giovedì 19 agosto 2021

Venere Euploia sull'Acropoli di Populonia, nel golfo di Baratti, protettrice dei marinai

 



A Baratti la Venere Euploia, protettrice dei marinai

Anche per il Ferragosto di questo anno sono tornato a Baratti e a Populonia, la città etrusco-romana che sovrasta il golfo. Alla bellezza del paesaggio che sempre incanta, si unisce l’interesse per la ricerca storico-archeologica che procede con successo da tanti anni; è un aspetto tipico di questo territorio che i risultati degli scavi vengano in un tempo ragionevolmente breve, resi fruibili per i visitatori.



Di particolare interesse le ultime scoperte che mostrano come la Populonia del tempo dei Romani fosse sotto la protezione di Venere Euploia, venerata dai marinai per la buona navigazione (euploia).


Entriamo nel Parco Archeologico di Populonia, sull’altura davanti al Castello dove si trova l’Acropoli con gli edifici sacri e le case, protetta da una potente cinta di mura. Quando la città passò sotto l’influenza dei Romani negli ultimi tre secoli a. C. la sistemazione dell’acropoli fu profondamente trasformata. Impressiona uno dei luoghi nel quale si sta oggi scavando con particolare alacrità, sulla terrazza delle Logge, sorretta dal basso da imponenti arcate cieche, segni imponenti che nel tempo hanno fatto galoppare la fantasia dei visitatori, che pensavano ad un anfiteatro o a una lussuosa villa, o a strutture termali … 

Con gli scavi recenti degli archeologi sono emersi nello spazio sulla terrazza le strutture di un ninfeo, una fontana monumentale in cui erano riprodotte artificialmente le grotte sacre alle Ninfe. “In origine, le pareti del ninfeo erano ornate con concrezioni calcaree, mentre un mosaico marino, popolato di guizzanti pesci e insoliti molluschi, decorava il pavimento su cui doveva


scorrere l’acqua, con un effetto illusionistico di grande suggestione. Molti indizi suggeriscono che sulle Logge vi fosse il culto di Venere
Euploia, protettrice della buona navigazione. Il principale è la scena di naufragio rappresentata sul mosaico marino: una barca con tre uomini a bordo sta per essere travolta da una grande onda. I marinai alzano le braccia al cielo invocando un intervento divino. Non è immediato vedere la scena nella sua interezza, poiché è capovolta rispetto al punto di vista dell’osservatore. E non è facile capire a chi i marinai stiano invocando le proprie disperate preghiere. Intorno a loro, dei placidi pesci e un mollusco.” 

Il mosaico nasconde un enigma? A un occhio attento, non sfuggirà che il mollusco vicino ai naviganti è diverso dagli altri rappresentati sul mosaico: ruotando la raffigurazione, esso assume le sembianze di una colomba. In antico, il volatile era sacro a Venere e la conchiglia ricorreva nell’iconografia della dea, come allusione al sesso femminile. Il mollusco- colomba potrebbe dunque essere la rappresentazione della dea, giunta in soccorso ai marinai. L’ipotesi che il mosaico sia un ex voto donato alla dea per uno scampato naufragio non è solo affascinante, diventa convincente.” (Dal Blog Invasioni digitali, Marianna Marcucci) 

Accanto al ninfeo, vi era un balneum, un edificio termale pubblico, costruito intorno al 100 a.C., ancora in corso di scavo. Ne vediamo il calidarium, la stanza per il bagno caldo, con piccole nicchie portaoggetti sulle pareti, che ancora conservano l’intonaco. Il calore arrivava da un forno posto nell’ambiente adiacente.

L’Università di Siena sta operando in questa zona e in tempi brevi è attesa una pubblicazione sui risultati di queste ricerche, il confronto con altri luoghi nel mar Mediterraneo dedicati a Venere, un primo quadro di ipotesi sulla vita nel tempio sull’Acropoli di Populonia, il rapporto con la città e la regione, con gli stranieri, la prostituzione sacra, ecc.



L’archeologia è, dunque, un soggetto protagonista in questa area sulla Costa Etrusca con la partecipazione di alcune università italiane e straniere, della Soprintendenza Archeologica della Toscana, la presenza attiva e fattiva dei Parchi della Val di Cornia, che viene incontro a l’interesse diffuso di un largo pubblico di visitatori. Gli interventi sono numerosi, è frequente incontrare giovani archeologi impegnati nelle ricerche, dalla necropoli di San Cerbone a Venturina, presso la via Aurelia, alla stessa spiaggia del golfo di Baratti, sotto gli occhi meravigliati dei bagnanti. 

Si può parlare dunque di lavori continuamente in corso, sotto lo sguardo “amorevole” di Venere Euploia, dall’alto dell’Acropoli, che rivelano i molti volti della storia, del mito di Populonia e del golfo di Baratti, difendono e trasmettono un patrimonio unico per la cultura della nostra società.

Da parte nostra cerchiamo di seguire i passaggi di questa continua ricerca con la lingua della poesia, che abbiamo affidato, fra l’altro, alle Raccolte Navicello Etrusco (Il Foglio), Poesie 2009 -2016 (Ladolfi), Concerto (Gazebo), Sinfonia per Populonia (E-book: https://www.larecherche.it/librolibero_ebook.asp?Id=133), Mito (https://www.larecherche.it/librolibero_ebook.asp?Id=168), Golfo di Baratti. Poesia e misteri (http://www.literary.it/autori/dati/mosi_rob/img/Golfo%20di%20Baratti%201.pdf ). 


In maniera simmetrica alla poesia, abbiamo composto video intorno al fascino di Populonia e del golo di Baatti: Navicello Etrusco ( https://www.youtube.com/watch?v=BSyTBlbCP2U&list=PLKs0dokJPvpjRmTI67DjY7a_uDzyC9NEF ), Visita al Parco Archeologico di Populonia ( https://www.youtube.com/watch?v=vBvm3lofbvk&list=PLKs0dokJPvpjRmTI67DjY7a_uDzyC9NEF&index=26&t=156s ), Il viaggio del Navicello Etrusco ( https://www.youtube.com/watch?v=7d3gWDeXr1w&t=15s ), EcoPoesia al tramonto su Baratti ( https://www.youtube.com/watch?v=EauSz4A1hs0&list=PLKs0dokJPvpjRmTI67DjY7a_uDzyC9NEF&index=36&t=25s ), Roberto Mosi Poesie 2009 – 2016 ( https://www.youtube.com/watch?v=FuSecM_Ox8E&t=3s ). 


Proponiamo i versi della Raccolta Golfo di Baratti. Poesia e misteri che “narrano” l’immagine del naufragio e dell’invocazione dei marinai a Venere Euploia, che ha preso le sembianze di una colomba.


  Per Venere Euploia

(della buona navigazione)

I.

Mi tuffo liquido silenzio

bolle d’aria salgono in alto
schiuma bianca mi avvolge
brividi freddi sul corpo
la maschera appannata.

Scendo rapido verso il fondo
alla ricerca delle mie origini
un suono batte all’orecchio
dolore forte sempre più forte
l’ombra guizzante mi segue.

Attraverso acqua fangosa
invasa da fantastiche figure
in fuga dai racconti del mito
dalle pagine delle mie poesie
percorse da mitiche figure.

Scendo nella luce calda
riflessi del mosaico
delle Logge romane
pesciversi suoni
generati dalla melodia.

Guizzano sirene e delfini
calamari gattucci granchi
intorno al marmo scolpito
due serpi in amore
gorgoglia la voce della risorgiva.

II.
L’onda travolge
la nave, naufragio
al centro del mosaico,
invocano i marinai

Venere Euploia.

Il ribollire della risorgiva
mi porta ricordi di venti
in furia sulla terra
di mari in tempesta
la bocca di acqua salata.

Non riemerge
è affogato!”
Sulla spiaggia di fuoco
il polmone d’acciaio
la folla della domenica.

Si sciolgono neri ricordi
rossi fardelli investiti
dal respiro della morte.
“E’ trascinato sul fondo
si aggrappa allo scoglio”.

Le onde giocano
con le mie forze foschia
una fiaccola dal mare
bolle di versi in memoria
delle storie della risorgiva.

III.
Getto i pesi di piombo
risalgo verso l’alto
in traccia del futuro
la luce verde sconfina
nell’azzurro del cielo.

L’ombra della sirena
mi segue capelli verdi
pescedonna sfuggente
movimento mutevole
pieno rotondo fluido.

Vertigine dell’ascesa
un danzare incessante
conquista e abbandono
muore il passato
nasce il domani.

L’acqua essere fluido
si trasforma
nel ciclo dell’eterno
il freddo si riscalda
il caldo si raffredda.

Non rimarrò lontano
dalla verde sirena
getterò versi ornati
di rose per la voce
d’aria della sorgente.









1 commento:

  1. Di particolare interesse le ultime scoperte che mostrano come la Populonia del tempo dei Romani fosse sotto la protezione di Venere Euploia, venerata dai marinai per la buona navigazione (euploia).

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