venerdì 28 dicembre 2012

Le colonie di Calambrone

 
Le colonie 
Scivolano le tavole sulle onde
gonfie di libeccio, le vele tese
s’intrecciano sul mare, lontano
le isole, le navi al porto di Livorno.
Scivolano i ricordi,
la colonia è una nave arenata
fra le dune e il viale a mare,
la torre dell’acqua domina
le chiome dei pini e dei lecci,
segno scolpito del fascio.
Galleggiano nell’aria
i simboli del regime, in cerchio
vecchi fantasmi in camicia nera,
architetti e direttrici boriose,
maestre con i fischietti alla bocca.
Irrompono i bambini
sulla spiaggia: io sono un punto,
la testa rapata su due grandi occhi celesti.
Rivive la valigia di cartone,
il corredo (quattro mutande,
tre magliette e un cappello),
il canto di cinquecento ragazzi
schierati sul piazzale.
Riconosco il suono del vento,
le raffiche s’infilano nei corridoi, scuotono
le porte delle camere, una ad una.
.
 

Nessun commento:

Posta un commento