lunedì 20 novembre 2023

La scomparsa di Giampietro Tonon, gentile messaggero per "Literary" - Le più vive condoglianze

 


 "Purtroppo dobbiamo annunciare che Giampietro Tonon 
è venuto a mancare ieri sera a causa della malattia contro cui combatteva da quasi 2 anni."

"La cerimonia funebre si terrà martedì 21 novembre alle ore 15:30 
presso la chiesa di San Carlo Borromeo, Padova"

Riposa in pace, caro amico Giampietro Tonon, 
gentile signore dei miei messaggi per Literary,
le più sentite condoglianze alla famiglia,

Roberto Mosi

[unisco le "parole" che ti avrei ancora voluto mandare, che rimangono sospese nell'aria ...] 




venerdì 20 ottobre 2023

I Pastori Antellesi e "Amo le parole. Poesie 2017-2023", Ladolfi Editore


                                                           LA STORIA DEI  PASTORI ANTELLESI

NELL’ ANTOLOGIA “AMO LE PAROLE. Poesie 2017-2023″, Ladolfi Editore, 2023

.

I Pastori Antellesi

si bsgnavano nelle acque

alla “Fonte dei Baci”.

“purificarsi al canto dell’amore”

.

Video Orfeo in Fonte Santa - Link







giovedì 5 ottobre 2023

Recensione “La Toscana Nuova” per la Nuova Antologia pubblicata da Giuliano Ladolfi






Recensione di Lucia Raveggi in “La Toscana Nuova”, ottobre 2023, pag. 59

 “Le liriche di Roberto Mosi – La nuova antologia “Amo le parole. Poesie 2017-2023, Ladolfi Editore”

 


Roberto Mosi fiorentino di nascita, già dirigente per la cultura alla Regione Toscana, poeta, fotografo, scrittore, vive un momento importante del suo impegno. Ha pubblicato il romanzo storico “Barbari. Dalle Steppe a Florentia alla porta contra Aquilonem”, Masso delle Fate, 2022, e prosegue la sua partecipazione alle attività del Circolo degli Artisti “Casa di Dante”: nel trascorso mese di febbraio ha preso parte con le sue fotografie, alla mostra collettiva dell’Officina del Mito: “I mille volti di Antigone”.

Per la poesia di rilievo la pubblicazione del libro: “Amo le parole. Poesie 2017-2023”, Ladolfi Editore, la seconda antologia dell’autore che presenta in quarta di copertina la lirica “Amo le parole”.  “In questa spettacolare carrellata filmica – dalla prefazione di Carmelo Consoli - seguiremo le vicende di una Firenze trasmutata dalla fantasia di un poeta innamorato, ci inoltreremo per piazze, strade, colline, nelle terre delle sacre fonti e delle contese partigiane, nei territori delle follie manicomiali di un presidio psichiatrico come San Salvi, nelle vivificanti viscere di un mitico Prometeo; ed infine giungiamo alle lacerazioni del mondo contemporaneo, il ritorno della guerra in Europa, la pandemia, la crisi climatica.” La raccolta Promethéus. Il dono del fuoco, compresa in questa antologia, è fra le opere segnalate al Premio Città di Como 2023. La prima antologia di Roberto Mosi, “Poesie 2009-2016”, Ladolfi Editore, presenta nella quarta di copertina la poesia Eroi e comprende le raccolte Nonluoghi, Luoghi del mito, Florentia, L’invasione degli storni, Concerto per Flora, Sinfonia per Populonia, Dialoghi con Marcel Proust; è stata premiata al concorso “Alda Merini” (2016) e al Premio Casentino (2017).

 

Amo le parole

 

Amo le parole

che si sollevano dalle strade

con il respiro della poesia.

 .

Amo le parole

che rotolano per terra

vestite di pane e di vino.

 .

Amo le parole

che vagano nella mente

nel silenzio assordante dell’io.

 .

Amo le parole

che navigano sul mare

verso l’isola di ogni perché.

 .

Amo le parole

che volano nel mondo

nelle ali i colori della pace.

 

 .

Gli eroi di Omero

 .

Il sole scende

dal carro e getta

l’armatura,

gli ultimi raggi

incorniciano la nave

all’orizzonte.

Vespero alto

nel cielo

precede le stelle

per ogni dove,

sulle rive dell’ isola

abitano ancora

gli eroi di Omero.

.




Roberto Mosi, Amo le parole. Poesie 2017-2023, Ladolfi Editore, 

Borgomanera (No), euro 14

Distributore Libro Co. Italia s.r.l. Via Etruria, 2/4/6 50026 San Casciano V.P. Firenze - Italia

Tel: + 39 055 8228461  Fax: + 39 055 8228462 email: libroco@libroco.it

Libreria Salvemini, piazza Salvemini 18, Firenze

Giornalaio angolo via degli Artisti - via della Robbia


Nota Editore Ladolfi

La raccolta di Mosi, una retrospettiva di ben sette anni di pubblicazioni dal 2017 al 2023, ci mostra come nel tempo il poeta abbia indirizzato la sua attenzione e il suo cuore verso un mondo carico di esaltazioni e sofferenze, di problematiche ambientali e logorii esistenziali, di fascini e leggende, di sapienza storica e abile documentazione, confermando di saper fare poesia a tutto tondo e sempre in modalità di stupore e leggerezza ma anche con profondità dialogiche di tutto rispetto come nel caso dei suoi "Dialoghi con Marcel Proust" e con personali gratificazioni emozionali come in "Orfeo in Fonte Santa" e "Sinfonia per San Salvi".



venerdì 29 settembre 2023

Salviamo le Gualchiere di Remole - "L'Opificio delle Arti": la manifestazione - Poesie dall'antologia "Amo le parole"





          Alle Gualchiere di Remole la manifestazione dell' "OPIFICIO DELLE ARTI" il sabato 23 settembre 2023, evento progettatto per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sullo stato di degrado dell'antico opificio, di origine medievale, alle origini, con il sistema delle gualchiere lungo il fiume, della ricchezza e della fama del Comune di Firenze. 


          La manifestazione è stata articolata nei seguenti passaggi: Storia, Arti Visive Letterarie Musicali, Poesia, con la partecipazione di:
GRAZIA BIANCHI
CINZIA COSI
PIERO GENSINI
ENRICO GUERRINI
ALBERTO INGLESI
STELIO MASSINI
ROBERTO MOSI
          La manifestazione era a cura della Associazione Ripolese per la Cultura
e l’Ambiente, l’A.R.C.A. 



          Roberto Mosi, per la poesia,  ha ripreso una serie di liriche dalla Antologia "Amo le parole. Poesie 2017-2023", Ladolfi Editore, di recentissima pubblicazione. 


Nella prima parte dell'intervento ha presentato le sue poesie dedicate all'Arno, alla bellezza, alla storia “L’oro del fiume”,  “Piazzale Michelangelo”(il fiume visto dall’alto al tramonto , il fiume colorato di rosso, come sangue, fa pensare alla guerra, alle guerre vicine", “L’Arno in piena” (con il tema dell’inquinamento, della plastica....), Le Murate” (le alluvioni di ieri e di oggi; la rinascita del complesso delle Murate), "Sul fiume di notte" (da un "dialogo" con Marcel Proust).

Sul fiume di notte

.

La barca scivola al centro

del fiume foderato di notte,

la pertica affonda nell’acqua

spinta nel fondo dal barcaiolo.

Le braccia del Ponte Vecchio

si aprono illuminate di finestre

.  .  .  .  .  .  .  .

          Nella seconda parte dell'intervento, Roberto Mosi, si è soffermato sulle poesie dedicate alle acque delle fonti, dal poema "Orfeo in Fonte Santa" (con il tema dell'Arcadia dei Pasori Antellesi, della via della Transumanza verso le Maremme, le pagine della lotta nel periodo della Resistenza, il femminicidio di cui fu testimone la fonte ,...), e dalla composizione "Concerto" (i versi dedicati, per il Golgo di Baratti, alla Fonte di San Cerbone, alla Fonte del Pozzino e alla Fonte delle Serpi in Amore).

          E' importante dunque rilevare che la manifestazione "Opificio delle Arti" ha rinnovato un costante impegno sociale per salvare dal degrado, dalla distruzione le Gualciere di Remole, patrimonio prezioso di tutta la comunità.

Preziosa a questo riguardo la scheda preparata dalla Associazione Italia Nostra, presente online.



"Le Gualchiere di Remole sono ubicate sulla riva sinistra dell'Arno, in un contesto particolarmente naturalistico. Queste strutture, anticamente utilizzate per la follatura dei panni e disabitate dalla Seconda Guerra Mondiale, costituiscono un importante esempio di archeologia industriale risalente al XIV secolo. L'edificio ha impianto rettangolare, con l'asse quasi parallelo al corso dell'Arno, ed è concluso alle estremità dai due corpi turriti, più alti. La struttura è mista in pietra e mattoni. Attorno all'organismo architettonico delle Gualchiere, si articola il borgo di semplici case rurali.

Il complesso, deputato fin dal XIV secolo alla follatura, costituisce un raro esempio di opificio medievale. All'interno dell'edificio è tuttora conservato l'impianto idraulico antico, formato dalla pescaia, dalla diga, dalle cateratte e dal porticciolo per caricare i panni. Nelle gualchiere costruite sull'Arno, infatti, si sfruttava l'energia dell'acqua per consentire il funzionamento dei macchinari che battevano e pressavano le pezze di lana; le tele ancora umide venivano poi trasportate, via fiume, a Firenze per le successive operazioni di finitura.

Le Gualchiere di Remole, unica traccia di questa tipologia una volta molto diffusa sulle rive dell'Arno, costituiscono la preziosa testimonianza della fiorente industria laniera fiorentina a partire dal XIV secolo. Infatti, la lavorazione del panno di lana e la sua commercializzazione furono le attività che accrebbero la potenza economica di Firenze nel Trecento.

Motivazioni del degrado

Aspetti strutturali (fratture), Aspetti strutturali (crolli), Superficiali (umidità), Superficiali (vegetazione), Superficiali (mancanza di intonaco.), Generali (abbandono), Uomo (finestre rotte), Uomo (graffiti)

Nel 2017, il Comune di Firenze metteva all'asta il monumento, nonostante le dichiarazioni di tutela espresse dall'Unesco. Dopo varie aste andate a vuoto, il bene è stato tolto dalla lista delle proprietà alienabili e inserito in quelle da valorizzare. Attualmente, le Gualchiere di Remole rientrano nel programma di interventi di manutenzione ordinaria dell'alveo, delle sponde e delle banchine di tutto il tratto della Gora di Remole, lungo circa 440 metri. È prevista la progettazione di percorsi pedonali e ciclabili. I lavori, finanziati dal Comune di Firenze, sono stati avviati nel 2020 e hanno previsto la messa in sicurezza del complesso.

L'edificio delle Gualchiere è recintato ed è visibile solo dall'esterno. Il borgo adiacente è disabitato, con l'unica presenza dello scultore Piero Gensini, che vi ha allestito il proprio atelier d'arte."

 


martedì 19 settembre 2023

"BARBARI": Nicoletta Manetti, Sylvia Zanotto, l'Autore e i disegni di Guerrini; 26-9 Giardino delle Rose


Sono state dieci le presentazioni del libro "Barbari", Masso delle Fate, di Roberto Mosi, dall'inizio dell'anno; l'ultima a  Poggio Pratone, Fiesole, in occasione della I Festa campestre per la rievocazione della Battaglia di Montereggi (406 d.C.), che fu l'ultima vittoria di Roma contro i barbari prima del crollo dell'impero. Il pittore Enrico Guerrini ha partecipato alle presentazioni del libro e ha disegnato in estemporanea i personaggi del libro, la battaglia, re Radagaiso, il protagonista Rufo, la principessa Serena, l'accampamento dei barbari, il foro della Florentia romana ...  

L'incontro di martedì 26 settembre, ore 17, al Giardino delle Rose, è l'occasione per presentare la rassegna dei "favolosi" disegni e cartoni di Enrico Guerrini, per assistere ancora a suoi interventi in estemporanea e per seguire l'illustrazione di Nicoletta Manetti e dell'autore, Roberto Mosi. Sylvia Zanotto dedicherà all'icontro una perfomance, da par suo ....













BARBARI

Dalle Steppe a Florentia alla porta Contra Aquilonem

Roberto Mosi - Masso delle Fate Edizioni, 2022, pagg.90, 12

info@massodellefate.it ; t. 055 8734952

 

Sono arrivati i barbari a migliaia e migliaia dai lontani confini dell’Impero romano, comandati dal re Radagaiso!

Hanno invaso l’Italia del nord devastando e depredando e si stanno per muovere verso Roma per infliggere un colpo mortale alla potenza più grande che l’umanità abbia mai conosciuto. Sulla strada per Roma si trova Florentia, centro importante della Tuscia.

Rufo, il protagonista del libro, parla dei momenti di terrore che sta vivendo la città; ha combattuto a fianco di famosi comandanti romani, come il generale Stilicone, e ha presto parte a prestigiose ambascerie presso altri popoli. Nell’anno 405 d.C., quando i barbari irrompono in Italia, si è già ritirato dall’esercito, partecipa alla vita politica di Florentia e dedica gran parte del suo tempo alla cura dei suoi possedimenti sulle colline di Fiesole.

Al centro del racconto di Rufo l’arrivo di Radagaiso davanti a Florentia, la resistenza eroica dei cittadini nelle lunghe, infinite settimane dell’assedio in attesa dell’arrivo dell’esercito romano comandato da Stilicone e la sanguinosa battaglia nella valle del Mugnone, presso la città di Fiesole, nella quale il re Radagaiso è sconfitto e fatto prigioniero. E’ l’ultima vittoria di Roma contro i barbari, prima del crollo finale dell’impero!

Nelle parole di Rufo si coglie la nostalgia per il mondo del passato legato alla gloria di Roma e nel contempo sono messi in evidenza argomenti che sentiamo ancora attuali, di rilievo per la nostra epoca: lo scontro fra religioni, il crollo di grandi potenze, la migrazione di interi popoli. Un aspetto questo che rende particolarmente interessante il romanzo. 

Libreria Feltrinelli, via de’ Cerretani 4 Firenze

Libreria Salvemini, piazza Salvemini 18 (Arco di San Pierino), Fi

 




domenica 10 settembre 2023

Festa per la battaglia di Montereggi, Fiesole - Il romanzo storico "Barbari"

 


          Si è conclusa la prima edizione della Festa Campestre a Poggio Pratone, vicino a Fiesole. Circa 300 persone hanno partecipato domenica 10 dicembre 2023, alla prima Festa Campestre organizzata dal Comune di Fiesole e dalle Associazioni del territorio: più di venti hanno aderito e animato la Festa!  La rievocazione della battaglia di Montereggi è stata una bella giornata di condivisione e di festa, con musica, sport, approfondimenti e tanta voglia di stare insieme.

          Con questa iniziativa si è voluto ricordare la battaglia in cui nell’agosto del 406 l’esercito romano del comandante Stilicone salvò Firenze dagli Ostrogoti, da una massa enorme di “Barbari, comandata del re Radagaiso e proveniente dalle terre presso il Danubio. Fu l’ultima vittoria di Roma contro i Barbari, prima della disfatta finale dell’Impero. A Poggio Pratone – a 700 m, detto “il tetto di Fiesole” – si può arrivare solo a piedi per facili sentieri, con paesaggi straordinari, e grazie ad una ottima organizzazione, sono state previsti tre punti diversi di partenza con accompagnatori che hanno guidato i partecipanti.

          Al centro della Festa, il Gioco della Battaglia, un divertente tiro al bersaglio, con batterie di lanciatori, munizioni particolari, sagome di guerrieri disposte su campo. 





  All’inizio della Festa, dopo i saluti del sindaco Anna Ravoni e l’illustrazione dello storico Marco De Marco, è intervenuto Roberto Mosi, autore del recente romanzo storico dedicato alla battaglia di Montereggi e all’assedio di Firenze: “BARBARI. Dalle Steppe a Florentia, alla Porta Contra Aquilonem”, 2022.

          Ecco l’intervento di Mosi su alcuni passaggi del romanzo:

“Sono arrivati i barbari a migliaia e migliaia dai lontani confini dell’Impero romano, comandati dal re Radagaiso! Hanno invaso l’Italia del nord devastando e depredando e si stanno per muovere verso Roma per infliggere un colpo mortale alla potenza più grande che l’umanità abbia mai conosciuto. Sulla strada per Roma si trova Florentia, centro importante della Tuscia. Rufo, il protagonista del libro, parla dei momenti di terrore che sta vivendo la città; ha combattuto a fianco di famosi comandanti romani, come il generale Stilicone, e ha presto parte a prestigiose ambascerie presso altri popoli. Nell’anno 405 d.C., quando i barbari irrompono in Italia, si è già ritirato dall’esercito, partecipa alla vita politica di Florentia e dedica gran parte del suo tempo alla cura dei suoi possedimenti sulle colline di Fiesole. Al centro del racconto di Rufo l’arrivo di Radagaiso davanti a Florentia, la resistenza eroica dei cittadini nelle lunghe, infinite settimane dell’assedio in attesa dell’arrivo dell’esercito romano comandato da Stilicone e la sanguinosa battaglia nella valle del Mugnone, presso la città di Fiesole, nella quale il re Radagaiso è sconfitto e fatto prigioniero. È l’ultima vittoria di Roma contro i barbari, prima del crollo finale dell’impero! Nelle parole di Rufo si coglie la nostalgia per il mondo del passato legato alla gloria di Roma e nel contempo sono messi in evidenza argomenti che sentiamo ancora attuali, di rilievo per la nostra epoca: lo scontro fra religioni, il crollo di grandi potenze, la migrazione di interi popoli. Un aspetto questo che rende particolarmente interessante il romanzo.”