martedì 10 ottobre 2017

La spiaggia della Sterpaia


La spiaggia della Sterpaia

La capanna, tronchi e rami
d’albero portati dal mare
tegole, embrici di un naufragio
sulla spiaggia della Sterpaia,
bagno del Nano Verde.
Il falò di sterpi illumina
il bambino  la mamma, Maria
appena giunti dalla Palestina
su un barcone di migranti.

Intorno il villaggio di sabbia
il disegno di strade e capanne
di animali in cammino
nel profumo di alghe e conchiglie
di pini e macchie sempre verdi.
Lontano le luci affacciate
sul golfo, stelle comete il volo
degli aerei in arrivo da oriente.

Spente le fiamme dell’alto forno.
Davanti a noi un ammasso nero
scheletri e antenne rugginose.
Siamo il popolo del nonlavoro
portiamo in dono al bambino
la rabbia per le sconfitte
per la vita ai margini del villaggio.


Dal largo del mare le orate
guardano stranite, costrette
nelle vasche d’allevamento
sospese sul gelo delle acque.

Il Nano Verde la giacca
sonante di sonagli
sorride dalla cima dei pini. 

Roberto Mosi - Il Foglio Letterario, ott. 2017


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