In
montagna: poesia e contraddizioni
Ogni anno è suggestivo l’incontro con la montagna, come è avvenuto per me con una breve vacanza, nella settimana passata, con la montagna del Plan de Corones, presso Brunico, che si innalza fino a 2275 fra la Val Pusteria e la valle di San Vigilio di Marebbe. Ogni anno mi preparo all’incontro in vario modo, a partire dalla lettura della storia e delle leggende del luogo al ricordo di poesie illustri, con il tema della montagna.
Mi è piaciuto, nell’occasione, soffermarmi su questa poesia
di Emily Dickinson:
Montagne care, voi non mi
mentite –
non mi mandate via, né mai
fuggite.
Quegli occhi sempre fissi –
sempre uguali –
mi guardano lontani, viola,
lenti –
quando fallisco o fingo, o
quando invano
mi attribuisco titoli regali.
Mie potenti madonne, sotto il
colle,
abbiate cara la monaca
riottosa
che si dedica a voi
completamente.
Il suo ultimo gesto di pietà –
quando il giorno svanisce su
nel cielo –
è levare lo sguardo verso voi.
È
stata poi una bella scoperta il seguente componimento poetico, inciso sulle
mura di un monastero montano, di Li Bai, poeta cinese vissuto nell’ottavo
secolo:
Bivacco notturno al monastero
sui monti
Allungo la mano, afferro le
costellazioni
Non oso parlare ad alta voce
Ho paura di svegliare chi sta
sopra il cielo.
Sulla
cima del Plan de Corones, dunque, è meraviglioso il panorama delle montagne di
cui si può godere, dalle Dolomiti (le vette più lontane visibili sono la
Marmolada e la Fradusta) fino alle vette delle Alpi in Val Venosta.
Con i
suoi 2275 metri di altitudine, il Plan de Corones non è solamente la più alta
montagna in Val Pusteria, ma, durante tutto l'anno, “è l'orgoglio di tutta la
comunità che vive sulle sue pendici – così afferma il dépliant turistico - in
estate per l'escursionismo e in inverno per i tanti chilometri delle piste da
sci, le meglio preparate della valle. La Val Pusteria con le laterali Valle
Aurina, Valle di Casies, Valle di Anterselva e Val Badia formano un quadro
davvero spettacolare. Sul pianoro in cima alla montagna si incontrano i comuni
di Brunico, Marebbe, Perca e Valdaora”.
Il
nome del monte trae origine dalla saga di Dolasilla, figlia del re dolomitico
di Dolomiti Fanes: qui, secondo la leggenda, la bella principessa sarebbe stata
incoronata. Uno dei percorsi che abbracciano la sommità della montagna, riporta
una serie di pannelli con scene incantevoli della saga.
Meritevole
di una visita è la Campana per la pace Concordia 2000, sulla cima della
montagna. Dedicata a San Bernardo, protettore degli scalatori e degli sciatori,
reca l'iscrizione "Donet Deus populis pacem" ovvero "Doni Dio la
pace a i popoli”. Oltre che tutti i giorni a mezzogiorno, la campana suona
ogniqualvolta uno stato abolisce la pena capitale o finisce una guerra.
Fra le attrazioni di Plan de Corones, vi è l'audace struttura del Messner Mountain Museum Corones, progettata dall'archistar Zaha Hadid. È dedicata all’alpinismo tradizionale: con la storia dell’alpinismo, unica la vista sulle grandi pareti delle Dolomiti e delle Alpi.
Recentemente
è stato aperto, sul lato che guarda Brunico e la
valle
Aurina, il museo Lumen – su progetto dell’architetto Gerhard Mahlknechtcon -
una superficie di 1800 metri quadrati, interamente dedicato alla fotografia di
montagna. Negli spazi che si snodano per quattro piani, il museo rende
tangibile la storia della fotografia di montagna dagli esordi ad oggi, e l'arte
dei fotografi di montagna di tutto il mondo. Un edificio storico, sapientemente
recuperato in chiave moderna, è la cornice di questo straordinario museo
interamente dedicato alla fotografia di montagna, un riuscito equilibrio fra
scatti storici e innovazione digitale con interessanti mostre temporanee e
suggestivi allestimenti. All’interno della Casa della fotografia di montagna
sono presenti anche sale per eventi e riunioni, così come il ristorante AlpiNN,
con uno chef stellato “pronto a elevare i suoi ospiti alle più alte vette del
piacere culinario”.
Con la nostra recente escursione sul Plan de Corones, ci siamo dunque resi ben conto che in estate è una meta popolare per famiglie, escursionisti, ciclisti, gaudenti e appassionati di cultura, con una densità straordinaria di impianti di risalita, varie strutture, negozi, spazi per il ciclismo estremo, il parapendio, ecc.
In
inverno la montagna famosa della Val Pusteria è l’area sciistica numero 1 in
Alto Adige. “Una giornata sugli sci al Plan de Corones nelle Dolomiti racchiude
in sé veramente tutto quello che serve per rendere una giornata sulle piste
perfetta”, assicura l’informazione turistica. La montagna dal profilo
tondeggiante, con i suoi vasti pendii, praticamente senza alberi, è annoverata,
con 119 km di piste e 32 moderni impianti di risalita, tra le destinazioni per
gli sport invernali più all’avanguardia dell’Alto Adige: la portata degli
impianti è di 67 mila persone, ogni ora. Per quanto riguarda le categorie delle
piste, viene offerto tutto quello che principianti, appassionati occasionali e
appassionati delle slitte desiderano. Le lunghe piste regalano ampie e tranquille
discese verso valle, mentre le “Black Five”, le cinque piste nere, richiedono
una certa abilità anche ai più esperti.
Ci
piace salutare questa celebre località della Val Pusteria con
questo componimento, un po’ delusi dalle sue recenti trasformazioni:
Plan de Corones,
parco dei divertimenti
Sul
sentiero della sommità
è
comparso un nuovo quadro:
Dolasilla
figlia delle Dolomiti
sposa
Euro, il più amato fra
i
cavalieri, alle sue spalle
una
folla entusiasta di fedeli.
Porta
in dote alla principessa
carri
pieni di monete di ogni
paese,
masnade scatenate
di
seguaci, giovani e anziani
pronti
ad ogni divertimento
sci,
bike, skyscraper, parapendio.
Piange
lacrime di lontano
la
Marmolada, le stagioni
calde
cancellano il bianco
del
suo manto: i divertimenti
si
potranno estendere da
qui
all’ultima montagna.
Plan de Corones,
RispondiEliminaparco dei divertimenti
Sul sentiero della sommità
è comparso un nuovo quadro:
Dolasilla figlia delle Dolomiti
sposa Euro, il più amato fra
i cavalieri, alle sue spalle
una folla entusiasta di fedeli.
Porta in dote alla principessa
carri pieni di monete di ogni
paese, masnade scatenate
di seguaci, giovani e anziani
pronti ad ogni divertimento
sci, bike, skyscraper, parapendio.
Piange lacrime di lontano
la Marmolada, le stagioni
calde cancellano il bianco
del suo manto: i divertimenti
si potranno estendere da
qui all’ultima montagna.