giovedì 13 agosto 2020

Marcel Proust in barca sull'Arno, al ponte Vecchio, nell'estate del Covid

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Marcel Proust in barca sull’Arno nell’estate del Covid

 

Nella Firenze dell’Estate 2020, dopo i giorni del confinamento per la pandemia, uno dei segni di ripresa per la cultura è rappresentato da una serie di Rassegne d’Arte che si stanno tenendo all’Hotel Laurus al Duomo di via dei Cerretani, a cura dell’Associazione Toscana Cultura, con l’esposizione di circa 700 opere.

Sto prendendo parte ad una di queste Rassegne, che rimarrà aperta dal 7 al 21 agosto, al pomeriggio, con una serie di immagini fotografiche ispirate al viaggio che il protagonista dell’opera Alla ricerca del tempo perduto, immagina di compiere nella città di Giotto.

Merita premettere al resoconto di questo evento, un accenno alla Firenze di questi giorni, che incontriamo prima di arrivare alla bella sala espositiva dell’Hotel Laurus al Duomo. Firenze è’ ancora una città stranita, lontana dalle atmosfere affollate del passato, dall’assalto del turismo internazionale. Nella piazza dell’ospedale del Centro, Santa Maria Nuova, è ancora alzata la tenda bianca della Protezione Civile per il filtraggio Covid e ad un angolo della piazza è ancora steso il lenzuolo “storico”, che inneggia all’impegno e al coraggio degli infermieri e dei medici.

Nel silenzio che ancora predomina nelle strade, nei lungarni, si affacciano i primi turisti e agli Uffizi si creano le prime code di visitatori.

Fra le mostre in corso a Firenze, una di queste ci sembra particolarmente significativa, esprime con il linguaggio dell’arte il disagio dell’uomo nella nostra epoca. Cento imponenti lupi feroci invadono il cuore di Firenze: si chiama "Lupi in arrivo", la monumentale installazione dell'artista cinese Liu Ruowang. Il suo branco, composto da cento fusioni in ferro, ciascuna del peso di 280 kg - è un'allegoria della risposta della natura alle devastazioni e al comportamento dell'uomo nei confronti dell'ambiente, una critica nei confronti di un mondo votato all'autodistruzione. L'opera con i suoi cento elementi resterà esposta fino al 26 ottobre in due spazi: piazza Pitti e piazza SS. Annunziata. Le statue fronteggiano due edifici emblematici del Rinascimento, Palazzo Pitti e lo Spedale degli Innocenti, progettato da Filippo Brunelleschi. 

L’artista cinese Liu Ruowang ha sottolineato l’intento di voler insegnare l’amore e il rispetto per l’arte alle nuove generazioni: “il metodo migliore è quello di far entrare l’arte nella vita quotidiana. Le mie sculture sono collocate nelle piazze: così l’arte crea anche un legame con gli spazi pubblici. È importante costruire una cultura del bene comune”.

 

Riprendendo il tema della Rassegna d’Arte all’Hotel Laurus al Duomo alla quale partecipo, è da ricordare che nell’opera di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto, il Narratore immagina di compiere un viaggio in Italia e di visitare alcune città, fra le quali Firenze. Per la città di Giotto, il pensiero va al Ponte Vecchio e alle sponde dell’Arno “piene di giacinti e d’anemoni”, in primavera. Il viaggio non poté essere compiuto per le cattive condizioni di salute del protagonista. Con il progetto fotografico e poetico In viaggio sull’Arno con Marcel Proust, riprendo questi pensieri sul viaggio a Firenze e immagino una gita in barca – “il barchino dei renaioli” - sul fiume, dell’autore francese con gli amici più cari, dalla riva presso il Ponte Vecchio, al Ponte a Santa Trinita, al Ponte alla Carraia, con il ritorno nella notte fra le sponde “foderate di silenzio”, illuminate da vaghe luci. Il progetto presentato alla Rassegna fiorentina, comprende dieci scatti fotografici, insieme al testo poetico, che offrono la scansione visiva ed emotiva del viaggio “immaginato”.

 

    “… pensavo che già il Ponte Vecchio era cosparso

      a profusione di giacinti e d’anemoni …”

                        Marcel Proust, Dalla parte di Swann,

                        Parte Terza, Nomi di paesi: il nome

 

La barca scivola al centro

del fiume foderato di notte,

la pertica affonda nell’acqua

spinta nel fondo dal barcaiolo.

 

Le braccia del Ponte Vecchio

si aprono illuminate di finestre,

la voce della guida s’infrange

nella volta di pietre dell’arcata.

 

Si compie l’incontro sognato

con la città di Giotto, per dono

il viaggio nella notte con gli amici

che intendono il respiro dell’Arte …

Il tema è, dunque, anche in questo caso, l’incontro con il fascino delle acque del fiume, di notte, e richiama l’incanto delle acque che anima il  recente poemetto Orfeo in Fonte Santa (Ladolfi Editore; video presentazione:  https://www.youtube.com/watch?v=vIr8cLJC-fk ), un incontro felice con la natura del quale sentiamo oggi  un forte bisogno per sfuggire all’angoscia dei “Lupi in arrivo”, che richiama l’opera del cinese Liu Ruowang, presente nelle due piazze fiorentine.







 


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