venerdì 26 agosto 2022

Il contrasto in ottava rima Dante /Forese (Mosi) - L'arte di Renato Simoni

 




Il Canto in ottava rima: contrasto Dante /Forese-Mosi

Il video riprende un brano del "Contrasto in ottava rima" di Renato Simoni,

ispirato alla tenzone poetica fra Dante e Forese Donati: l'esibizione è nel corso della presentazione alla SMS di Ponte a Mensola, Firenze, del libro di Roberto Mosi: "Ogni sera Dante ritorna a casa. Sette passeggiate con il poeta", Edizioni Il Foglio, Piombino 2021. Il libro illustra sette passeggiate, nel periodo della pandemia, di un gruppo di amici per le strade di Firenze per riscoprire insieme a pagine emozionanti di poesia, i luoghi che videro Dante crescere come uomo, affermarsi come politico e poeta, fino alla condanna all'esilio. La composizione porta il titolo "Dante e Mosi"; si riporta il testo completo. "Composizione di Renato Simoni dopo la lettura dei sonetti della tenzone poetica fra Dante e Forese Donati" "Mosi e Dante" (contrasto in Ottava Rima) Mosi / Sono i' Mosi poeta fiorentino, son stato dirigente alla Regione, della cultura percorro il cammino, di poetare colgo ogni occasione. Omaggio porgo al mio concittadino, col mio libello e grande devozione, sei ora sette secoli distante venerato, divino aedo Dante. Dante / Voi, popolo gretto e ignorante, mi cacciaste con fredda sicumera, e tu, in modo altero e arrogante, in casa mi rinchiudi ogni sera. D'immobiliarista hai sembiante, ma non è quella la mia casa vera, dentro pavoneggiate come artisti, fòri ciondolan torme di turisti. Mosi / Col tuo severo accento mi rattristi; concittadino son, per te poeta. Tu questa lingua bella mi fornisti ch'a sé l'anim'avvince e mi rallieta. D'ingegno e iniziativa non sprovvisti nel lockdown, ch'ogni incontro vieta, le ore cupe c'hanno rallegrate appresso a te le sette passeggiate. Dante / Brillanti sono state le pensate, non ti manca inver la fantasia; Boccaccio in altro tempo ne ha narrate in simile occasion di pandemia. Allegre sono state le brigate, ma far due passi cosa vo' che sia per me che nel mio viaggio ho messo il viso su Inferno, Purgatorio e Paradiso. Mosi / M'inchino a te che in modo ben deciso il viaggio hai raccontato in cento canti, ma io non sono stato mica assiso e di libri ne ho già scritti tanti. Di frequente la Musa mi ha sorriso, su molte scene io ne meno vanto. Se gli anni appresso non saranno avari chissà ch'io mi ritrovi tra i tuoi pari. Dante / Tanto gentile e tanto onesto pari, in fede mia m'ispiri tenerezza. Ma questo vezzo io non terrò guari e dirtelo io vo' in tutta franchezza: passati sono sette centenari, di questo mondo io non ho contezza e non mi stupirei se un giorno sia ch'io trovi la statua tua accanto alla mia. 20 novembre 2021, "Sguardo e Sogno": Ponte a Mensola, Firenze





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