lunedì 4 ottobre 2021

Splendido murale di Enrico Guerrini per la Giornata dell'Accoglienza-Pontassieve, Parco Fluviale - Collaborazione degli studenti Scuola Maltoni

 


Il manifesto 

Link Murale 

Il murale di Enrico Guerrini per la giornatadell’accoglienza 

in memoria del naufragio del 3 ottobre 2013, davanti all’isola di Lampedusa

Merita visitare il murale di Enrico Guerrini a metà del giorno, quando i raggi del sole si sollevano dal verde degli alberi sulle rive dell’Arno: i colori prendono una luce squillante, portano l’eco delle voci delle ragazze e dei ragazzi della Scuola Media Maltoni che con il pittore hanno lavorato al progetto di questo grande racconto pittorico, approfondendo gli argomenti, raccogliendo preziose testimonianze, esprimendo emozioni e riflessioni. Nell’incontro con le classi, Enrico ha fissato i primi bozzetti, ha raccolto commenti, frasi, che poi hanno trovato vita, respiro nel murale del Parco Fluviale sull’Arno. L’autore ha detto, in occasione dell’inaugurazione del murale, che aveva tenuto a dare una particolare luce ai colori per rendere ancora più ravvicinato il dialogo e le emozioni degli studenti.

L’opera abbraccia venti metri del muro che fa da contrafforte alla strada a scorrimento veloce a fianco del Parco Fluviale e mostra ancora una volta la capacità dell’autore - formatosi negli studi al liceo artistico e al corso di scenografia all’Accademia e in un lungo percorso professionale - di raccontare storie, come ha dimostrato negli interventi sui cicli danteschi e nella narrazione dei miti; dà una particolare forza alle figure, con precisi richiami ai maggiori artisti della tradizione fiorentina. Il lavoro dimostra, d’altra parte, ancora come l’arte di Enrico Guerrini si esprima egregiamente in opere di grandi dimensioni, con una visione unitaria ed una scansione del ritmo delle raffigurazioni, che richiama la sua vicinanza alla musica e alla poesia. Il pittore si confronta normalmente con artisti di altri campi, ad iniziare dai musicisti impegnati nell’esecuzione di brani musicali classici, dei quali rende dal vivo i segni, le figure delle sue impressioni ed emozioni. È nota la rapidità nel disegno di Enrico, il murale in questione è stato eseguito in poco più di quattro giorni ma è proprio questa esecuzione di getto ad assicurare un afflato unitario, i particolari giocano fra loro come le note di uno spartito musicale, e a rendere incisivo ed espressivo il messaggio che si vuole comunicare. Il padre di Enrico, riguardo a questo “correre” nell’esecuzione finale del lavoro, scuote la testa, parla di un atteggiamento frettoloso ma ogni volta si “guadagna” una rappresentazione fra le figure dell’opera: in questo caso è presente fra la squadra dei soccorritori, con la pipa in bocca.


Presentazione del progetto al Parco Fluviale di Pontassieve

Riconoscimenti per gli studenti

Questo lavoro, che va ad arricchire la civile comunità di Pontassieve, conferma la maturità di espressione dell’autore, impegnato in un percorso di ricerca personale dai caratteri originali, capace di consegnarci un’opera “fragile”, esposta come ogni murale all’aria e all’intemperie ma “solida” nel comunicare con forza i valori della solidarietà e della salvaguardia dei diritti umani, partendo dall’incontro con i cittadini più giovani.

Scritta sul murale


                                                                                       L'incontro con gli studenti

Il riconoscimento del Comune per Enrico Guerrini



Il cantante rapper

Cerimonia: la corona dei fiori affidata alle acque, in memoria




















1 commento:

  1. Merita visitare il murale di Enrico Guerrini a metà del giorno, quando i raggi del sole si sollevano dal verde degli alberi sulle rive dell’Arno: i colori prendono una luce squillante, portano l’eco delle voci delle ragazze e dei ragazzi della Scuola Media Maltoni che con il pittore hanno lavorato al progetto di questo grande racconto pittorico, approfondendo gli argomenti, raccogliendo preziose testimonianze, esprimendo emozioni e riflessioni. Nell’incontro con le classi, Enrico ha fissato i primi bozzetti, ha raccolto commenti, frasi, che poi hanno trovato vita, respiro nel murale del Parco Fluviale sull’Arno. L’autore ha detto, in occasione dell’inaugurazione del murale, che aveva tenuto a dare una particolare luce ai colori per rendere ancora più ravvicinato il dialogo e le emozioni degli studenti.

    RispondiElimina