E-book MITO: comprende al Fonte di San Cerbone
La fonte di San Cerbone
Concerto per il golfo di Baratti
Chi non beve alla fonte di San Cerbone
è un
ladro o un birbone!
Detto popolare della Maremma
La fonte fluisce perenne
l’onda del mare l’attende
moto sinuoso fluente
assorbe, la espelle
il parto di un nascituro.
Il rivolo invade
i forni fusori emersi
i ricordi della fusione
i fuochi sempre accesi
di un popolo nero di fumo.
Brillano d’argento
gli antichi cumuli
dense nubi di fumo
fino ai resti del porto
per le navi dall’Elba.
Rivoli di folla a frotte
giungono da Piombino
incoronata di fiamme
scendono sulla spiaggia
borse di frigo in spalla.
Un branco di cinghiali
scende dal bosco
le setole d’argento
grufola si crogiola
nell’acqua di fonte.
Borbotta la fonte:
“Sgorga l’acqua
copre Cerbonio
alla vista dei Barbari
dopo il trasporto dall’Elba.”
Barbari sulla spiaggia
biondi capelli sciolti
sulle groppe dei cavalli
la campana di Populonia ,
la furia degli invasori.
Belve nella fossa,
la condanna di Totila.
“L’orso l’assale
si ferma cade ai piedi,
agnello mansueto.”
Bambini, castelli
di ciottoli neri
da abbattere uno a uno,
racconti dei padri
arrivati dal nord.
Barbari nel bunker
mani alla mitragliatrice,
s’illumina il mare
cantano cicale assetate
borbotta la fonte.
Roberto Mosi
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