mercoledì 6 marzo 2019

Alle Giubbe Rosse per festeggiare il nuovo video. Meraviglioso


Un incontro speciale giovedì 21 febbraio nello storico locale delle Giubbe Rosse per festeggiare l’uscita del nuovo video dedicato alla recente raccolta di poesia “Il profumo dell’iris” (Gazebo Editore) e l’autrice Virginia Bazzechi Ganucci Cancellieri, critico d’arte. Ne parla Literary (LINK).




All’incontro hanno partecipato gli amici dell’ ”Officina del Mito”, gruppo di artisti legati al Circolo della “Casa di Dante”, impegnati attualmente  nella preparazione della mostra “Orfeo chi? La metamorfosi di un mito” (dal 2 marzo al 14 marzo 2019, Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti “Casa di Dante”).
Ilvideo, della durata di cinque minuti , è pubblicato su YouTube all’indirizzo:  https://www.youtube.com/watch?reload=9&v=RBxsN5TNLAo .


Crediamo che il video rappresenti un genere particolare, degno di attenzione, che richiede da parte dell’autore una precisa capacità di interpretazione del testo poetico, di tradurre nel linguaggio del video il significato complessivo del libro, la “musica” e il ritmo della poesia, la scelta appropriata delle immagini dei luoghi al centro della ricerca poetica – la città di Firenze, la luce delle sue piazze, le sue strade, le sue colline, nel nostro caso.
Virginia ha colto perfettamente il carattere del libro “Il profumo dell’iris”, il riferimento di questo fiore come simbolo della città e della sua anima, e ha incrociato il suo impegno con la visionarietà e i colori del testo poetico. In questa ricerca la sua conoscenza del mondo dell’arte, l’hanno portata ad avvicinare le immagini della raccolta a quelle delle opere di celebri pittori e a fotografie di oggi, di viva attualità.

Merita avvicinarsi alla figura di questo critico d’arte. Dice di sè stessa:

“Sono una persona socialmente attiva, curiosa, amante degli sport all’aria aperta. Da sempre nutro una grande passione per la danza, per l’arte e per la musica, che amo non solo come fruitrice ma anche come esecutrice e compositrice di brani al pianoforte. La mia formazione  è sempre stata improntata dall’interesse verso gli studi umanistici, dalla scelta del liceo con indirizzo Classico-Europeo presso l’Educandato della SS. Annunziata a Firenze, fino allo studio della Storia dell’Arte presso l’Università di Lettere e Filosofia di Firenze. In seguito ho arricchito la mia formazione universitaria partecipando a seminari e cicli di conferenze di argomento storico-artistico . Ma indubbiamente è stata la possibilità di effettuare tirocini ed esperienze di lavoro nell’ambito della critica e della curatela delle mostre che mi ha permesso di scoprire l’ambiente dinamico e stimolante di una galleria. Non solo un luogo di esposizione di opere ma un mondo vivo e ricco di fermenti, caratterizzato da rapporti e scambi con gli artisti, in un continuo divenire e arricchimento culturale. È a contatto con questa realtà che ho compreso il vero significato delle parole di Kandisky, uno dei miei artisti preferiti insieme al Pontormo: “La vera opera d’arte nasce in modo misterioso, enigmatico, mistico, dall’artista. Separatasi da lui acquista una vita autonoma, diventa un soggetto indipendente, che ha un proprio respiro naturale e che conduce anche una vita materiale reale, un essere.”


Il video “Il profumo dell’iris” prende l’avvio con la marcia sfolgorante, bandiere al vento, del corteo storico del calcio in costume per la via Larga (oggi via Cavour) verso il Palazzo Medici- Riccardi, al suono rutilante dei tamburi. Dalla Cappella del Palazzo i personaggi dell’affresco di Benozzo Gozzoli scendono nella strada:
 Via Larga

Il corteo dei Magi lascia
l’affresco della Cappella,
scende solenne le scale
lascia il Palazzo, appare
in vesti sontuose nella via,
sulle cavalcature i sovrani
della città, della provincia,
il grasso sceriffo: in dono
portano la stizza, il genio
fiorentino e l’arroganza.
Li circondano cittadini
osannanti, il capo dei tassisti,
i mercanti più ricchi,
i giocatori del calcio in costume,
cinque famosi cuochi.
Nel paesaggio di colline
angeli in volo, gruppi
di pastori, lavavetri,
le braccia incrociate.

La lettura del libro da parte dell’autrice del video, termina con la poesia “L’erta dei Catinai” dedicata all’iris, il fiore simbolo di Firenze: nel video scorrono, alla lettura del testo, le immagini di visioni insolite del paesaggio e dei quadri raffiguranti figure di fioraie e lavandaie.

… Tra la folla, le lavandaie
portano cesti di biancheria
lavata nelle acque dell’Ema,
profumata dai fiori dell’iris.
Iride, una madonna fiorentina,
promise amore al giovane
che dipinse un fiore così perfetto
da ingannare una farfalla.
Da lei ebbe nome iris,
il simbolo di Firenze.
Dopo l’erta dei Catinai
si apre la vista su Firenze,
città di bellezza elegante
preziosa come il profumo
dell’iris, dal tono austero,
riservato. Si concede solo
a chi la ama, la sa apprezzare.


Crediamo, dunque, che il video aggiunga valore alla ricerca poetica e meriti di essere seguito come un prodotto parallelo, con una sua autonoma creatività. La capacità creativa di Virginia risalta senza dubbio anche in opere video precedenti, che richiamiamo rapidamente.

Si veda il video dedicato al “Navicello Etrusco” (Ed. Il Foglio “ 2017), un viaggio nel tempo e nello spazio partendo dalla città etrusca di Populonia (indirizzo YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=-dn2XMqax0E&feature=youtu.be  )

e quello rivolto all’antologia “Poesie 2009-2016", Ladolfi Editore 2016 (indirizzo YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=FuSecM_Ox8E&feature=youtu.be )
che propone il percorso di ricerca del poeta, dal tema dei non-luoghi, al mito, alle radici e alla memoria personale, fino allo smagliante mondo dei ricordi, suscitato dai segni cari a Marcel Proust.



Merita infine un richiamo, il video dedicato al romanzo “Esercizi di volo” (Europa Edizioni 2016), la proposta di un incontro con il mondo della follia seguendo l’insegnamento di Erasmo da Rotterdam: indirizzo YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=BSyTBlbCP2U&feature=youtu.be


Per coloro che vogliono avventurarsi per questa strada non c’è che da augurare “Buon divertimento”, in compagnia del video e della poesia.










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