venerdì 23 agosto 2013

Proust e la pittura dei Salon alla Casa di Dante

 

    Circolo degli Artisti "Casa di Dante"  - 8 ottobre 2013

R. Mosi: La Recherche di Marcel Proust

La pittura dei Salon, le passeggiate di Combray, la cucina di Françoise

 

E' di grande fascino la figura dello scrittore francese Marcel Proust più diffuso e tradotto nel mondo ed uno dei più importanti della letteratura del ‘900, nato a Parigi nel 1871 e morto nella stessa città nel 1922.

Uno dei passaggi importanti della sua esistenza, la morte della madre, nel 1905: l’autore cambia vita, l’asma lo tortura sempre più, si isola, fodera la stanza dove lavora, di sughero, contro il rumore. Inizia a scrivere il grande affresco narrativo Alla ricerca del tempo perduto, composto da sette libri. Fino alla morte vive praticamente relegato, dice lui, “come nell’arca di Noè”. Il primo libro, Dalla parte di Swann, è pronto nel 1911 ma nessuno editore vuole pubblicarlo. E’ stampato nel 1913 a sue spese. Il secondo libro, All’ombra delle fanciulle in fiore, ottiene il premio Goncourt.

Per Proust la memoria involontaria, o sensoriale, a differenza di quella volontaria, cattura con una sensazione l’essenza della vita. Questo passaggio, porta alla vittoria sul tempo e ad affermare la coscienza come unico elemento che vince la materia e porta alla verità e alla felicità. Ricordare è creare. L’arte, rappresentata nel romanzo dalla scrittura del narratore che parla della propria esperienza, fissa quel risveglio di sensazioni che permette alla memoria di riandare al passato.

 Rinchiuso nella sua camera, “nell’arca di Noè”, Proust ascolta meglio le voci interne dell’io: “Più tardi mi ammalai molto spesso e per molti giorni dovetti rimanere nell’ “arca”. Capii allora che mai Noè potè vedere il mondo così bene come dall’arca, nonostante che fosse chiusa e che facesse notte in terra.”

Solo all’artista sarà possibile conoscere la verità, conoscere il segreto e solo all’arte esprimerlo. Ne Il tempo ritrovato, l’ultimo libro del romanzo, il narratore scopre infine la verità e il suo significato grazie all’arte, che fissa il passato che altrimenti sarebbe condannato alla distruzione.

All’incontro al Circolo degli Artisti dell'8 ottobre, Roberto Mosi ha illustrato queste considerazioni e si è soffermato sugli approfondimenti dell’opera di Marcel Proust già svolti, nella forma di un “racconto poetico”, in occasione dei periodici contributi presentati alla Rivista online www.laReccherche.it , raccolti ogni anno in uno specifico eBook, alla ricorrenza del 10 luglio, data della nascita dello scrittore francese. 
 


La cucina di Françoise

 Wunderkammer
….

Cucina miraggio
per la memoria della gola,
il sapore della lettura
mischiata al gusto dei sapori,
i lamponi del Signor Swann
la torta alle mandorle
la crema al cioccolato
l’impasto per la petite madeleine.
 

Anno 2012  “Da Illiers a Cabourg. L’impronta di Marcel Proust nel cuore della Francia”
 

Le passeggiate di Combray
I campanili di Martinville
….
Erano lontani, irraggiungibili.
D’improvviso eravamo davanti
alla Chiesa di Martinville.
Riprendemmo il cammino
e scorsi per l’ultima volta
i campanili ad una curva
della strada: le loro linee
e superfici illuminate dal sole,
quasi fossero una scorza:
si squarciarono, mi apparve
qualcosa che era nascosto.
…..
 

Anno 2013 “Salon Proust”
 

La pittura dei Salon
Il silenzio dipinto delle pagine

….

Silenzio seducente del quadro
nel rumore di folla del Salone.
Scopro metafore fissate
tra le frasi delle immagini,
pittore senza arte, compongo
dall’arte di più pittori
da un frammento del mondo
                                                         da artifici di immagini
da prospettive inattese.
Comprendo, trasformo
catturo la mia pittura
penetrando  nei quadri.
Dipingo con la parola
per pennello la parola
per trama la tela della parola
per colore il suono della parola.


 

 

 

 

1 commento:

  1. Per Marcel Proust
    La pittura dei Salon
    Il silenzio dipinto delle pagine

    ….

    Silenzio seducente del quadro
    nel rumore di folla del Salone.
    Scopro metafore fissate
    tra le frasi delle immagini,
    pittore senza arte, compongo
    dall’arte di più pittori
    da un frammento del mondo
    da artifici di immagini
    da prospettive inattese.
    Comprendo, trasformo
    catturo la mia pittura
    penetrando nei quadri.
    Dipingo con la parola
    per pennello la parola
    per trama la tela della parola
    per colore il suono della parola.

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