sabato 28 novembre 2020

Poesia "a casa" di Roberto Mosi - Per le piazze, le strade, le colline di Firenze


Collegamento Testo

Roberto Mosi


           a casa

Per le piazze, le strade
le colline di Firenze



Libera Università Popolare Umbra
 CESVOL – Perugia 2008









                                                       a Delia e Bruno                        
                 vicini, in terre lontane







***********



Armonie e disarmonie

La raccolta di poesie “a casa” è il ritorno a Firenze, la mia città, per incontrarla ancora una volta nella sua bellezza, nelle contraddizioni di oggi, nelle speranze per il domani. E’ anche, naturalmente, l’incontro con me stesso, il rapporto con la storia vissuta nella città. Emergono le molte sfaccettature del vivere quotidiano, dalla gioia, alla tristezza, al dolore che nei versi della poesia sono resi con registri differenti, ricercando, di volta in volta, la connessione che pare più naturale fra parola e suono.
Questa ricerca sulla città presenta una pluralità di toni e di punti di osservazione come l’amore per Firenze (Attraverso le piazze, L’oro del fiume), le origini (Il Casone dei poveri), le violenze all’ambiente sociale e naturale (La Stazione, La piena dell’Arno), i momenti di gioia che ci fanno sorridere d’improvviso (L’orchestra volante, Strade in festa), le delusioni e le ferite che portiamo con noi anche quando siamo lontani, in altri luoghi, come il ricordo delle stragi e il sangue delle vittime innocenti (Oltre l’Appennino, Le colline di un altro mondo, Facce di bimbi).
Può capitare nella vita di tutti i giorni che lo sguardo si posi sulla bellezza e l’armonia delle colline ma succede che riemergono allo stesso tempo , spinte da forze inconsce, immagini che sanguinano ancora dentro di noi. Nel tempio della ricerca di senso attraverso il linguaggio della poesia, si affacciano queste immagini, parti inseparabili di quel guazzabuglio di sentimenti che formano le nostre persone.


 

1 commento:

  1. a Delia e Bruno
    vicini, in terre lontane







    ***********



    Armonie e disarmonie

    La raccolta di poesie “a casa” è il ritorno a Firenze, la mia città, per incontrarla ancora una volta nella sua bellezza, nelle contraddizioni di oggi, nelle speranze per il domani. E’ anche, naturalmente, l’incontro con me stesso, il rapporto con la storia vissuta nella città. Emergono le molte sfaccettature del vivere quotidiano, dalla gioia, alla tristezza, al dolore che nei versi della poesia sono resi con registri differenti, ricercando, di volta in volta, la connessione che pare più naturale fra parola e suono.
    Questa ricerca sulla città presenta una pluralità di toni e di punti di osservazione come l’amore per Firenze (Attraverso le piazze, L’oro del fiume), le origini (Il Casone dei poveri), le violenze all’ambiente sociale e naturale (La Stazione, La piena dell’Arno), i momenti di gioia che ci fanno sorridere d’improvviso (L’orchestra volante, Strade in festa), le delusioni e le ferite che portiamo con noi anche quando siamo lontani, in altri luoghi, come il ricordo delle stragi e il sangue delle vittime innocenti (Oltre l’Appennino, Le colline di un altro mondo, Facce di bimbi).
    Può capitare nella vita di tutti i giorni che lo sguardo si posi sulla bellezza e l’armonia delle colline ma succede che riemergono allo stesso tempo , spinte da forze inconsce, immagini che sanguinano ancora dentro di noi. Nel tempio della ricerca di senso attraverso il linguaggio della poesia, si affacciano queste immagini, parti inseparabili di quel guazzabuglio di sentimenti che formano le nostre persone.

    RispondiElimina