martedì 17 luglio 2018

Givone"..la poesia ha l'ultima parola .."-"Con gliocchi dei poeti"


 Rivista “Testimonianze”, marzo – giugno 2018, (518-519), Periodico Bimestrale
Firenze - Pagg. 240 – 15 euro
Numero monografico sul tema “Con gli occhi dei poeti”
infotestimonianze@gmail.com - www.testimonianzeonline.com

Recensione 


"Si tratta di un volume speciale, totalmente monografico e del tutto “particolare” di “Testimonianze” che non è una rivista letteraria ma che ha comunque un’ispirazione di carattere umanistico, con contributi che mirano a inquadrare la realtà del nostro tempo. In quest’occasione si parte da un’ottica specifica: quella della poesia. Una realtà vista Con gli occhi dei poeti.  Il volume è a cura di Rosalba De Filippis, Luca Lenzini, Miriana Meli, Roberto Mosi, Severino Saccardi, Simone Siliani.

I poeti del nostro tempo ma anche quelli del nostro passato, ci sono presentati per “ritratti” da studiosi, scrittori, critici.   Apre il volume, l’intervista di Severino Saccardi al filosofo Sergio Givone. Il dialogo fa centro sulla domanda: che cosa è la poesia? Givone risponde che i poeti dicono “di non saperlo” e le citazioni che riporta, sono quanto mai “preziose”, da Ione, interpellato da Socrate, a Rilke, da Neruda alla Szymborska. Essi riconoscono, tuttavia, quel fuoco che arde dentro, che si manifesta in uno sguardo che vede il mondo in modo “altro”.    Ci sono un’ispirazione e una musica interiore che vanno tradotte – come dice Dante: ciò “ch’e’ ditta dentro vo significando” – in un’espressione poetica, con estro ma anche con sapienza, con studio e con fatica. Un fuoco che ogni animo umano può 
avvertire, anche se non tutti lo riescono a tradurre in versi. E la poesia ha radici popolari, come dimostrano i poemi omerici, e dà espressione a un sentire universale.
Nella prima parte del volume dedicata ai “ritratti”, incontriamo preziosi contributi sulla poesia di Dante, Giovanni della Croce, Giacomo Leopardi, Dino Campana, Pier Paolo Pasolini, Franco Fortini, Czeslaw Milosz, Arthur Rimbaud, Mario Luzi, Carlo Betocchi, Diego Valeri, Giorgio Caproni, Sandro Penna. Questi contributi non sono di maniera ma tendono a ricercare la vitalità ancora 
presente della poesia di questi personaggi ai nostri giorni, il costante dialogo con le forme più vive della cultura del nostro tempo.
I curatori del volume riconoscono, poi, che questo sentire universale, si traduce, talora, in forme, in linguaggi e in esperienze che sfidano anche la tradizionale, e datata, distinzione fra cultura “bassa” e cultura “alta”: due specifici ritratti sono dedicati, infatti, a poeti-memestrelli come il Nobel Bob Dylan e come Fabrizio De Andrè.
Nelle parti successive sono evidenziati “percorsi” tematici: la poesia al femminile,  quella “visiva”, la relazione fra poesia e immagine fotografica, per approdare alla memoria di poeti (“ricordarsi”) che di recente ci hanno lasciato, ricordati da scrittore e amici che sono stati loro vicini e che possono
quindi  raccontare l’ispirazione e il percorso umano con immediatezza (come Pierluigi Cappello, Gabriella Maleti, Giusi Verbano, Hasan Atiya Al Nassar).
Nell’ambito dei percorsi tematici, è da porre in risalto il contributo sulla rivista fiorentina di poesia comparata “Semicerchio”, a cura di Francesco Stella, rivista che nasce a Firenze a metà degli anni Ottanta e rappresenta un’apertura dell’ambiente poetico e letterario fiorentino al mondo internazionale, alle esperienze degli autori migranti, al dibattito sul “ruolo sociale” della poesia in una realtà – come quella occidentale, perché altrove il ruolo del poeta è ancora vivo – che della poesia sembra poter fare a meno a vantaggio di altre forme espressive, come la canzone, più consone alle logiche del mercato.
Per terminare un fiore all’occhiello per questo volume di “Testimonianze”, “Con gli
occhi dei poeti”, è rappresentato dal lavoro di notevole attualità – e dai relativi contributi - svolto dagli studenti di due scuole fiorentine, per un verso, ponendo a confronto Guido Cavalcanti e Giorgio Caproni (3C del Liceo Scientifico “E. Balducci” di Pontassieve), per l’altro, approfondendo il tema “carpe diem ai tempi del web” (5° del Liceo Scientifico “A. Gramsci” di Firenze).

Il recente impegno della rivista “Testimonianze”, “Con gli occhi dei poeti”, ha il merito di fornire agli studiosi, alle persone che credono nelle ragioni della poesia, uno strumento prezioso di conoscenza e di orientamento riguardo alla stagione che stiamo vivendo; un’iniziativa che incontra, felicemente, nell’ambito del panorama fiorentino, con una visione di carattere universale, l’impegno della rivista “L’area di Broca”, diretta da Mariella Bettarini, che
sta per uscire con un nuovo numero dal titolo affascinante “Poesia 21”, dedicato ad approfondire le domande “ Cos’è, dov’è, dove va la poesia in questo inizio XXI secolo ?”, questioni alle quali hanno già risposto un numero considerevole di poeti, studiosi, scrittori (si veda il sito dedicato:
http://www.emt.it/broca/broca107/questio/risposte.html). Il quadro si completa con il lavoro dai caratteri “unici” della rivista “Semicerchio”, che l’anno passato è uscita con un numero “gigante”: una raccolta di testi (compresi Nobel e Pulitzer) e di saggi pubblicati nel corso di trenta anni, legati alle linee più innovative della poesia mondiale.  

Da tre riviste fiorentine dunque, dai caratteri diversi, momenti d’impegno comune, in tempi ravvicinati, per determinare nel cielo della poesia di oggi il punto astronomico e per coltivare la speranza di una nuova stagione della poesia, di un percorso atteso di ri-nascimento. " 








1 commento:

  1. Ottimo testo davvero per un ottimo numero di "Testimonianze" interamente dedicato alla poesia "nata" a Firenze(e non solo). Grazie anche per la citazione della rivista "L'area di Broca", che da pochi mesi ha "compiuto" ben quarantacinque anni,,,

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