sabato 11 settembre 2021

Il libro "Promethéus. Il dono del fuoco" alla “Casa di Dante”

 


È stato presentato il 9 settembre 2021 alla Società delle Belle Arti “Casa di Dante”, nell’ambito delle iniziative del Settembre Dantesco, il libro di poesia “Promethéus. Il dono del fuoco”, autore Roberto Mosi, editore Giuliano Ladolfi. L’incontro si è tenuto in presenza ed è stato anche diffuso online all’indirizzo Facebook dellaSocietà (indirizzo: https://www.facebook.com/watch/live/?v=1043494529727806&ref=notif&notif_id=1631199586507689&notif_t=live_video_explicit ).

Hanno commentato il libro Silvia Ranzi e Nicoletta Manetti; Virginia Bazzechi G. ha inviato un contributo del quale è stata data lettura. L’autore ha ricordato che il mito di Prometeo è uno dei miti più suggestivi, riguarda il furto del fuoco come dono per la salvezza degli uomini: partendo dalle parole di Eschilo nella tragedia del Prometeo incatenato, ha ricordato che il dono può essere interpretato come il dono agli uomini dell’Arte (i segni intrecciati) e della Scienza (il calcolo). 


Nell’opera presentata, partendo da questi presupposti, si immagina un percorso articolato che si percorre con la cadenza che suggerisce il compositore russo Musorgshij nella composizione “Quadri di un’esposizione”, riferita alla visita della Galleria di Mosca dove sono esposti i quadri dell’amico pittore Victor Hartmann, con passaggi da una sala all’altra segnati dai noti motivi delle
promenades. Nel libro “Promethéus. Il dono del fuoco”, il salone d’arte è rappresentato dalle nostre città e dai paesaggi urbani che offrono, oggi, le strade, le case, i muri dipinti, in maniera sempre più estesa, dagli artisti di strada. 

Nel percorso finale, gli ultimi passaggi sono dedicati alla Scienza (il calcolo), ieri e oggi, “dipinti” in quadri poetici animati da speranza e da angoscia, allo stesso tempo, dall’ attesa, nei tempi tremendi della pandemia, della salvezza dalla scienza. 


Renato Simoni ha letto, con Roberto Mosi, alcune poesie fra quelle più emblematiche della raccolta: Angiolo Pergolini con la chitarra ha accompagnato in maniera magistrale la lettura dei testi, intervallata dal ritmo delle promenades suggerito dalla musica di Musorgskij. Il pittore Enrico Guerrini ha realizzato all’impronta quattro disegni, gettando uno sguardo originale sull’opera presentata e sui lavori di celebri artisti di strada, richiamati dal libro, ad iniziare da Banksj. 


L’incontro è stato anche l’occasione per ricordare il valore oggi dell’arte di strada per denunciare, nelle diverse parti del mondo, forme di violenza e di





oppressione. A questo riguardo, un omaggio è stato reso alla giovane artista Shamsia Hassani ed al suo impegno artistico per difendere i diritti delle donne afgane. 


I


Movimento 

Quadri di un’esposizione

Cerco nelle città

spazi lontani

dove s’accende

la fantasia dei colori

strade periferiche

muri della ferrovia

sottopassi nell’ombra

saracinesche abbassate

.

Parlano lingue

nuove, antiche

messaggi

sorprendono il quotidiano

stupiscono

accendono sogni

deflagrano in sorrisi

.

Inseguono la vita

sfidano

conformità, paure

murales poster matrici

adesivi

.

Sono folla

nei quartieri lontani

sul fianco delle case popolari

ritratti di gente comune

illuminati dall’arte

.


Gerusalemme

Soffia il vento del deserto fra

nuvole di polvere

a Betlemme

sfiora il muro, incontra il volo

della colomba, indossa il giubbotto

antiproiettile, scuote i vetri

della finestra aperta sul paesaggio

di montagna, raggiunge due topi

armati di fionda, il bambino

che gioca davanti al mare,

la paletta e la sabbia, il soldato

controlla la carta di un mulo

.

Il vento non lontano dalla cupola

d’oro, scompone,

Gerusalemme,

la divisa del soldato, la bambina

lo perquisisce, le mani alzate

in alto, le gambe divaricate

.

La bambina ora appesa al grappolo

di palloni, il vento la spinge in alto,

sempre più in alto, oltre il muro

lo sguardo su nuovi orizzonti


VI

La Grande Porta sull' Arno

Omaggio a Giuseppe Poggi

.

Ai prati della Zecca Vecchia

il sogno della Porta sul fiume

aperta sul mito della scienza

.

Gli artisti di strada disegnano

il percorso fra i colori del parco

il passaggio sopra la Porta

.

Sulla cima, la Rosa dei Venti:

si scorge il pallore rosato dell’alba

il tramonto che incendia le acque

.

s’incontra chi giunge di lontano

si conoscono nuovi fratelli

si scambiano parole d’amore

.

Il passaggio poi verso le colline

su archi leggeri dipinti nei giorni

risonanti di musiche e colori

.

Il percorso raggiunge Arcetri

per il dialogo con Galileo Galilei

sul destino dei pianeti, delle stelle









.


1 commento:

  1. Nell’opera presentata, partendo da questi presupposti, si immagina un percorso articolato che si percorre con la cadenza che suggerisce il compositore russo Musorgshij nella composizione “Quadri di un’esposizione”, riferita alla visita della Galleria di Mosca dove sono esposti i quadri dell’amico pittore Victor Hartmann, con passaggi da una sala all’altra segnati dai noti motivi delle promenades. Nel libro “Promethéus. Il dono del fuoco”, il salone d’arte è rappresentato dalle nostre città e dai paesaggi urbani che offrono, oggi, le strade, le case, i muri dipinti, in maniera sempre più estesa, dagli artisti di strada.

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