"Il world wide web è una delle
innovazioni informatiche più influenti della storia", si legge nelle
motivazioni del riconoscimento, considerato il più autorevole del settore
Sir Tim Berners-Lee, il
"papà" del world wide web, si è aggiudicato l'edizione 2016 del premio Turing, da molti considerato
il "Nobel" dell'informatica. Lo ha annunciato l'Association
for Computer Machinery, che organizza e assegna annualmente
il premio intitolato al matematico Alan Mathison Turing,
uno dei padri dell'informatica.
Nelle motivazioni alla base della scelta, l'associazione sottolinea che il world wide web "è considerato una delle innovazioni informatiche più influenti della storia, usata da miliardi di persone ogni giorno come strumento primario per comunicare, informarsi, commerciare e molte altre attività".
Informatico, docente al Massachusetts Institute of Technology di Boston e all'Università di Oxford, il londinese Berners-Lee, oggi sessantunenne, depositò nel 1989 un documento con la sua idea della "rete": il suo scopo era creare un sistema per collegare i computer dei centri di ricerca e condividere le informazioni, una sorta di database online a cui si potesse accedere da ogni computer. Insieme al belga Robert Cailliau, suo collega al Cern di Ginevra, lavorò poi sugli ipertesti, le pagine testuali legate tra loro da un "link", riconoscendo in questi collegamenti la base del web. Il primo sito internet, http://info.cern.ch, nacque il 6 agosto 1991. Oggi il numero di siti è superiore al miliardo: fondamentale, per la diffusione del web, fu naturalmente la decisione di svilupparlo come software libero e aperto a tutti. (Dal giornale "Repubblica")
Nelle motivazioni alla base della scelta, l'associazione sottolinea che il world wide web "è considerato una delle innovazioni informatiche più influenti della storia, usata da miliardi di persone ogni giorno come strumento primario per comunicare, informarsi, commerciare e molte altre attività".
Informatico, docente al Massachusetts Institute of Technology di Boston e all'Università di Oxford, il londinese Berners-Lee, oggi sessantunenne, depositò nel 1989 un documento con la sua idea della "rete": il suo scopo era creare un sistema per collegare i computer dei centri di ricerca e condividere le informazioni, una sorta di database online a cui si potesse accedere da ogni computer. Insieme al belga Robert Cailliau, suo collega al Cern di Ginevra, lavorò poi sugli ipertesti, le pagine testuali legate tra loro da un "link", riconoscendo in questi collegamenti la base del web. Il primo sito internet, http://info.cern.ch, nacque il 6 agosto 1991. Oggi il numero di siti è superiore al miliardo: fondamentale, per la diffusione del web, fu naturalmente la decisione di svilupparlo come software libero e aperto a tutti. (Dal giornale "Repubblica")
--------
Nessun commento:
Posta un commento