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Marcel
Proust in barca sull’Arno nell’estate del Covid
Nella
Firenze dell’Estate 2020, dopo i giorni del confinamento per la pandemia, uno
dei segni di ripresa per la cultura è rappresentato da una serie di Rassegne
d’Arte che si stanno tenendo all’Hotel Laurus al Duomo di via dei Cerretani, a
cura dell’Associazione Toscana Cultura, con l’esposizione di circa 700 opere.
Sto
prendendo parte ad una di queste Rassegne, che rimarrà aperta dal 7 al 21
agosto, al pomeriggio, con una serie di immagini fotografiche ispirate al
viaggio che il protagonista dell’opera Alla
ricerca del tempo perduto, immagina di compiere nella città di Giotto.
Merita
premettere al resoconto di questo evento, un accenno alla Firenze di questi
giorni, che incontriamo prima di arrivare alla bella sala espositiva dell’Hotel
Laurus al Duomo. Firenze è’ ancora una città stranita, lontana dalle atmosfere affollate del passato, dall’assalto
del turismo internazionale. Nella piazza dell’ospedale del Centro, Santa Maria
Nuova, è ancora alzata la tenda bianca della Protezione Civile per il
filtraggio Covid e ad un angolo della piazza è ancora steso il lenzuolo
“storico”, che inneggia all’impegno e al coraggio degli infermieri e dei medici.
Nel
silenzio che ancora predomina nelle strade, nei lungarni, si affacciano i primi
turisti e agli Uffizi si creano le prime code di visitatori.
Fra
le mostre in corso a Firenze, una di queste ci sembra particolarmente
significativa, esprime con il linguaggio dell’arte il disagio dell’uomo nella
nostra epoca. Cento
imponenti lupi feroci invadono il cuore di Firenze: si chiama "Lupi in
arrivo", la monumentale installazione dell'artista cinese Liu Ruowang. Il
suo branco, composto da cento fusioni in ferro, ciascuna del peso di 280
kg - è un'allegoria della risposta della natura alle devastazioni e al
comportamento dell'uomo nei confronti dell'ambiente, una critica nei
confronti di un mondo votato all'autodistruzione. L'opera con i suoi cento
elementi resterà esposta fino al 26 ottobre in due spazi: piazza Pitti e
piazza SS. Annunziata. Le statue fronteggiano due edifici emblematici del
Rinascimento, Palazzo Pitti e lo Spedale degli Innocenti, progettato da Filippo
Brunelleschi.
L’artista
cinese Liu Ruowang ha sottolineato l’intento di voler insegnare l’amore e il
rispetto per l’arte alle nuove generazioni: “il metodo migliore è quello di far
entrare l’arte nella vita quotidiana. Le mie sculture sono collocate nelle
piazze: così l’arte crea anche un legame con gli spazi pubblici. È importante
costruire una cultura del bene comune”.
Riprendendo
il tema della Rassegna d’Arte all’Hotel Laurus al Duomo alla quale partecipo, è
da ricordare che nell’opera di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto, il Narratore immagina di compiere
un viaggio in Italia e di visitare alcune città, fra le quali Firenze. Per la
città di Giotto, il pensiero va al Ponte Vecchio e alle sponde dell’Arno “piene
di giacinti e d’anemoni”, in primavera. Il viaggio non poté essere compiuto per
le cattive condizioni di salute del protagonista. Con il progetto fotografico e
poetico In viaggio sull’Arno con Marcel
Proust, riprendo questi pensieri sul viaggio a Firenze e immagino una gita
in barca – “il barchino dei renaioli” - sul fiume, dell’autore francese con gli
amici più cari, dalla riva presso il Ponte Vecchio, al Ponte a Santa Trinita,
al Ponte alla Carraia, con il ritorno nella notte fra le sponde “foderate di
silenzio”, illuminate da vaghe luci. Il progetto presentato alla Rassegna
fiorentina, comprende dieci scatti fotografici, insieme al testo poetico, che
offrono la scansione visiva ed emotiva del viaggio “immaginato”.
“…
pensavo che già il Ponte Vecchio era cosparso
a profusione di giacinti e d’anemoni …”
Marcel
Proust, Dalla parte di Swann,
Parte Terza, Nomi di
paesi: il nome
La
barca scivola al centro
del
fiume foderato di notte,
la
pertica affonda nell’acqua
spinta
nel fondo dal barcaiolo.
Le
braccia del Ponte Vecchio
si
aprono illuminate di finestre,
la
voce della guida s’infrange
nella
volta di pietre dell’arcata.
Si
compie l’incontro sognato
con
la città di Giotto, per dono
il
viaggio nella notte con gli amici
che
intendono il respiro dell’Arte …
Il
tema è, dunque, anche in questo caso, l’incontro con il fascino delle acque del
fiume, di notte, e richiama l’incanto delle acque che anima il recente poemetto Orfeo in Fonte Santa (Ladolfi Editore; video presentazione: https://www.youtube.com/watch?v=vIr8cLJC-fk ),
un incontro felice con la natura del quale sentiamo oggi un forte bisogno per sfuggire all’angoscia
dei “Lupi in arrivo”, che richiama l’opera del cinese Liu Ruowang, presente
nelle due piazze fiorentine.
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