venerdì 28 novembre 2014

"Mito" si veste "in maschera" alla "Casa di Dante", Firenze

"Mercurio"
"MITO", www.laRecherche.it LINK
      Serata di festa al Circolo degli Artisti “Casa di Dante” di Firenze - 27 novembre - per la presentazione “in maschera” dell’e-Book di poesia e pittura “MITO” curato da Roberto Mosi e, per la grafica, da Enrico Guerrini (Casa editrice www.laRecherche.it, collana LibriLiberi, free online). Ha presentato l’opera Silvia Ranzi, critico d’arte. Le illustrazioni dell’eBook sono ispirate dalle figure e dai colori dei vasi greci. Un pubblico affascinato ha seguito la proiezione delle immagini dei “racconti”, accompagnata dalla lettura dei versi, recitati in forma teatrale dai lettori-attori. Questi hanno indossato le maschere di cartone dipinte da Enrico Guerrini, nelle stesse forme presenti nell’eBook. Le voci della lettura, sono state di: Giulia Capone Braga, Renato Simoni e Roberto Mosi; il “coro” ha introdotto le azioni (voci di Simonetta Cartoni e di Laura Pini).
"Arpia"

     “Mito” è stato presentato nelle tre parti che lo compongono. La prima, le leggende del mare di Populonia (Concerto per Baratti) con i personaggi in maschera di Fuflunte, il dio etrusco dell’entusiasmo, di San Cerbone, dell’“Anfora di Antiochia”, delle “Due bisce in amore”. La seconda parte, i miti sulle origini e la storia di Firenze (Concerto per Flora), con i personaggi di Flora (“Primavera” del Botticelli),
"Flora"

 di Tosca, l’eroina dello “sciopero delle trecciaiole” nell’Ottocento, di Venere (sempre da Botticelli, “La nascita di Venere”). Il terzo atto, infine, dal mondo greco (Eroi e Dei), con le maschere di Zeus, Odisseo, Apollo, Atena, Dioniso e altre, ha ripreso precise suggestioni: “ Sono trascorsi più di tremila anni dalla mitologia del periodo miceneo; eppure tutto vive, muove, palpita, si agita, si esibisce, si contraddice.” E, “Per i Greci “mito” è un racconto fatto di parole, non di segni scritti, e a trasmetterlo sono i padroni della parola, i poeti, che ne fanno il loro soggetto fondamentale.”
Pubblico "in maschera"

      Un lavoro dunque, quello presentato l’altra sera alla “Casa di Dante”, apprezzato dal pubblico – che ha assistito all’ultima parte del lavoro indossando le maschere coloratissime di Enrico Guerrini - volto a richiamare la perennità del mito rispetto allo scorrere continuo, implacabile della storia. La ricerca poetica degli autori ha portato, in particolare, all’uso di materiali mitologici per verificarne la qualità espressiva dal punto di vista della scrittura e della trascrizione per immagini. 
Le maschere con il loro "papà", Enrico Guerrini
In questo tentativo - trasformare in realtà di oggi l’istante eternizzato del mito - risiede il carattere principale di un lavoro per la “rilettura” del mito. Si è trattato, in sostanza, di trasformare ciò che è acquisito dai racconti del mito, in dato comprensibile con la percezione di oggi e usarlo, non tanto come simbolo di un “passato che non passa”, quanto come metafora del presente, di un racconto che sappia parlare al lettore di oggi. 
Silvia Ranzi
         All’inizio dell’incontro Graziella Marchini, presidente del Circolo degli Artisti di Firenze, ha ricordato che la serata era dedicata all’amico Pierluigi Mencarelli, musicista recentemente scomparso.

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