreccio degli
eventi nella pluralità dei personaggi
riesumati con accenti scenografici,
regalando al lettore un
pezzo di storia fiorentina meno
conosciuta rispetto all’età Medievale
ed alla carismatica stagione
Rinascimentale.
Nella postfazione al libro,
l’autore si sofferma sulla vicenda
paradigmatica narrata per riflettere
sugli scenari europei di quei
tempi che richiamano a tutt’oggi
il destino dei popoli nei processi
storici, mettendo in evidenza le
contigue diversità religiose e culturali
nel clima di sopraffazione
ed invasione, indurre la riflessione
sugli attuali eventi geopolitici
ed i fenomeni di immigrazioni
del terzo millennio. Per gli
amanti del Trekking “il sentiero
di Stilicone”, promosso dall’Associazione
“Il Crinale” dell’Olmo
- Fiesole, è un percorso antropizzato
da esplorare tra vigne ed
oliveti, torri di avvistamento che,
intersecando una rete di sentieri
fra i quali la celebre “ Via degli
Dei”, attraversa gli Appennini e
collega Bologna a Firenze.









 

1 commento:

  1. Con
    il recente testo edito da Masso
    delle Fate Edizioni (dicembre
    2022) ci offre un’avvincente ricostruzione
    storica dell’ultima battaglia
    vittoriosa, combattuta nel
    406 d.c. nella valle del Mugnone
    nei pressi di Firenze dalle legioni
    dell’Impero romano contro i Barbari
    che, avanzando verso la cinta
    muraria della città del Giglio, devastavano
    e depredavano.
    Il generale Stilicone che guidava
    i legionari fronteggio’ vincendo
    l’ultima ondata di tali invasori
    dall’Est Europa: la battaglia si
    scatenò tra le colline di Fiesole e
    “la Vetta le Croci” (denominazione
    derivata dalla messe di tombe
    di barbari caduti che segnarono la
    zona dopo la strage).
    Nel soffitto del Salone del
    Cinquecento a Palazzo Vecchio si
    può ammirare uno dei quadri di
    Giorgio Vasari che raffigura l’epica
    battaglia sul Barbaro Radagaiso
    Re dei Goti che cinse d’assedio
    Firenze, ma gli abitanti condussero
    una resistenza eroica sotto
    la protezione del culto devoto a
    S. Reparata, grazie all’intervento
    dell’esercito imperiale: è l’ultima
    vittoria di Roma contro i barbari
    prima del declino finale dell’Impero.
    La dinamica del racconto ha
    un conduttore protagonista Rufo
    che in prima persona registra le
    drammatiche vicende ed ha un
    ruolo decisivo di intermediazione
    per l’esito della vittoria.

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