Roberto Mosi si interessa di poesia e fotografia. Per la poesia ha pubblicato Sinfonia per San Salvi (Il Foglio 2020), Orfeo in Fonte Santa (Ladolfi 2019), Il profumo dell’iris (Gazebo 2018), Navicello Etrusco (Il Foglio 2018), Eratoterapia (Ladolfi 2017), Poesie 2009-2016 (Ladolfi 2016). L’autore ha realizzato mostre di fotografia presso caffè letterari, biblioteche, sale di esposizione. Cura i Blog: www.robertomosi.it e www.poesia3002.blogspot.it .
lunedì 18 agosto 2025
TORROSSA BOOKSTORE: 25 articoli da TESTIMONIANZE - Mosi R., "L' A. I. vista con gli occhi dei poeti", 2025 , ecc. ecc.
venerdì 15 agosto 2025
la FELTRINELLI // I libri di Roberto Mosi // I più venduti
giovedì 14 agosto 2025
18 setts. ore 17 Umberto Zanarelli: musical commentary. The flower diary of Rainer M. Rilke by Lou Salomé, Pontecorboli - Roberto Mosi: reciting voice. 9th meeting /18 sett. ore 17 Umberto Zanarelli: commento musicale:"Il diario fiorentino di Rainer M. Rilke per Lou Salomé", Pontecorboli - Roberto Mosi: voce recitante - Nono Incontro
1 - Impressioni musicali dopo la
lettura di "Orfeo in Fonte Santa" di Roberto Mosi - Museo CAD Firenze
7 ottobre 2019
https://poesia3002.blogspot.com/2019/11/impressioni-musicali-dopo-la-lettura-di.html
Orfeo” e il dialogo fra poesia e pianoforte
Serata affascinante e partecipata
lunedì 7 ottobre al Museo Amalia Duprè CAD, a Firenze in via degli Artisti.
L’invito all’evento riportava il titolo: “Impressioni musicali dopo una lettura
di: Roberto Mosi “Orfeo in Fonte Santa” – Giuliano Ladolfi Editore / Roberto
Mosi: voce recitante / Umberto Zanarelli: al pianoforte”.
"Orfeo in Fonte Santa" - Concerto di Umberto Zanarelli - Museo CAD Firenze - 30 maggio
https://poesia3002.blogspot.com/2019/05/blog-post.html
Musiche Liszt, Handel, Gluck, Ciaikovski, Wagner
2 - “Sinfonia per San Salvi-
Variazioni per musica e voci” - Umberto Zanarelli al pianoforte
abato 3 febbraio è stato presentato e commentato anche musicalmente il
libro Sinfonia per San Salvi -
Variazioni per parole musica, Edizioni Il Foglio, con
l’interpretazione di Nicoletta Manetti e di Roberto Mosi e la musica al
pianoforte di Umberto Zanarelli. I movimenti - o tempi - di una sinfonia
classica sono, come è noto, quattro, come quattro sono quelli che dividono il
testo presentato al Circolo degli Artisti “Casa di Dante” offrendo quattro
visioni della Terra, così articolate:
3 - "Sorella Acqua" - Il
concerto del pianista Zanarelli, la poesia di Roberto Mosi
https://poesia3002.blogspot.com/2020/02/sorella-acqua-il-concerto-del-pianista.html
Prosegue fino al 20 febbraio la
Mostra “Sorella Acqua” al Circolo degli Artisti “Casa di Dante, Firenze, che è
stata inaugurata l’8 febbraio scorso. Una ripresa video a cura del Circolo
illustra questo evento (indirizzo: https://www.facebook.com/circoloartisticasadante/videos/498641360824867/ ).
Nell’ambito della Mostra, sabato
15 febbraio, con una larga partecipazione di pubblico, è stato organizzato
l’incontro “Sorella Acqua.
I quattro elementi della
natura: acqua, terra, aria e fuoco nell'universo di Leonardo da Vinci”.
4 - Il concerto di Umberto Zanarelli, i cinque elementi - Poesia e musica
https://poesia3002.blogspot.com/2020/03/il-concerto-di-umberto-zanarelli-i.html
5 - Umberto Zanarelli, pianista,
commenta "Navicello Etrusco", Edizione Il Foglio
https://poesia3002.blogspot.com/2018/03/la-musica-del-pianoforte-sul-navicello.html
6 - Prometeo. Il dono del fuoco - Umberto Zanarelli e le note del
suo pianoforte per dare vita ai progetti
https://poesia3002.blogspot.com/2020/04/umberto-zanarelli-e-le-note-del-suo.html
Da parte mia, intendo ricordare il
mio impegno progettuale nel campo del mito e richiamare connessioni con il
lavoro dell’amico Umberto Zanarelli, musicista, che mi ha inviato,
in merito, una sua preziosa riflessione.
Umberto Zanarelli Conferenza-Concerto "Il Mito di Prometeo" - Museo CAD, 9 ottobre 2020
https://poesia3002.blogspot.com/2020/10/umberto-zanarelli-conferenze-cocerto-il.html
Roberto Mosi presenta il suo libro “Tre principesse francesi a Firenze”, Angelo Pontecorboli editore – Firenze.
Introduzione e commenti musicali al piano di Umberto Zanarelli.
Letture e voce recitante di Roberto Mosi. Sabato 12 ottobre 2024 alle ore 17:00.
Società delle Belle Arti – Circolo degli Artisti – Casa di Dante
Via Santa Margherita 1R – 50122 – Firenze
8 - Umberto Zanarelli parla di "BARBARI" su "Il Salotto di Amalia"
https://poesia3002.blogspot.com/2023/07/umberto-zanarelli-parla-di-barbari-su.html
lunedì 7 luglio 2025
martedì 1 luglio 2025
Felice presentazione a Viareggio, Pineta di Ponente: Circolo Auser, del libro su Rilke di R. Mosi, presenti l'assessore alla Cultura, Renato Campinoti, Manuela Granaiola. Il viaggio di Rilke: una pagina importante di storia per la città
Roberto Mosi: Il diario fiorentino di Rainer M. Rilke
per Lou Salomé
(Angelo Pontecorboli Editore, Firenze 2025, Collana
Stranieri e Firenze)
Recensione di Renato Campinoti
pubblicata da “poesia3002.blogspot.com”, 4 maggio 2025
Ancora un tassello importante del rapporto tra la cultura
europea e lo studio del Rinascimento fiorentino
Prosegue, con questo interessante volume di Roberto Mosi, quella
che l'editore Angelo Pontecorboli sta meritatamente realizzando come una vera e
propria "biblioteca" della presenza degli artisti stranieri a Firenze
tra la fine dell'Ottocento e la metà del novecento. E ancora una volta, grazie
alla competenza e al lavoro di scavo di Mosi, l'obbiettivo di mettere il
lettore fiorentino di fronte a qualcosa di nuovo e di importante è ampiamente
riuscito. Non che fossero mancate in passato opere relative all'attività
giovanile di Rilke, dedicata appunto a quell'amore (o infatuazione!) che la più
matura e navigata Luo Salomé aveva saputo far nascere nel diciannovenne poeta.
E sarà proprio lei, nel frattempo convolata a nozze con ben altro
"partito", a invitarlo a farsi le ossa nella città del giglio, dove
avrebbe potuto incontrare i caratteri originali della sua poetica. E sarà
sempre lei a introdurlo, prima di questo viaggio, nell'ambiente artistico
tedesco di questo periodo che, giustamente, Mosi ci fa conoscere a premessa
dello sfoglio del Diario medesimo. Già questo, di mettere in contatto il
giovane poeta in fieri con l'ambiente culturale tedesco del periodo è merito
non banale del lavoro di Roberto. Veniamo così a conoscere come, in una città
come Monaco, all'avanguardia dell'arte germanica, cominciano a sbocciare i
nuovi segni artistici, della cosiddetta arte Jugendstil che,
nell'ottica del giovane poeta, possono rappresentare uno sviluppo della stessa
arte rinascimentale di Firenze. E qui arriviamo al vero e proprio nucleo
fondante del pensiero artistico di Rilke, e non solo di lui, rispetto a quello
che, dall'arrivo a Firenze nel 1898, sarà la presa di coscienza e
l'interpretazione di questa realtà culturale. "Ѐ sorprendente - ci
avverte l'autore - come Firenze e il periodo più celebre della sua storia, il
Rinascimento, siano al centro degli interessi di alcuni importanti personaggi
della cultura europea, nel passaggio fra l'Ottocento e il Novecento: Rainer Maria
Rilke, considerato uno dei più grandi poeti di lingua tedesca e Lou Salomé,
interprete originale dei fermenti culturali dell'epoca, strettamente legata
alle vicende di Friedrich Wilhelm Nietzsche e Sigmund Freud". Una
volta arrivato a Firenze a metà del mese di Aprile del 1898 e presa dimora al
terzo piano della pensione Benoit sul lungarno Serristori al numero 13, Rilke
dette inizio alla composizione del diario, comprensivo ovviamente delle visite
alle tante realtà culturali della città e alle impressioni che tutto ciò
suscita in lui. Al lettore, ovviamente, il ripasso di questa parte, in parte
poetica, in parte di maturazione culturale, del giovane poeta. A questa
esperienza va aggiunta la cosiddetta "fuga" che Rilke, a Maggio
inoltrato, fece nella città di Viareggio, dove pure, l'ambiente marino,
l'attività del porto e le reminiscenze culturali, contribuiranno a definire
quella posizione culturale che è il vero lascito del Diario fiorentino. Vale a
dire la convinzione che l'impatto con Firenze e Viareggio, lasciano in lui di
trovarsi di fronte, nell'arte fiorentina del primo Rinascimento, ad una sorta
di Primavera (incarnata anche dalle opere principali del Botticelli!) che
tuttavia deve trovare altro per sbocciare in una più matura "estate"
dell'arte. Ѐ da capire, anche sulla base di una più attenta lettura delle
migliori poesie di Rilke di questo periodo, se sia da intendere che il giovane
poeta di lingua tedesca si sentisse già investito di questa potenzialità di
dare sbocco all' "estate" culturale che il primo periodo del Rinascimento
fiorentino non ha saputo portare a termine, o non sia piuttosto l'insieme del
movimento culturale dello Jugendstil, lui compreso naturalmente,
incaricato di una tale missione. Quel che è certo é che l'opera di Mosi,
davvero ben strutturata e meritevole, ha compiuto anche una funzione culturale,
per me di sicuro, in grado di collocare l'arte e gli artisti tedeschi di questo
periodo in un contesto dialettico, e perciò vitale e positivo, con la cultura
del rinascimento fiorentino E merito non secondario di Mosi è il metodo con
cui perviene a tale risultato, attraverso l'ingaggio, diciamo così, del gruppo
di lettura della biblioteca del Palazzo di parte Guelfa, con il quale
ripercorre le tracce della presenza e degli scenari con cui viene a contatto il
giovane poeta di lingua tedesca, sia nella realtà fiorentina che a Viareggio.
Come il lettore potrà vedere, si tratta di un impegno di alcune ore, disteso in
pochi giorni, ma che fungerà da laboratorio di assemblaggio e di
approfondimento sia della narrazione offerta dal Diario, che rispetto alle tesi
ivi esposte relative al contatto con la cultura rinascimentale fiorentina. Mosi
terminerà questo interessante lavoro di recupero del rapporto di Rilke giovane
con la nostra regione, indicando anche in questa occasione, come suo solito,
l'individuazione di un "sentiero" Rilke in Toscana, in questo caso
articolato appunto tra Firenze e Viareggio. Dicevamo all'inizio che non è la
prima volta che viene affrontato il tema del rapporto tra il giovane Rilke e la
toscana, ma credo si possa dire che nessuno lo ha affrontato, come Mosi, con
una visione corale e al tempo stesso, visiva e geografica, di questa bella
esperienza capitata alla città del giglio. Anche di questo credo dobbiamo
essere riconoscenti allo scrupoloso e colto scrittore fiorentino.
Renato Campinoti
lunedì 30 giugno 2025
SORORITY AMONG THE ARTS: Silvia Ranzi for: Roberto Mosi, “THE FLORENTINE DIARY OF R. M. RILKE for LOU SALOME’”, Pontecorboli - PHOTOGRAPHY - Rainero, guitar - CAMERATA DEI POETI SORORITA’ FRA LE ARTI: SILVIA RANZI per: Roberto Mosi,“IL DIARIO FIORENTINO DI R. M. RILKE per LOU SALOME’”, Pontecorboli - FOTOGRAFIA - CAMERATA DEI POETI- Rainero, chitarra
LA CAMERATA DEI POETI - Firenze www.lacameratadeipoeti.weebly.com
VENERDI’ 27 Giugno ORE 17,00
CARMELO CONSOLI PRESENTA
ROBERTO MOSI: “IL DIARIO FIORENTINO DI RAINER M. RILKE per LOU SALOME’”
Il viaggio di un giovane poeta, Firenze e Viareggio.
Angelo Pontecorboli Editore Firenze - Collana Studi e Ricerche -
Stranieri e Firenze 2025
SORORITA’ FRA LE ARTI a cura di SILVIA RANZI
RECITATIVI a cura dell’AUTORE
MUSICISTA: FRANCESCO RAINERO - CHITARRA ACUSTICA
Brani musicali: Dorme Firenze (Beppe Dati); Firenze (Ivan Graziani);
Sempre e per sempre (Francesco De Gregori)
OPERE FOTOGRAFICHE di ROBERTO MOSI
1)
“Il
barchetto detto dei renaioli”, 45x30 (Premio
Ussi 2017, Circolo degli Artisti “Casa di Dante”)
2)
Il Ponte Vecchio e il Ponte S. Trinita, riflessi”,
35 x 27
3)
“L’estate sul Ponte S. Trinita, dalla barca”,
27 x 35
4)
“Uffizi
e Palazzo Vecchio visti dal fiume”, 27 x35
ROBERTRO MOSI è un rinomato poeta del milieu fiorentino - www.robertomosi.it, www.poesia3002.blogspot - scrittore di narrativa e fotografo che ha all’attivo una vasta ed originale produzione letteraria, coronata da riconoscimenti della critica ed il conseguimento di Premi significativi, con innumerevoli pubblicazioni che attestano la versatilità dei motivi ispirativi enucleati nella dialettica tra passato e presente, sublimando temi e personaggi rivisitati dal suo estro raffinato e riesumati da ricerche liriche ed iconografiche, studi puntuali legati alla cultura storica e mitica del territorio toscano.
Reduce dalla recente
presentazione del romanzo storico “Tre Principesse francesi a Firenze – Silvia
Boucot e le sorelle di Napoleone”, ci offre con Angelo Pontecorboli Editore un
altro saggio documentaristico che raccoglie gli appunti di viaggio del giovane
poeta, scrittore e drammaturgo austriaco di origine boema (Praga, 1875 -
Montreux, Svizzera1926), scritti in forma diaristica per l’amata Lou Salomè,
musa sostenitrice del suo talento. All’età di soli 22 anni soggiorna tra aprile
e maggio del 1898 a Firenze e Viareggio, compiendo un viaggio di immersione
culturale nelle bellezze monumentali della fiorentinità medievale e
rinascimentale, con escursioni di respiro paesaggistico a Bellosguardo, Fiesole,
Settignano, Certosa e sul litorale marino. Nel 1896 aveva conosciuto a monaco
la “Florida biondina di 36 anni” dalla vita avventurosa che contribuisce alla
sua formazione culturale ed esistenziale, avvicinandolo alla filosofia di
Nietzsche e alla Psicanalisi di Freud.
Giunge nella città del Giglio e dimora
al 3° piano della Pensione Benoit sul Lungarno Serristori al n.13 sulla riva
sinistra dell’Arno e appena arrivato si inoltra ammaliato nel centro storico
per apprezzare la panoramica che si offre al suo sguardo: “Esco più tardi
dalla Cattedrale, / il crepuscolo è sceso sopra l’Arno/ mi sento lieve, a poco
a poco stanco / e mi dipingo Dio sull’oro” (18 aprile 1898)
Nella veste di artista-fotografo R.Mosi
ci propone immagini scattate, omaggiando il parallelismo dei nessi
semantico-visivi con il saggio in presentazione: trasmette la sua predilezione
per tale medium, dando prova negli anni di concentrarsi sulla realizzazione di
diversi cicli tematici a corredo delle sue immersioni liriche come la
significativa silloge sull’amata “FLORENTIA”, per approdare anche alla
realizzazione di testi storico-narrativi di itinerari riscostruitivi dell’anima
loci.
Vivide e romantiche, nell’evocazione
dei viaggi europei del grand Tour dell’Ottocento, si presentano le immagini
fotografiche proposte, incisive nei bagliori della sera, preziose negli orditi
dei riverberi delle rinomate architetture degli storici ponti e palazzi del prestigioso
centro storico fiorentino attraversato dal fluire delle acque dell’Arno, nella piana
coronata dai distensivi profili delle rinomate localita’ sulle colline.
Sono gli stessi tramonti osservati
da Rilke dalla “terrazza delle meraviglie” attigua alla stanza della pensione
dove alloggiava, per inebriarsi del profumo dei fiori, lo scorrere del fiume
sotto il Ponte alle Grazie nel dialogo tra cielo e terra, nel respiro
contemplativo, punteggiato dalle silhouettes dei passanti nello sfavillio delle
luci vespertine che preannunciano la notte. Nel libro l’autore racconta che più volte di
sera è salito all’abbazia di San Miniato per catturare gli effetti della luce
che invadono la valle dell’Arno, coinvolgendo il gruppo di lettura che fa capo
alla Biblioteca del Palagio di parte Guelfa, di cui fa parte, nel progetto
intitolato Sentiero Rilke in Toscana, Firenze e Viareggio.
Sinteticamente afferma: “IL
DIARIO FIORENTINO non è dunque solo un documento che registra l’esperienza di
Rilke a Firenze ma un vero e proprio laboratorio creativo che ha influenzato la
sua visione poetica; Firenze, con la sua ricchezza artistica e culturale, non è
solo una città visitata, ma una musa che continua a vivere nelle sue opere”.
Riconosce in Rilke la propensione
e l’affezione che lui stesso da poeta e fotografo nutre per l’amata città del
Giglio, onorando la sua personalità e produzione letteraria dominata dallo
slancio tra l’effimero e l’eterno, mediante il verseggiare ideale e soterico
dei contenuti lirici di un suo componimento presente nella silloge “Florentia”,
2008, Edizioni Gazebo:
L’ORO DELL’ARNO
Corro / sulla
riva del fiume al tramonto / le spalle alla città, sulla collina / di fronte
l’annuncio della luna. (… ) Corro / il respiro della storia: pietre di ponti / romani,
antichi approdi, gualchiere / in disarmo, il labirinto dei mulini. (…) Corro
sul sentiero percorso, lo sguardo / alla città, gli ultimi raggi del sole / orlano
di rosso le nubi e la Cupola/. Corro nelle ombre della sera, il cielo accende/
le acque d’oro, di madreperla, mosse / da cerchi d’onde al centro del fiume/.
Corro, in queste acque abitano forse le figlie / del fiume, custodi dei nostri tesori,
/ di quello che siamo, di quello che saremo.
Nella tradizione del Grand
Tour nell’Ottocento, l’Italia diviene meta di ricercati viaggi accompagnati da
resoconti, epistolari diaristici ed intellettuali. Nella sua vasta produzione
lirica R.Mosi ha dedicato una poesia emblematica, quale viaggio immaginario a
Firenze per onorare la personalità di Marcel Proust, dal titolo “Una notte
magica” destinata alla Rivista letteraria online www.larecherche.it che ogni anno
pubblica sul sito nella forma di e-book contributi letterari sul tema del
viaggio interiore che si tramuta in esperienza letteraria nella triade tempo,
memoria, scoperta sensoriale e visiva:
La barca scivola al centro
/ del fiume foderato di notte, / la pertica affonda nell’acqua/ spinta nel
fondo del barcaiolo/…Si compie l’incontro sognato/ con la città di Giotto, per
dono/ il viaggio nella notte con gli amici / che intendono il respiro
dell’Arte…. (alcuni stralci del componimento)
SILVIA RANZI
SORORITY AMONG THE ARTS: Silvia Ranzi for: Roberto Mosi, “THE FLORENTINE DIARY OF R. M. RILKE for LOU SALOME’”, Pontecorboli - PHOTOGRAPHY - Rainero, guitar - CAMERATA DEI POETI